giovedì 21 dicembre 2023

Pollon combina guai


Olio di coccodrillo e veleno d’api! Ahh, il sud-est asiatico!
 
Sottotitolo: Come complicarsi inutilmente la vita

Ciao a tutti!
Vi ricordate il post precedente, dove facevamo i gradassi con i nostri biglietti aerei che riportavano Lord e Master?
Beh, se pensate di replicare la stessa furbata, cambiate subito idea.
 
 
La sera prima della partenza, Matteo insiste per fare il check in online, pratica futile se si devono imbarcare bagagli da stiva (come sottolineato da Silvia), ma che non nuoce.
Orbene, il sito internet di impedisce di fare il check in. Matteo ha subito sentore del problema, ovvero i nostri titoli di Lord e Master.
Panico.
Silvia chiama air New Zealand, i quali dicono che quasi sicuramente c’è da cancellare tutto l'itinerario, ma essendo i voli pieni, non c’è modo di prenotare altri posti.
Chiama e richiama sia Air New Zealand sia Singapore Airlines, alla fine il problema sembra essere insormontabile solo per Air New Zealand (che strano che qualcosa che riguarda questo Paese non si possa fare o risolvere). Ovviamente abbiamo trovato l’unica compagnia aerea al mondo dove il cambio di titolo, totalmente irrilevante, non si possa fare. Singapore Airlines non avrebbe avuto problemi a farci il cambio ma era l’altra a doverlo fare. 
Ma siamo senza dubbio nel torto e non abbiamo niente da protestare.
P-A-N-I-C-O.
Anche perché, per la prima volta in vita nostra, date le mete ed il periodo di altissima stagione, abbiamo dovuto prenotare praticante tutta la vacanza.
Ecco il plico di carta delle prenotazioni, finiti i tempi del prendere solo i voli e improvvisare tutto il resto!
Persino una vacanza tranquilla e prenotata senza imprevisti in teoria, viene trasformata dal nostro famelico duo in un finale al cardiopalma.
Quindi, notte pseudo insonne, il giorno dopo invece che andare al lavoro, alle 7 siamo in aeroporto a cercare di risolvere la questione.
Si trovano sempre personaggi tipici del luogo, eccovi un esemplare di redneck 
Dopo 4 ore a cercare di spiegare perché cavolo abbiamo scelto dei titoli così dementi da una parte, e al telefono con la compagnia aerea del volo ritorno per fare gli stessi cambiamenti (che, appunto, a parte Matteo aver aspettato un’ora e mezza al telefono con musichetta di sottofondo, hanno fatto senza tante storie), alla fine ci dicono che i titoli non li possono cambiare, ma che ci hanno fatto il check-in per il volo della sera alle 20, e di sperare che non ci facciano problemi all’estero. Descrivere il processo da battito cardiaco è inspiegabile sopratutto per Pollon che è dovuta star zitta di fronte ad una grandissima stronza di Duty Manager. Se fosse stato per lei e non grazie alla sua collega (Isolana o Maori) beh non saremo qui. Alla fine abbiamo sbagliato ma tutto si può risolvere ma ricordatevi che siamo in NZ!!!
Se non volete finire così anche voi
Silvia messa da parte dal customer service
 
Cercate di lasciare la parte ludica per altre fasi della vacanza!
O almeno non fatelo con Air New Zealand...
Quindi si torna a casa verso mezzogiorno, con speranza ma anche tanti dubbi.
Durante una passeggiata per sbollire Silvia vede uno con una maglietta che dice “Make the most of every moment”, e decide di prenderlo come segno propiziatorio.
La giornata passa in quasi totale panico perché comunque ci avevano detto che non era garantito ci facessero salire visto che i biglietti riportavano Lord e Master! Arriva il nostro Uber driver, che parlando si scopre essere del quartiere di una città che visiteremo, e Silvia prende anche quello come buon segno del destino. Eccoci al momento della verità (un momento di 20ore...) abbiamo tutti i biglietti, dobbiamo solo non dare nell’occhio.
Durante il primo volo per Auckland, a benedire il nostro primo successo, una dietro di Silvia passa un’ora intera a vomitare...indovinate di che etnia? Ovviamente con gli occhi a mandorla! Perché per esperienza vi possiamo dire che gli asiatici hanno questa predisposizione per vomitare copiosamente su qualsiasi mezzo di locomozione.
Sorvoliamo Mount Taranaki, un cono perfetto contornato da un cerchio di foresta perfetto, che abbiamo scalato in passato e di cui avete letto in questo post



E, arrivati ad Auckland, nonostante siamo un Master ed un Lord, ci hanno rifiutato l’ingresso al vip lounge che avevano promesso a Silvia, e come dei pezzenti dobbiamo mangiare con i comuni mortali 

Mentre si mangia, ognuno annuncio è pareggiato da un annuncio in mandarino, ed infatti come ricordavamo ci sono cinesi ovunque ad Auckland, sono i padroni della città, ed era stato uno dei motivi per il quale Matteo aveva iniziato a studiare mandarino, senza successo.
Per fortuna però il fato offre un altro servizio vip a Pollon

Ora è il momento del secondo volo, e siamo ottimisti e titubanti alle stesso tempo...quando siamo chiamati al momento fatidico, Matteo nota una addetta dalle fattezze isolane e la punta subito, per non finire nelle grinfie di qualche impeccabile addetto asiatico.
Il battito sale.
E.....
Si passa!
Il nostro volo fa quindi scalo a Singapore, dove la solita visuale ci accoglie, navi mercantili a perdita d’occhio!

L’aeroporto di Singapore è sempre un po’ come tornare a casa, Matteo si rincuora nel vedere dettagli costruttivi sopraffini, cibi esotici, profumi di pietanze al vapore, e medicinali d’altri mondi come quelli della prima foto.
Ed infine giunge l’ultimo ostacolo, l’ultimo imbarco e anche questo lo passiamo.
Ce l’abbiamo fatta!
Ora si può tirare un sospiro di sollievo e ridere di quando la hostess si rivolge a Matteo chiamandolo Lord Matteo, ed il bigliettino del suo pasto riporta

Quindi il viaggio, anzi, stavolta la vacanza è iniziata!
Dove siamo finiti?
Questo ovviamente è un dettaglio che sarà svelato nel prossimo post!
La nostra prima ed ultima esperienza da nobili finisce qui, da Master Silvia e Lord Matteo per il momento è tutto, a presto per ulteriori aggiornamenti!

1 commento:

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