lunedì 9 maggio 2022

Cercare di osservare invece che vedere

  

L'avventura si è fermata ma l'esplorazione mai! Due giorni fa la suora mi fa guidare fino alla città qui vicina. C'è una strada principale asfaltata che attraversa tutto il Paese, tutte o quasi le strade che portano a villaggi invece sono ancora allo stato brado con buche di anche 40 cm. Ahha mi prendevano in giro perché secondo loro prendevo tutte le buche, ma quando guidano loro è uguale e stare dentro una centrifuga da sballonttamento sarebbe la stessa cosa 😅🤣😂 ma siamo fortunati già solo per averla la macchina. 

 

 

Arrivati quindi alla strada principale, per salirci, non è sempre immediato. La strada l'hanno costruita molto alta in alcuni pezzi e a volte c'è un metro di differenza tra la strada secondaria e quella principale. Non è però che questa salita sia asfaltata quindi quando piove è terra fangosa che si sbriciola pure 😬. Arrivati a questa cittadina che dista 10 minuti in macchina e circa 2.5ore a piedi, ci fermiamo in tantissimi posti. Ad accompagnarmi ci sono il cosiddetto autista-tuttofare che si assicura che non faccia danni alla macchina e una suora. Mi parlano invece che in francese, o a gesti o nella loro lingua detta "Dacha"...come se io capissi e quando per confermare gli chiedo a sinistra in francese ah, allora ripetono. 

I beninesi son un po' strani quando hanno le macchine e devono fermarsi esattamente davanti a dove serve loro non è che vanno a piedi neanche 20metri e quindi tutte le manovre che ho dovuto fare son state da nervi alle stelle (macchina senza servosterzo combinata alla la mia mano con tendinite acuta Olé 💯) e anche da tante sudate. Una manovra che ho dovuto fare: far retromarcia circa 100metri sulla strada principale con tutti le moto sia da una parte che dall'altra e mettermi inclinata su questo battistrada ancora più inclinato e profondo... Il tutto condito da una "ragazza-scimmia" che gironzolava li attorno, (scusate le chiamano proprio così) che poverina non ha l'intelletto per sapere che deve stare ferma quando la macchina gira.... Ecco allora li gli ho tirato due urli all'autista spiegandogli che avevo paura di tirar sotto sta povera ragazza. 

Ah, che mattinata rilassante. Poi in un altro momento della mattina mi son fermata e siccome sapevo che il tipo c'avrebbe messo un minuto, ho spento la macchina e messo il piede sul pedale del  freno. La suora dietro, che non ha la patente, mi ha detto ma guarda che devi tirare il freno a mano le ho spiegato che sulla strada pianeggiante per pochi secondi non cambia niente se hai inserito la prima e hai il piede che schiaccia il freno. Siccome non mi credeva, ha chiesto all'autista quando è rientrato. Sempre la stessa ieri sera mi ha detto come fare un esercizio di tedesco... Oooooookkkkkk ma la gente la smette di dirmi cosa fare anche quando so cosa sto facendo ?

Tornado al viaggio in questa cittadina, diciamo che è un paesino un po' più grande con gli onnipresenti negozietti di : parrucchiere, sarta, boutique che vendono sacchettini mignon riempiti di cibo vario, negozi che vendono tessuti per fare i loro vestiti e quelli che vendono verdura e infine quelli che vendono benzina a bottiglia. Quello che invece era diciamo l'in più rispetto ai villaggi ben due farmacie, dei negozietti che vendono cinghie per le moto e copertoni, il nostro ferramenta e altri con delle cianfrusaglie. 




Non c'è niente da vedere in questa cittadina ma i dintorni sono stupendi, infatti il paesaggio per arrivare a questa cittadina è verdissimo e tipicamente da foresta africana nella stagione delle piogge, rigogliosa e viva.

Tornati alla maison, mi pare di non aver fatto gran che.

Il giorno dopo vado a farmi un giro a piedi qui attorno e vedo il nulla 😂 no scherzo vedo altri villaggi sempre tutti uguali. Le suore in questa casa sono nove e ospitano una ragazza che sta studiando per la maturità che sarà a giugno. Questa ragazza, nel pomeriggio, mi accompagna a veder la sua scuola privata di cui le foto qui sotto. I ragazzi/e vanno a a scuola dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 19. Un vero e proprio supplizio per chi abita lontano. C'è chi si deve fare magari un'ora e più di strada a piedi. Lei sta ripetendo l'anno e la suora mi spiega che qui pochi passano al primo colpo l'esame di maturità perché è un esame statale e qui, come in Kenya, l'insegnamento viene fatto a pappagallo non viene spiegato e ragionato. Poi c'è anche da dire che per le lingue straniere nessuno ha la possibilità di tradurre perché i dizionari non esistono o costano troppo e internet è solo per chi ha un cellulare cioè nessuno e comunque è costoso. Per i mezzi che hanno son già bravi che vanno a scuola e alcuni addirittura non hanno ne quaderno ne penna e devo memorizzare tutto, forse per questo usano sto metodo mnemonico. Non c'avevo mai ragionato prima d'ora. La scuola è in via di costruzione non so da 5 anni, ma non ci sono più fondi e quindi si ritrovano la struttura di una scuola pubblica ma dovendo pagare come privata. 

La ragazza di cui parlavo prima l'aiuto con i compiti di inglese e tedesco ed è tanto carina. Lei ci spera tanto di passare questo esame. L'aiutero' per quanto possibile ma si sa in un mese non penso si possa recuperare un anno. Lei vorrebbe andare all'università altrimenti l'alternativa è diventare suora. Una volta in questa casa c'erano otto ragazze che volevano diventare suore ma dovevano finire lultimo anno di scuola. La suora capa, è resistita un anno poi ha capito che queste ragazze volevano solamente approfittare di cibo gratis e un letto comodo, allora giustamente le ha detto ciao ciao. 

La sera dello stesso giorno viene il professore di inglese a farmi visita e ci accordiamo che venerdì andrò in classe a insegnare. Lui sa la grammatica benissimo però parlare ha delle grosse difficoltà perché neanche all'università ha avuto delle opportunità per conversare. Evvai spero che sia per alcune settimana questo aiuto! 

Due giorni dopo lascio detto alle suore che vado a farmi un giro a piedi... Nella realtà vado a prendere una moto taxi e torno a Dassa Zoume per prendere una pomata antinfiammatori, visto che la mia mano non migliora, e trovare un dentifricio senza fluoro. 

Ricerca diciamo retorica in quanto so benissimo che non lo troverò e così è stato. Gironzolo un bel po tipo due ore a piedi e mi fermo dalla sarta a vedere quanto costa una camicetta, mi spara il doppio del prezzo e le dico che una sua collega mi ha fatto la metà (che era vero) e allora ah ops, improvvisamente diventa la metà anche per lei 🤣😂🤣 mi hanno detto che era la prima bianca nel negozio. Vado poi a cercare la stoffa e ne trovo uan bellissima però devo pensarci. Torno giusto per mezzogiorno e mi chiedono dove son stata tutto sto tempo eh in giro nei villaggi dico 😅 siccome la suora capa è simpaticcima ma dice di essere molto in ansia per ogni cosa, me l'ha detto proprio lei, non voglio farla preoccupare. 

Il giorno dell'insegnamento è arrivato e fuori piove a catinelle. Per fortuna si attenua quando devo partire e anche se la suora insiste per farmi portare in moto da un suo amico dopo un po désiste e mi lascia andare a piedi... Tipo 10 minuti o 15. Aveva paura scivolassi a piedi.. Ah beh in moto invece... La strada per arrivare me la godo tutta. Mi sembra proprio di essere in uno di quei film dove vedi le tipiche strade africane di terra rossa piene di vegetazione. Ecco il video. 

Arrivo alla scuola e un sacco di ragazzi si avvicinano. Parentesi (qui i bimbi piccoli appena vedono un bianco, urlano e piangono. Mai vista una cosa così prima). I ragazzi son curiosi e continuano a ridere come fanno tutto il resto degli africani. Arriva poi l'insegnante e sto' in classe ad osservare più che altro. Dò alcuni consigli all'insegnante che ben accetta e correeggo qualche errore in modo sempre discreto in modo che i bambini non capiscano. I bambini ripetono a pappagallo ciò che dice l'insegnante e non hanno alcuna idea del significato delle frasi alla lavagna... Lunedì invece insegnerò io da sola! I bambini qui sono educati e sanno che è scuola, fanno sempre un po di casino ma tanto quanto noi alle superiori (Matteo escluso). 

Torno a casa sempre sotto questa pioggerellina. Che gioia. 

Il pomeriggio arriva Leslie la cubana di cui dicevo la scorsa volta. Parliamo tutto il pomeriggio in italiano perché è così non c'è verso che mi parlino in francese. Visitiamo un altro pezzo di paese che non avevo mai visto. Mi racconta alcuni gossip dell'ospedale e la mia teoria di come gira qui mette un altro mattoncino di solidità. 




Facciamo poi una torta per suo marito che tanto non mangerà perché finisce anche a mezzanotte.. La torta ahahha risulta un po dura ma piace a tutti. Le mie idee bizzarre di cocco e limone. Aspé qui si pososno fare solo torte da colazione eh.. Poi non capisco bene perché ai compleanni vogliono le torte però poi non piacciono a nessuno, solo alla suora capa. Bah. 

 

Ps ora piove. Che bello che felicità. 


 

Nessun commento:

Posta un commento

inserisci il tuo commento, scegli il profilo (anonimo va benissimo) e pubblica il commento, quindi aspetta che noi lo si approvi!