Ecco
gli aggiornamenti direttamente dalla nostra capanna di bambù a bordo spiaggia,
che ovviamente posteremo appena tornati alla civiltà.
I
voli sono stati come sempre piacevoli, siccome ad entrambi piace volare, ad
eccezione del posti a sedere piccolissimi per Matteo, poverino.
Primo volo da Melbourne a Kuala Lumpur abbiamo più o meno dormito con la nostra amata Airasia. Poi lo stopover a Kuala Lumpur di sole 6 ore che ci sono passate abbastanza velocemente. Questo aeroporto è un po’ asettico e senza troppa vita, però si può dormire per terra il che gli fa guadagnare tanti punti.
Primo volo da Melbourne a Kuala Lumpur abbiamo più o meno dormito con la nostra amata Airasia. Poi lo stopover a Kuala Lumpur di sole 6 ore che ci sono passate abbastanza velocemente. Questo aeroporto è un po’ asettico e senza troppa vita, però si può dormire per terra il che gli fa guadagnare tanti punti.
Altro
volo fino a Makassar, dove vista la quantità di persone che tossivano e
scatarravano le hostess si sono addirittura messo la mascherina, prima volta
che ci capita di vederlo.
A Makassar, essendo come previsto in debito di sonno, abbiamo (udite, udite!!) dormito all’hotel dell’ aeroporto invece che per terra, nonostante sia costume locale farlo tanto quanto lo sputare per terra….sulla moquette…dell’aeroporto.
A Makassar, essendo come previsto in debito di sonno, abbiamo (udite, udite!!) dormito all’hotel dell’ aeroporto invece che per terra, nonostante sia costume locale farlo tanto quanto lo sputare per terra….sulla moquette…dell’aeroporto.
NOTE
ATM Makassar - Per chi non ha paura di
pagare le commissioni sappiate che è pieno di ATM ma ve li sconsigliamo visto
che non si può ritirare una somma sufficiente.
Noi per la prima volta abbiamo provato a portare soldi liquidi e finora è stata una buona scelta. Meglio comunque avere dollari americani o euro perché le altre valute hanno un cambio pessimo (anche l’AUD nonostante siano confinanti)
Noi per la prima volta abbiamo provato a portare soldi liquidi e finora è stata una buona scelta. Meglio comunque avere dollari americani o euro perché le altre valute hanno un cambio pessimo (anche l’AUD nonostante siano confinanti)
Visto indonesiano - il visto
indonesiano non si paga in determinati aeroporti (lista di seguito)
http://www.travelfish.org/visas/indonesia
ma noi non lo abbiamo pagato nemmeno a Makassar, forse perché stiamo solo 10 giorni…non abbiamo indagato ulteriormente.
http://www.travelfish.org/visas/indonesia
ma noi non lo abbiamo pagato nemmeno a Makassar, forse perché stiamo solo 10 giorni…non abbiamo indagato ulteriormente.
Aeroporto Makassar - L’aeroporto è
considerato internazionale ma fate attenzione perché non troverete quasi nulla
tranne quello che veramente serve cioè un cambio soldi, ATM e tre bugigattoli
per mangiare. Non potete entrare nella zona partenze senza biglietto e nemmeno
troppo in anticipo.
Quindi
levataccia alle due e mezza del mattino per prendere il volo delle 4:15 ed è
stato divertente perché imbarcavano sia il nostro volo per Sorong sia quello
per Jakarta nello stesso gate e nella stessa porta!!
Ecco alcune mappe trovate su internet per capire meglio dove si trovi Raja Ampat, con diversi gradi di dettaglio per diversi punti di interesse
Ecco alcune mappe trovate su internet per capire meglio dove si trovi Raja Ampat, con diversi gradi di dettaglio per diversi punti di interesse
Ah, abbiamo volato con Sriwijaya air e non sappiamo se consigliarlo o meno…visto che i sedili sono delle brandine molto ravvicinati e i finestrini interni si staccano, ma i pasti sono più abbandonanti di Airasia. Una volta atterrati abbiamo dribblato i vari tassisti, grazie alle precedenti ricerche di Matteo, e ci siamo diretti all’ufficio turistico per pagare l’esosa tassa ambientale per Raja Ampat. Tutte le info di cui avete bisogno le trovate qui
http://www.stayrajaampat.com/
Se non masticate l’inglese, imparatelo, perché la gente qui parla solo Indonesiano e a volte inglese. L’ufficio turistico è esattamente di fronte all’uscita della strada dell’aeroporto (update aprile 2016)
http://www.stayrajaampat.com/ultimate-raja-ampat-guide/information/raja-ampat-marine-park-entry-permit-tag/
Siccome
il traghetto per Waisai partiva alle due, abbiamo aspettato mangiando merendine
la cui qualità sfiorava quella del pastolà (link) perché non abbiamo trovato
nessun bugigattolo per un pasto.
Ah, abbiamo pagato solamente 30mila Rupie per
un “taxi”, ma eravamo a 10minuti a piedi dall’aeroporto.
I sedili sul traghetto erano i più corti mai visti sul pianeta Terra che a malapena ci stava Silvia e Matteo aveva letteralmente le ginocchia in bocca.
Giunti
a Wasai, a,b,b,i,a,m,o, trovato il nostro uomo ma non siamo scampati al
controllo della tassa ambientale, quindi sembra impossibile fare i furbi, tra l’altro non che fosse nostra intenzione farlo, anzi speriamo quei soldi non se li
intaschino ma li usino per l’ ambiente.
Sorong harbour |
I sedili sul traghetto erano i più corti mai visti sul pianeta Terra che a malapena ci stava Silvia e Matteo aveva letteralmente le ginocchia in bocca.
Un po' provato dal viaggio e dal caldo... |
Ultima
fatica, il viaggio in barchetta da Waisai all’isola di Kri, dove finalmente,
dopo due giorni di viaggio partendo da Sydney, siamo arrivati qui, da dove vi
scriviamo.
NOTE:
Pagamenti abbiamo trovato molto utille pagare in anticipo l'accomodation e lo spostamento fino a Kri
in anticipo usando Paypal (servizio offerto su richiesta via email) siccome i
costi, soprattutto degli spostamenti, sono elevati e le banconote hanno poco
valore. Quindi abbiamo evitato di andare in giro con la valigetta delle
mazzette…
Cercate
invece di non pagare i viaggi e trasferte in anticipo (tranne i pacchetti)
perché una volta arrivati sulle isole trovate gente con cui condividere i
viaggi, altrimenti vi fanno pagare l’intera barca e no, non è economico.
Attrezzatura - Quasi tutte le
guesthouse hanno le attrezzature sia per lo snorkelling che per il diving, ma
un consiglio che Silvia vi dà è di munirvi di abbigliamento anti-UV perché
siete all’equatore. (…chiaramente noi non le abbiamo ma sarebbe stato molto
utile…)
Difficoltà - Qui lo snorkelling è sia
per principianti sia per esperti ma sicuramente non per chi ha paura della
profondità e degli squali. In realtà si può far snorkelling anche nell’acqua
bassa ma è inevitabile rompere i coralli. Non ci stancheremo mai di ripetere di
non toccare i coralli o i pesci perché ne va della loro integrità. Se la marea
è bassa cercate i canali segnati con delle boe di fronte alla guesthouse, dove
è già tutto morto comunque.
Per
il diving non abbiamo esperienza diretta ma tutti sembrano soddisfatti. Unico
cruccio: state attenti al dive master che scegliete, cioè alla
guesthouse…abbiamo sentito storie poco piacevoli riguardo l’attenzione verso i
clienti.
Una
volta arrivati alla guesthouse,
abbiamo cenato e subito ci è stato proposto di
andare a Wayag, motivo per il quale Silvia è venuta fin qui. La decisione è
stata ardua soprattutto perché il costo era il doppio di quello che pensavamo e
non avevamo abbastanza cash. Per farla corta, abbiamo rinunciato.
Tramonto al nostro arrivo su Kri |
1*
giorno - sveglia alle 7:00 perché sembra sia obbligatorio colazionare prima
delle 8:00…sembra che la sveglia presto ci perseguiti ovunque andiamo. Partiamo per esplorare i fondali e abbiamo
camminato fino al lungo molo che finisce proprio sopra il cosiddetto reef. Per
poi scoprire che stavano pulendo il pesce appena pescato e la prima cosa che
abbiamo avvistato dal molo sono stati 4 o 5 squali che facevano festa!!!
Passati 10 minuti gli squali si erano dileguati e Matteo è entrato in acqua
meravigliandosi subito della fauna ittica.
Il che si è trasformato in uno
sforzo immane (Silvia dice quasi immane) per convincerla a seguirlo. Una
volta entrata ha cominciato a fare le feste come una bimba per i pesci e i
coralli e la visione degli squali a circa 20 metri non l’ha spaventata.
Il guardiano del molo |
Pesce trombetta |
Moby Dick |
Stella marina viola |
Dopodiché
abbiamo cambiato posto e cosi all’improvviso abbiamo avvistato una tartaruga
marina, il sogno di Matteo, ma siccome ha fatto troppo casino per chiamare
Silvia, la tartaruga è scappata.
Finito
di pranzare, ci siamo cimentati nel capire le regole di un gioco da tavola:
“Zena 1814”… che ha fatto tutta la strada da Genova a Sydney fino a Raja Ampat
(dovremmo essere sponsorizzati seppure dobbiamo dire che dopo 3 ore di lettura
regole e varie prove di gioco ci è risultato ostico nella comprensione per non
dire impossibile).
Ringraziamo comunque Fra per il pensiero. Se pensate che sia
stupido portarsi un gioco da tavola, sappiate che qui abbiamo incontrato gente
che sta viaggiando da mesi con tre tavole da surf più vari giochi.
2* giorno - Siamo andati a Fam e Pyanamo (view point) e Aborek unendoci ad altri ospiti di un'altra guesthouse. Il tizio che ci accompagnati era simpatico, sicuramente molto meglio del musone della nostra guesthouse. Ci vogliono due ore da Kri island ma prima ci siamo fermati a Melissa Garden, dove si possono vedere tanti coralli anche a spirale.
Sconforto... |
Prova e riprova... |
2* giorno - Siamo andati a Fam e Pyanamo (view point) e Aborek unendoci ad altri ospiti di un'altra guesthouse. Il tizio che ci accompagnati era simpatico, sicuramente molto meglio del musone della nostra guesthouse. Ci vogliono due ore da Kri island ma prima ci siamo fermati a Melissa Garden, dove si possono vedere tanti coralli anche a spirale.
Vari coralli colarati, peccato non vediate i colori! |
Pesce lucertola |
Corallo verde acceso a spirale |
Fam vista dall'alto. I colori sono molto più spenti di come li abbiamo visti:
Fam come si vedrebbe in una giornata di sole. Immagine presa da un altro blog.
Quando
eravamo sul view point abbiamo scambiato due battute con questo giovane
stagionato che faceva parte del nostro gruppo. Anche lui è stato in Australia a
vivere un paio d’anni e che senza mezzi termini ci ha detto che gli australiani
sono gente strana. Abbiamo sciorinato il nostro repertorio anti-Australia e lui
era d’accordo su tutto e ha aggiunto che pur essendo cittadino non ha
intenzione di tornarci.Abbiamo poi pranzato vicino ad una laguna bellissima ma visto che a volte ci sono i coccodrilli, abbiamo tutti preferito evitare di nuotare lì.
Gesù nelle acque |
Ci
siamo quindi spostati ad Aborek: stupendo! I pesciolini si vedono pure dalla
barca e sotto il jetty è un paradiso subacqueo. I coralli più belli li abbiamo
visti qui e speriamo vivamente la gente non li tocchi. Erano coloratissimi e
grandi: viola, gialli, ocra, rosa e verdi. L’avvistamento di tre lionfish ha un
po’ spaventato Silvia ma più perché era preoccupata che Matteo ci andasse
troppo vicino. Come saprete, questi pesci sono velenosi e a volte letali. Non sappiamo descrivervi la sensazione ma
sembrava veramente di essere due pesci pure noi da quanti ce n’erano! Ci sono le
conchiglie giganti… erano enormi e sono divertenti perché se ci passi vicino
con la mano si chiudono. Non abbiamo capito come se ne accorgano.
Lion fish |
Corallo grande fucsia e bianco |
Pesce coccodrillo |
Conchiglie James..??? enormi! |
Una volta rientrati, dopo
cena ci hanno fatto vedere le foto di Wayag, cioè dove avremmo dovuto andare.
Paragonandolo a Fam, è praticamente uguale solamente un po’ più grande e con
una visuale migliore. L’acqua è uguale dipende solamente dal cielo. Non ci
siamo per nulla pentiti di non essere andati, anzi meglio così visto che hanno
pure dovuto fermarsi tre ore su un’isola causa temporale molto forte. Perfino
la tedesca iper esaltata che continuava ad insistere perché ci unissimo, è
tornata delusa e ha detto che abbiamo fatto bene.
A
cena si è unita un’altra coppia che sembra uscita da un film, lui è un
minchione e lei una gallina, da ora principessa&bellimbusto (che poi a
detta di Silvia è pure brutto). Purtroppo, le scenette a cui abbiamo assistito,
trascritte non farebbero ridere (e comunque a noi, come al gestore, hanno fatto
solo innervosire)
3*
giorno - Sveglia alle ore 7:00 grazie alla principessa che ha svegliato tutti
con la sua voce da oca. Verso le 9:00 siamo andati al molo a vedere se c’erano
gli squali, ma purtroppo non stavano pulendo il pesce. Nonostante ciò gli
squali sono venuti a salutarci, ma sempre a debita distanza.
Matteo è entrato
in acqua e, una volta contati 5 squali, incredibilmente Silvia lo ha raggiunto
di sua spontanea volontà. Nonostante avessimo cambiato macchina fotografica, la
visibilità era molto scarsa e quindi più di questo non possiamo farvi vedere.
Pesce palla |
Hard coral blu |
Parrot fish - cliccate qui per vedere la bellezza dei colori - Silvia nonostante gli innumerevoli tentativi non è riuscita a fotografarlo..troppo veloce! |
Squalo - foto con colori ritoccati
Le nostre foto sono di bassa qualità perché non abbiamo attrezzatura del genere
e perché a volte Silvia impedisce a Matteo di avvicinarsi troppo a queste creature letali e pericolose.
Mentre Matteo faceva il puntiglioso (inutilmente) per la macchina
fotografica non si è accorto che proprio sotto di noi, a circa 3 metri, c’era
uno squalo grande come Silvia!
Dopo
un po’ Silvia ha deciso di tornare, mentre Matteo ha continuato, fino ad
imbattersi in un’altra tartarughina marina che dopo averlo squadrato un po’ ha
trovato il coraggio di raggiungere il pelo dell’acqua e respirare 3 volte a
circa 2 metri da Matteo. Ovviamente la macchina fotografica era con Silvia…
Nel
pomeriggio, attenuatasi la canicola, abbiamo fatto una camminata fino al belvedere,
ovvero uno spiazzo in cima all’isola raggiungibile con un sentiero appena
abbozzato, che manco i locali sanno indicare con precisione perché chi glielo
fa fare di scarpinare fin lassù…
Sappiamo che non vi stiamo dando notizie scoppiettanti, ma in questo angolino di mondo, se cade un cocco dalla palma è già un avvenimento, e dopo gli ultimi mesi, la cosa non ci spiace affatto.
La nonna di Silvia ha queste piante in vaso alte massimo 1 metro.. guardate qui invece! |
Sappiamo che non vi stiamo dando notizie scoppiettanti, ma in questo angolino di mondo, se cade un cocco dalla palma è già un avvenimento, e dopo gli ultimi mesi, la cosa non ci spiace affatto.
4*
giorno - Oggi Matteo compie il suo 31esimo anno, e Silvia gli ha preparato una
sorpresa coi fiocchi, per quello che aveva a disposizione!
Finalmente
Matteo può sperimentare l’acqua di cocco bevuta dal cocco vero appena raccolto!
Il pacchetto regalo è molto carino, confezionato da Silvia con vari prodotti
trovati a Sorong e con foglie di una pianta tipo edera…conta il pensiero e
Matteo è felicissimo con il suo nuovo pacchetto di salviettine rinfrescanti, il
suo nuovo dentifricio, i biscotti e l’ovomaltina e pure il coccobbelloooo,
cocco freshcooo!
La compagine della guesthouse se ne va verso nuove mete e noi siamo di nuovo gli unici clienti. Partiamo così per un’altra uscita in mare e vediamo una decina di squali di varie dimensioni e un banco di pesci col becco giganti che vanno nella nostra stessa direzione e ci incrociamo varie volte. Anche oggi una tartarughina viene a trovarci, così che anche Silvia possa vederla raggiungere la superficie per respirare.
Arrivati in fondo all’isola Silvia esce e Matteo continua verso Ransiwor e Mansuar, con poco da vedere. Sta per uscire dall’acqua ma decide di proseguire ancora un po’ e una razza piccolina arriva e si dilegua molto velocemente!
Cocco fresco e krapfen all'indonesiana! |
La compagine della guesthouse se ne va verso nuove mete e noi siamo di nuovo gli unici clienti. Partiamo così per un’altra uscita in mare e vediamo una decina di squali di varie dimensioni e un banco di pesci col becco giganti che vanno nella nostra stessa direzione e ci incrociamo varie volte. Anche oggi una tartarughina viene a trovarci, così che anche Silvia possa vederla raggiungere la superficie per respirare.
Tartaruga |
Acquario al naturale!
Hard coral lilla e verde
Pesci giganti |
Arrivati in fondo all’isola Silvia esce e Matteo continua verso Ransiwor e Mansuar, con poco da vedere. Sta per uscire dall’acqua ma decide di proseguire ancora un po’ e una razza piccolina arriva e si dilegua molto velocemente!
Moorish idol
5*giorno
- La mattina ci siamo uniti a due belgi e alla francese per un’escursione a Friwen
Wall. Facciamo una parentesi per descrivere questa francese, sulla cinquantina:
la prima volta l’abbiamo incontrata all’ufficio turistico di Sorong per
comprare i permessi per Raja Ampat, e continuava a camminare in tondo irritata
perché l’addetta era in ritardo (forse non aveva ancora messo a fuoco di essere
in Asia). Risultata quindi subito antipatica, ha provato a scambiare due
battute ma le abbiamo risposto a monosillabi così si è zittita.
Ovviamente
ce la siamo ritrovata sulla barca da Waisai a Palau Kri, sebbene andasse in
un’altra guesthouse (e tutte hanno una propria barca). Il bicchiere mezzo pieno
sta nel fatto che, attraversando la pioggia in mare aperto, la sua stazza
cicciosa ha permesso a Silvia, rannicchiata dietro di lei, di arrivare asciutta
a destinazione…BHUAHAHAH!
I belgi, che sembravano tra l’altro più posati di noi e simpatici, che parlavano
francese e quindi riuscivano a comunicare meglio, hanno detto “Certo che è
sfasata la tipa eh”.
Arrivati,
ci siamo immersi in acqua e la francese, nonostante “la guida” ci avesse detto
di stare in un’aerea ben precisa è andata dove la corrente era forte. Matteo
l’ha vista e ha pensato “Dovrei andare a recuperla?”, ma poi si è detto “Beh se
schiatta pure meglio”, anche perché doveva nuotare controcorrente. Questo per
due volte, alla terza ha deciso di fare il salvatore e ha risalito tutta la
corrente, visto che lei non tornava più, e quasi arrivato l’hanno chiamato da
una barca per dirgli che era in salvo, ed infatti eccola li sulla barca, che si
giustifica dicendo “Eh, la corrente era forte”. Infatti, per quello ci hanno
detto di non andare, non lo avevi capito? Nel viaggio di ritorno si continuava
a spostare sulla barchetta facendola oscillare visto che era una balenottera e
ha fatto nuovamente innervosire la nostra guida. L’ultimo giorno che eravamo lì
è venuta a chiederci quanto stavamo e le abbiamo detto che ce ne saremmo andati
subito, lei ha risposto con un “ah” e se n’è andata. Sentiamo già la sua
mancanza…
Friwen
Wall è un posto meraviglioso, il migliore per quanto riguarda coralli, mentre per
i pesci non è nulla di che, sempre paragonato al resto di Raja Ampat. Silvia è
sempre la più fortunata ad avvistare gli animali più belli, questa volta è
toccato ad uno sea snake, cioè un serpente di mare a circa 50 cm da lei,
chiaramente letale. Ha pensato “faccio la foto o scappo?”…indovinate da voi! Ha
chiamato Matteo per farlo allontanare perché non lo aveva visto e poi solo per
voi, una volta lontana, ha immortalato questo animale che spera di non vedere
più (tra l’altro ne aveva visto uno anche l’anno scorso nelle Filippine).
sea snake - dicono che possa uccidere due elefanti in un colpo |
Soft pink coral
Corallo azzurro
Anemone di mare grigio-azzurro
Giardino segreto (era coloratissimo!!)
Corallo a forma di rosa verde prato |
Corallo (?) con fili argentati
Corallo grande come Silvia |
Moorish idol |
Anemone verde acceso e corallo turchese |
pesciolini |
Redbooth triggerfish |
Nel pomeriggio, Matteo aveva iniziato ad aver male all’orecchio e quindi ha accompagnato Silvia al molo dove, udite udite, è entrata in acqua da sola perché voleva veder gli squali per l’ultima volta. Ma aspettate, ha usato un trucchetto: era sopra l’ultimo gradone del molo che era sommerso dall’alta marea, quindi era una foca che faceva le foto ad altri pesci. Ha addirittura visto uno squalo aprire la bocca e mangiare un pesciolino. Sul molo, intendiamoci, si vedono tutti i giorni mentre gli danno da mangiare e Silvia sarebbe potuta essere un loro pasto, ma era abbastanza al sicuro. Dalle foto che vi regaliamo, gli squali sembrano lontani a causa del grandangolo ma erano distanti circa da 3 a 8 metri.
Indovina chi è? |
Squalo a circa 4 metri
I belgi ci avevano detto che Matteo poteva avere una infezione all’orecchio, e ci avevano regalato un po’ di antibiotico. Abbiamo così passato la notte in un’altra camera su una stuoia rialzata. Vista la scomodità del letto e che c’era un ritrovo annuale di ratti sotto il nostro letto e visto il male all’orecchio abbiamo passato la notte in bianco.
6*
giorno - La guida ha provato a chiamare un medico per Matteo ma dopo tre ore
non si sapeva ancora nulla. Entrambi eravamo molto tristi di abbandonare questo
paradiso.
Matteo: per me era mezzo paradiso perché dopo cosi
pochi giorni la bellezza del mare e dei pesci quasi bilanciava la seccatura di
dormire sempre all’umido, nei “letti” sporchi e a dover usare l’acqua salata
per lavarsi e quindi essere sempre appiccicosi e sporchi. Di giorno mi dimenticavo della scomodità
notturna e viceversa.
Silvia:
per me è stata molto positiva come esperienza tranne quegli schifosi di ratti
che girano di notte sotto le nostre teste, a cui non riesco proprio ad
abituarmi.
Entrambi
comunque rifaremmo l’esperienza mille volte!
Abbiamo
così deciso di imbarcarci per raggiungere Sorong. Il viaggio della speranza!
Prima siamo arrivati a Waisai sulle loro barchette, poi per l’occasione il
traghetto era stato posticipato di due ore e mezza e un’ora prima dell’imbarco
è arrivata una pioggia torrenziale tanto da farci il viaggio tutti belli
bagnati. La nave sostitutiva, al posto dei sedili aveva dei letti a castello
con la scabbia (tanto da far pensare a Matteo di essere sulla nave sbagliata)
ed era sovraffollata e quindi abbiamo preferito posizionarci nella stiva
insieme a motorini, sacchi di riso e gli odiosi fumatori. Stanchi, sporchi e
bagnati ci siamo seduti per terra nell’unico angolino apparentemente non
sputacchiato. Dopo qualche ora ci hanno offerto di dormire sui letti e ci hanno
perfino portato i materassi ma, siccome solo in quel viaggio i materassi erano
stati girati per terra nello sputo su entrambi i lati, abbiamo declinato la
gentile offerta.
"Travel like a local" è roba da principianti...
"Travel like a local" è roba da principianti...
SORONG
- Prima di tutto, dovete sapere che qui siamo delle celebrità. La gente ci ferma per strada per stringerci la mano, farci domande e fare foto insieme a noi. È tutto un "mister!" e un "miss!".
Una volta sbarcati abbiamo driblato i tassisti, che, siccome devono pagare un
pedaggio per entrare in porto, ovviamente saranno più costosi. Abbiamo
camminato 10 minuti e preso un taxi fino ad un albergo, doccia e dritti
ospedale, rimbalzati alla clinica dell’otorino, dove non volevano accettarci a
causa dell’ora tarda, ma grazie ad un gentile e premuroso signore che parlava
inglese abbiamo potuto spiegare la situazione.
Poche persone parlano inglese e quindi sarà difficile chiedere info sulle attrazioni ecc. C'è sempre l'ufficio turistico ma non crediamo sappiano qualcosa al di fuori di Raja Ampat. Unico edificio interessante da vedere è una chiesa vicino al molo, rosa e con un'architettura particolare.
Comunque se vi serve comprare roba chiedete di SAGA Supermarket.
Se invece volete vedere il mercato (cibo, abbigliamento, batterie e oro) a cui Silvia è arrivata per caso, dovete prendere un Taksi e farvi portare a TOKO SAHABAT. I locali quando chiedete del mercato della frutta vi manderanno a Saga, ma ovviamente è più costoso e occidentalizzato.
La sera invece potete scegliere di mangiare in uno dei tanti bugigattoli lungo il lido. Silvia infatti si è deliziata di squid e riso, mentre Matteo si è riservato di biscotti e banane onde evitare ulteriori infezioni. Gli unici cibi vegetariani però sono dolci e fritti.
Se vi serve un dottore invece dove andare in una "clinic", una la trovate davanti al molo. Da lì vi reindirizzeranno allo specialista che probabilmente sarà da un'altra parte della città. I costi della visita si aggirano dai 20 ai 30$, mentre le medicine sono più costose che in Europa visto che c'è le danno "a porzioni". Come in tutto il sud-est asiatico, le medicine vengono prescritte per i giorni che servono e quindi magari ci ritrovate con 6pasticche esatte o mezzo flacone. Non abbiamo ancora capito se sia meglio o peggio.
Poche persone parlano inglese e quindi sarà difficile chiedere info sulle attrazioni ecc. C'è sempre l'ufficio turistico ma non crediamo sappiano qualcosa al di fuori di Raja Ampat. Unico edificio interessante da vedere è una chiesa vicino al molo, rosa e con un'architettura particolare.
Comunque se vi serve comprare roba chiedete di SAGA Supermarket.
Se invece volete vedere il mercato (cibo, abbigliamento, batterie e oro) a cui Silvia è arrivata per caso, dovete prendere un Taksi e farvi portare a TOKO SAHABAT. I locali quando chiedete del mercato della frutta vi manderanno a Saga, ma ovviamente è più costoso e occidentalizzato.
La sera invece potete scegliere di mangiare in uno dei tanti bugigattoli lungo il lido. Silvia infatti si è deliziata di squid e riso, mentre Matteo si è riservato di biscotti e banane onde evitare ulteriori infezioni. Gli unici cibi vegetariani però sono dolci e fritti.
Se vi serve un dottore invece dove andare in una "clinic", una la trovate davanti al molo. Da lì vi reindirizzeranno allo specialista che probabilmente sarà da un'altra parte della città. I costi della visita si aggirano dai 20 ai 30$, mentre le medicine sono più costose che in Europa visto che c'è le danno "a porzioni". Come in tutto il sud-est asiatico, le medicine vengono prescritte per i giorni che servono e quindi magari ci ritrovate con 6pasticche esatte o mezzo flacone. Non abbiamo ancora capito se sia meglio o peggio.
Negozietto locale |
Vista dall'albergo |
Eat like a local |
Bibita locale.. |
Aspettando dal dottore |
Se ve lo diciamo che ci fanno le foto! |
Interno di un taksi |
Quindi
ora siamo in questo limbo, di nuovo a causa di Matteo, ad aspettare domenica
per la nostra nuova destinazione, sperando che l’orecchio migliori.
PS Grazie ai giri in taxi di Silvia abbiamo scoperto che andare dall'albergo all'aeroporto in taxi costa 10mila rupie, basta non farsi prelevare all'aeroporto e scaricare al molo, perchè come detto, ci sono dei pedaggi che ovviamente vi caricano sul portafoglio. Un viaggio aeroporto-molo costa 100mila rupie...ma per chi va in vacanza sono spiccioli in effetti.
PS Grazie ai giri in taxi di Silvia abbiamo scoperto che andare dall'albergo all'aeroporto in taxi costa 10mila rupie, basta non farsi prelevare all'aeroporto e scaricare al molo, perchè come detto, ci sono dei pedaggi che ovviamente vi caricano sul portafoglio. Un viaggio aeroporto-molo costa 100mila rupie...ma per chi va in vacanza sono spiccioli in effetti.
A
presto per ulteriori aggiornamenti!
ciao ragazzi.. che meraviglia di posto...resto incredula che silvia si avvicini cosi tanto agli squali...sei impazzita!!!!!! ;-) ma alla fine cosa aveva il tuo orecchio matteo? un abbraccio fabiana.
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