giovedì 5 maggio 2022

Silvia parte per il Benin

 

"Ah, ecco dov'e' il Benin...!"

Quest'anno per ramblingzucchini le emozioni son state poche... Ma buone! In primis conoscere le nostre nipotine così simpatiche l'una più tenera e coccolona, l'altra decisamente vivace e mattacchiona. Peccato non averle assaporate in egual misura. 

L'altra emozione sicuramente veder le nostre famiglie dopo tanti anni, anche se per Silvia e' stato un po' impattante realizzare che comunque abbiano i propri giri e dinamiche e abitudini, difficili da allentare un po' nonostante si sia venuti dall'altra parte del mondo. Matteo le dice "Cosa ti aspettavi?", ma che possa essere una difficile presa di coscienza non c'e' dubbio. 



Se c'è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che ogni giorno è un nuovo giorno, è bene non dimenticarsi di quello che è stato ma neanche attaccarsene e di vedere le situazioni per come sono, senza falsi miti. 

C'è stata qualche gita fuori porta ma nulla di troppo ramblingoso. I pochi giorni in Sicilia è stata come Silvia se l'aspettava, per Matteo invece non è stato niente di che.

Ma arriviamo all'avventura o meglio esperienza organizzata da Silvia in poco meno di 15 giorni... Volontariato in Benin!

Beh diciamo che non è stato un gioco da ragazzi tra ottenere il visto con un sito che non funzionava, informazioni discordanti tra tutti i siti ufficiali, info sulla dogana assenti, tampone molecolare da fare con risultato il giorno stesso... Ma Silvia c'è riuscita, nonostante abbia avuto le sue solite crisi di nullità. Ah, anche cercare la missione/posto che l'accettasse non è stato semplice ma grazie a dei contatti c'è riuscita e sinceramente se ne frega altamente, per una volta, del perché l'abbiano accettata da sola e non in gruppo, come è usuale fare. Ha trovato pure il responsabile di un'associazione che l'ha fortemente demotivata ma ormai quello era il suo obiettivo, e chi l'ha dura la vince.

Partiamo subito con un batticuore a 1000 perché un hostess di prima mattina non voleva farla partire. Sapete perché? Innanzitutto PENSAVA che per il Benin ci volesse il vaccino con due dosi, poi aveva tradotto male "obbligatorio" invece che "raccomandato", inoltre era una che proprio non ascoltava. Anche se a dir di Matteo era seccata (ci mancherebbe!!), ha dovuto dirglielo con calma le cose perché sapeva benissimo che lei ha il coltello dalla parte del manico. In realtà Silvia avrebbe voluto urlarle in faccia.. Inoltre sta deficiente sosteneva che il sito della Farnesina fosse traveldoc.aero😂. Vi rendete conto? Silvia deve parlare con ste persone ogni volta che va per uffici...poi però fatica tantissimo a trovar lavoro🙄🤔😩

La scelta e' ricaduta su Airfrance, che pero' non è una compagnia degna di voli internazionali, nonostante si faccia pagare come una di quelle serie ma scartate visto che Silvia sarebbe dovuta arrivare ad un'ora decente sia se avesse dovuto arrangiarsi, sia se dovevano venirla a prendere. In aereo ha conosciuto (non sia mai il contrario, probabilm ha una faccia antipatica se nessuno attacca bottone con lei...o magari la gente non ha la predisposizione d'animo per approcciare gli sconosciuti ipotizza Matteo?) la mia vicina francese che non spiccicava una parola di inglese ma Silvia non mi e' fatta prendere dal panico e ho sfoderato le 4 parole di francese che si e' auto-insegnata in questi anni dall'altra parte del mondo. Ha capito che sta qui 90 giorni, era già stata qui 45 giorni, lavora per conto suo ma anche per una ditta(??). Fa un lavoro da commerciale guardando se i prezzi van bene per quel Paese (??), poi che ha visitato solo due città e che deve sempre stare in zona a Cotonou per il suo lavoro. Alla proposta di Silvia se volesse farsi un giro di pochi giorni assieme a lei, ha ovviamente rifiutato. Era così bello quando le persone si fidavano senza tante dietrologie. Poi altre cosette ma è stato difficile capire, cosi' che Silvia ha maledetto la sua totale non-costanza altrimenti eccome se lo saprebbe parlare adesso il francese. 

Scesa dall'aereo....a sua gran sorpresa quelli del controllo passaporti sono SORRIDENTI. Ma li avete mai visti in NZ o in Australia che "cifu" (scimmione incattivito) che sono? Dogana? 🤣Controlli😅? Assolutamente nulla, tranne se hai dei soldi allora si ti beccano ma volendo si poteva saltar la fila... a dirla tutta. Ah, la libertà, ha un profumo indescrivibile. Non aveva proprio niente da nascondere ma vabbe' è un concetto che non sa spiegare a parole. Faceva molto caldo ma tutti erano vestiti addirittura con maglie etc( Matteo si sarebbe iniziato a lamentare del caldo e diventar nervoso).. Invece lei voluto fare un esercizio mentale di sopportazione del caldo. 

All'esterno c'era la suora che la aspettava, fortuna che è rimasta uguale perché non si erano ne' date appuntamento in luogo preciso ne' Silvia si ricordava benissimo la sua faccia. Inoltre non sapeva se sarebero rimaste nel villaggio(paese) o cosa avrebbero fatto, ma non si preoccupava visto che è stato l'arrivo in un Paese straniero più facile della storia. Matteo avrebbe voluto sapere dove, come e perché ma Silvia si gode diciamo le situazioni che a lui danno fastidio e che a lei profumano di libertà. 

Con grande sorpresa sono andate a dormire in una pensione delle suore, addirittura in due stanze separate. Tra caldo veramente caldo e rumore di macchine continuo dorme forse un'ora in tutta la notte. 

Il giorno dopo ci mettono più di 6 ore a fare una strada di 3 ore perché fanno svariate tappe. Silvia cerca di godersi il più possibile il tragitto, la guida a triplo sorpasso e l'Africa in generale nonostante la sua palpebra continui a cadere ripetutamente. A metà strada si fermano in una specie di bar locale e assaggiamo finalmente un piatto locale per soli 4,5euro... 3 piatti. Polenta fatta con questo mais bianco e poi due pezzettini di carne grandi come mezzo cucchiaio con una salsa all'aglio, peanuts, aglio, cipolle, aglio e peperoncino. Ah, che bontà! Ahahha di nuovo si immaginava Matteo che avrebbe dovuto ordinare tipo cinque piatti, se non sei! La suora non sembrava molto contenta perché dice che non le piace il peperoncino. Si vedono le "solite" cose più disparate in strada, a partire dal banalissimo cinque persone su una moto senza casco fino allo scooter messo in orrizontale SOPRA la macchina legato con forse una fascia (forse), poi anche una macchina che trasportava sedie e tavoli e chissa' cos'altro, sempre sopra la macchina e un ragazzo in bici che a spalla si stava portando non so quante barre di ferro. Arrivati quasi a Dassa-Zoumé trovano una coda interminabile di camion...un baobab caduto in strada e chissà quanti giorni ci rimarrà. Pere fortuna c'è una strada alternativa. Purtroppo le batterie corporee di Silvia erano veramente esaurite e non ha fatto neanche una foto a questa strada-non-strada. Arrivati, vede subito un po' quello che si era immaginata, una casa enorme tipo convento ben tenuto. Entra nella sua cameretta.. Wow!! Rispetto alla scorsa volta hotel a 5-stelle,facile far volontariato così. Ha pure il bagno in camera, non potete capire quanto si senta una Queen (il nome regina non rende giustizia). Si riposa un attimo e poi cena. 

Incontra questo personaggio che se fosse in qualsiasi altro contesto non le abbozzerebbe neanche un ciao 😂 sapete quelle che fanno le amicone con tutte, rubano continuamente la scena a tutti etc? Sta qui cubana, sposata con un dottore beninese. Si son trasferiti qui da gennaio perché suo marito voleva aiutare il Benin, sto poveraccio lavora 7/7 tra le 12 e 14 ore al giorno quando va bene. Dal lunedì al venerdì vivono a Parachu in una casa con climatizzatore, frigo etc e fa capire a Silvia che hanno una bella casa. Il fratello di suo marito è rettore dell'Università di giurisprudenza e sua moglie è avvocato. Ciononostante dice che vivono ancora con la cucina esterna, con fuochi a carbone e pentole che usano qui. Poi altra cosa che racconta è che nelle sale operatorie dove lavora suo marito, è sporco con moscerini etc etc. Allora lei si è permessa di dire che sta gente non si merita niente, sia per la storia delle cucine secondo lei scomode, sia perché l'ospedale non vien pulito. Non dico che le sue ragioni non siano giustificabili ma sembra alquanto irrispettoso venire in un Paese che non è il tuo e pensare che il tuo modo di veder le cose sia quello giusto. I neri odiano i bianchi, non vogliono che noi si venga qui e imponiamo di cambiare la loro cultura, che già abbiamo cambiato fin troppo. Vogliono vivere come hanno sempre vissuto e sapete perché? Perché come tutti non vogliono uscire dalla comfort zone. Se uno venisse in Italia e dicesse che il nostro cibo va cambiato e fa schifo e non è il modo di mangiare seduti a tavola poi, ridicoli. Ecco pensiamo come ci potremmo sentire oltre al fatto che il cibo e tutto quello che ci ruota attorno in Italia non si tocca. Ecco per loro sarà uguale. 

A me fa veramente tristezza vedere che qui il governo ha rifatto tutta la strada dal sud al nord del Paese, sta facendo un aeroporto molto, molto più grande, verrà a stabilire delle fabbriche qui in mezzo al nulla per la raccolta e lavorazione degli anacardi. Sapete che beneficio ne hanno avuto finora i locali? Corrente che salta ogni tre per due, acqua che va e viene, strade secondarie messe peggio delle montagne russe, villaggi cancellati e baracchini (cioè quello per cui la gente vive) spostati per non dar fastidio all'occhio bianco. È una desolazione totale. 

Sti qua vivevano benissimo anche con la loro strana convinzione che la polpa del frutto di anacardi ti faccia morire e vendendo solamente lanacardo crudo. 

Andiamo però per non fare la rompiballe. 

Il giorno dopo vado a messa e vedo la cresima di tantissimi ragazzi.

La messa è durata 3 ore ma Silvia e' rimasta solo un'ora. I colori dei vestiti sono meravigliosi, indescrivibile come stanno indossati a loro. I fratellini e a volte la famiglia intera vanno vestiti con la stessa stoffa. Era carinissimo vedere tutto questo accompagnato dai loro canti tradizionali. Si va poi a mangiare a casa del parroco che è un capetto degli altri parroci. Purtroppo la sensazione che avuta non è stata buona ma Silvia ha chiuso tutti i sentori e si e' goduta il cibo africano visto che non capiva un cavolo di quello che dicevano. 

Il giorno dopo va un po nel villaggio così a conoscere gente. Davanti alle suore c'è un'Internat lo chiamano, una specie di convitto. Era tenuto come tengono qui le cose, siccome non capiva se dava fastidio o meno dopo aver visitato il tutto se ne e' andata. Il paese si sviluppa come in Asia e nel resto dell'Africa lungo la strada. Ci sono le solite bancarelle con sacchettini contenenti svariate cose dal cibo, al sapone, alla benzina etc per far sì che le persone con il loro altissimo salario di 60euro al mese riescano a comprare il minimo necessario. E parliamo di persone fortunate che almeno un lavoro ce l'hanno. 



Questi villaggi sono abituati a vedere tantissimi italiani e francesi perché prima del Covid i volontari venivano qui sei volte l'anno per mandare avanti e mantenere l'ospedale. Poi ci son programmi magari dubbi esempio il nutrizionista.. Ma se manco c'hanno i soldi per comprarsi al verdura o il pesce vai a parlare di variare la dieta? Bah. Certo sicuramente potrebbero piantare altre verdure o star dietro ad altri animali ma ritorniamo al discorso del cibo. Bisognerebbe star con loro e fargli provare le cose ma sopratutto provarle noi in primis. Per ora qui nei villaggi non ha ancora visto junk food vario ed e'  veramente contenta di questo. Eh certo con l'avvento della nuova strada chissà cosa succederà. Ha visto in compenso prodotti del Vietnam! Poi si ha pensato che pure quella è colonia francese. 

Per ora non ha troppa voglia di andare neanche a far foto perché le sembra veramente di far loro un torto. 



Di cose strane che ha visto a parte la macchina con uno scooter sul tetto, oggi ne ha vista un'altra che c'aveva pure altri diecimila sacchi insieme allo scooter e alla moto! Poi mentre Silvia era appoggiata su una macchina e stava scrivendo concentrata, una figura si avvicina. Dopo un po non se ne va e quando alza lo sguardo ohibò se ha preso paura! Era un uomo e non una donna come le era sembrato, ma tutto nel mio immaginario ed era tipo a 30 centimetri da lei, era quasi certamente un tipo che pratica oppure c'è rimasto sotto al Voodo. Vedevi che non era malato mentale proprio aveva lo sguardo come da horror e ha tanto sperato che non le avesse già mandato qualche cattiva maledizione 😱😱😱

Per ora è tutto. Ciao ciao da quaggiù 


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