lunedì 16 maggio 2022

Diario beninese



Ciao a tutti!

Scusate se questo post sara' un po' sgrammaticato, ma sto parlando tre lingue qui efaccio fatica a scrivere in italiano sul telefono.

In questa casa passano molti italiani facenti parte di un'associazione che ha costruito l'ospedale. Di conseguenza da queste parti sono abituati a italiani, dottori, molto benestanti anche per gli standard italiani. 

 


Parliamo di gente che prende 10mila euro al mese, non tutti certo, ma buona parte. Le richieste di questi personaggi son ridicole tipo mangiare italiano e non so che altro, oltre che a farsi portare ovunque in macchina. Le richieste assurde le ho anche dedotte perché l'altro giorno la suora capa mi ha detto "Chiedici eh se ti serve qualcosa perché non possiamo indovinare". Per me qui è una reggia ma non in senso relativo, in senso assoluto. Ho anche il bagno in camera! Mi lavo sempre col secchio però proprio mi sento così, è pulito, c'è spesso la corrente etc etc non capisco cos'altro si possa chiedere.

Dopo cinque mattine, le suore hanno desistito e mi hanno tolto Nutella e marmellata dal tavolo. Ma per 15 giorni di permanenza qui, questi italiani, hanno proprio bisogno della Nutella, che tra l'altro costa tanto e si trova solo a Cotonou? Questo non è per far la critica ma per far capire che queste sono le stesse persone che mi hanno totalmente demotivata alla partenza e sono anche quelle che probabilmente i neri continuano a odiare e di conseguenza odiano tutti i bianchi. 

Pretendono che i neri cambino la loro mentalità, ma loro per primi non riescono neanche a cambiare il proprio modo di mangiare per un paio di settimane. Sono io che non capisco?

Oggi, andando in ospedale per portar il pranzo ad un dottore, ho visto un bambino appena nato sul braccio della mamma ancora con il cordone ombelicale 😍😍😍 era bellissimo! La mamma era seduta fuori nel cortile. Qui partoriscono, lavano i bimbi e vanno subito a casa in moto... Altro che seggiolino e culla. Se lo mettono sulla schiena in questo modo

salgono in moto e via. Pensate quanto male deve patire la mamma li sotto 😱

L' immagine del bimbo mi rimarrà credo per sempre nel cuore ❤️

Il sabato lo passo un po’ qui e un po’ li. Non c'è corrente e il generatore lo aprono per accendere il forno e fare i biscotti che poi venderanno. Poi spengono il Generatore e lo riaccendono la sera. Questo solo quando fanno i biscotti altrimenti il generatore lo accendono alle quattro di mattina fino alle otto... Non ho ben capito a far cosa 🙄 visto che ci si vede comunque 🙊

Quindi il sabato pomeriggio, insieme alla suora e alla cubana, andiamo in un villaggio dove la suora tratta per un terreno e noi ce ne andiamo a gironzolare. Lì vedo la povertà nuda e cruda. Mi ha fatto male vedere quei bambini così poveri ma così ricchi nei loro sorrisi. Sembra un frase fatta ma è proprio così e viverla da così vicino ti fa sentire ancora più piccolo. Ovviamente ti chiamano il bianco una roba del tipo "oigbo" ma molto meno che in Kenya, o sarà perché non si capisce il loro dialetto 😅.!

Non mi da’ fastidio perché capisco in fondo che sia entrata in casa loro a guardare. Qui sotto in foto troviamo anche delle signore carine a cui piace farsi fotografare allora osiamo. 

Mentre altri posti che vorresti veramente fotografare per non dimenticare, o per magari mostrare a chi non può venire qui, capisci che sei inopportuno e non le fai. Infatti tante foto che vedo sul web penso a chi ha avuto il coraggio di farle. Vedo le solite case costruite con fango e paglia e tetti di lamiera, secchi e bidoni d'acqua davanti alle case, le onnipresenti donne che lavano i panni e alcune casette adibite ai rituali voodoo. 

Mi piacerebbe parteciparvi ma bisogna conoscere il gruppo giusto e magari andare con qualcuno di fidato. Mi hanno addirittura detto che pazienti che non guariscono all'ospedale di Cotonou o che non vogliono neanche entrarci vanno in un paese qui vicino e li guariscono coprendoli con svariati unguenti e della paglia e li lasciano soli per alcuni giorni etc e poi guariscono. Interessante, davvero!

Per via di questa cultura molto radicata del voodoo, sia perché hanno paura di morire con le punture e anche perché pensavano che i vaccini mandati qui fossero falsi, la gente in Benin non si vuole vaccinare. Una percentuale davvero irrisoria è vaccinata....ahahha alla faccia della hostess alla partenza al check in in aeroporto a Venezia.

Tornando al nostro giro al villaggio, quando rientriamo nella parrocchia vediamo dei bambini tutti ben vestiti (anche se forse sarà l'unico bel vestito che hanno) e stanno danzando e giocando facendo così catechesi. 




I bambini che ci hanno seguito fin là vogliono partecipare ma sono timidi e "l'insegnante" che è anche l'autista che ci ha portato fin lì, non è molto amichevole con questi bambini scalzi e mezzi nudi. Addirittura manda via una bambina senza maglietta ma io vado a riprenderla. Quindi li mi è passata proprio tutta la voglia che avevo di stare in quel posto.

Finiti i giochi, il tizio distribuisce inutili giocattolini (tipo quelli delle uova di Pasqua) ad ogni bambino, prediligendo il suo gruppo. I bambini arrivano a frotte e ci sarà chi rimane senza. Anche qui non ho ben capito il motivo. 

La suora, rispondendo alla mia domanda, ci spiega che l'insegnante voleva educare la bambina a vestirsi e che di solito non fa cosi, non è nella prassi. Poi ci spiega che lui ha avuto un incidente molto grave alcuni anni fa e non è più stato la stessa persona ed è molto rigido.

Passo quindi un po’ la serata così... Delusa da tanta povertà e da come ALCUNE persone della Chiesa si stanno comportando qui. La cubana non sembra minimamente toccata, invece, nonostante anche lei si accorga e faccia dei commenti su tutto questo.

Mentre scrivo sto sudando... Pensate il livello di l'umidità! Però alla fine non ci penso e cerco di dirmi che loro vivono qui e devono sopportarlo tutti i giorni e tutta la vita... E anche loro sudano eh 😁

La domenica invece faccio l'autista e porto le suore a pochissimi chilometri da qui. Non mi ricordo benissimo l'entrata di questa chiesa e la simpaticona suora, si sempre quella, mi dice “Ah ti sei già dimenticata?” Ah che figo sarebbe stato accostare la macchina e dirle "Adesso sorella ci porti tu e io sto comodamente seduta!" che figheria, troppo bello. Senza patente vorrei vedere come fa😜 

Arriviamo in questo posto carino e partecipo alla messa più che altro per sentir cantare il coro. Questa messa è dedicata alle suore, alle novizie e ai diaconi in quanto è la giornata mondiale della vocazione. Finita la messa, ogni suora fa una piccola presentazione, allora vado a sdraiarmi su una panchina e aspetto comodamente due ore a tipo 30++ gradi. Mi godo ogni minuto di spensieratezza in mezzo al verde. Ad un certo punto mi vien fame e vado a scovare i miei adorati manghi...sono buonissimi e la ricerca durerà pochissimo. Potrei vivere di mango!

Dopo 2 ore e più di attesa facciamo questa specie di picnic riuniti sotto gli alberi.. Che fresco!

Subito dopo pranzo improvvisano delle canzoni di Chiesa a ritmo tribale o quasi! Bellissimo ed emozionante!!! Il ritmo della musica africana non ha paragoni per me.

Scovo poi un bambino poverino vestito con delle scarpe da donna sicuramente non del suo numero con delle calze di lana e che si sbafa due piattoni di riso. Ha tra i più bei sorrisi di tutti. Mi sorride di ritorno e per me la giornata potrebbe anche finire lì.

Sapete che la guerra in Ucraina ha avuto più impatti qui che da noi? Nel senso che la farina e la benzina sono introvabile ed la farina è aumentata di prezzo tipo del 300%. Di nuovo non capisco la dinamica del lasciare loro senza, e per noi, invece, sugli scaffali c'è ancora.

Poi altre notizie di mezza politica, il Presidente del Benin Patrice Talon è stato uno dei dieci uomini più ricchi del mondo come da classifica di Forbes.. Dopodiché ha smesso di dichiarare quanto prende 🙄 Beh il Signore è il proprietario del cotone di tutto il West Africa e pure del commercio di carne che arriva dagli Stati Uniti nel porto di Cotonou che è il più grande del West Africa. Il tizio ha manie di estetica e praticamente come vi dicevo ha fatto sgomberare le bancarelle a Cotonou e le ha spostate al mercato. Ha costruito un edificio per spostare tutte le bancarelle del mercato a Glazoue che è il mercato molto grosso qui vicino dove tanti prodotti vengono poi rivenduti a Cotonou. Quindi chi potrà permettersi l'affitto di questi spazi sarà solamente chi è già ricco. Dopodiché la strada principale e anche l'unica asfaltata l'ha fatta costruire per portarsi il cotone dal Nord al Sud per poi smerciarlo. Ha costruito altri edifici a Cotonou e sposterà l'aeroporto un bel po fuori la città e lo farà non so quante volte più grande. Ah, maledizione non troveremo più i doganieri sorridenti e nemmeno l'assenza di controlli.

Delle persone dei villaggi non gliene frega assolutamente nulla e per lui possono arrangiarsi. Vuole alzare la paga da 60euro e 80euro al mese. Non farà alcuna differenza visto che il costo della vita è aumentato bel molto più di 20euro al mese. Che altro? Al nord nel parco nazionale si son insediati i terroristi da un po di tempo ma lui è troppo occupato a farsi bello. È un peccato davvero perché tutti questi Paesi hanno dei potenziali altissimi sia per turismo, sia per risorse etc...

L'highlight del lunedì invece è la lezione di inglese a scuola... Tenuta da me medesima, da sola! Il maestro vero e proprio traduce in francese quello che non sapevo. Siamo andati anche dal direttore a dirgli “Hey c'è una nuova insegnante improvvisata”. Allora ha testato il mio inglese e mi ha chiesto per quanto sto qui. Poi mi ha fatto tornare perché doveva rifletterci, se potevo tornare o meno. Beh che dire, sia insegnare che imparare son due difficili compiti qui in Benin. Ho dovuto copiare alla lavagna un intero testo perché nessuno aveva le fotocopie e non posso permettersele. C'è UN solo gesso per lezione che dura due ore senza pausa. Poi i bimbi non avendo nessun tipo di dizionario o traduttore oltre che ad essere pigri fanno fatica a ricordarsi tutto. Poi il metodo di insegnamento è praticamente non farli ragionare ma imparare e fare i test e/o esami. Praticamente ho scritto almeno un'ora alla lavagna perché poi ci sono anche gli esercizi. Poi ho corretto i loro esercizi ""sgridandoli"" un po’ perché non avevano copiato giusto dalla lavagna... Per pigrizia non perché non sapessero.

Però immagino ‘sti qua 8 o 9 ore al giorno di scuola tutti i giorni e poi arrivano a casa e devono pure lavorare o comunque far lavoretti. Hanno solitamente una sola divisa che devono tener pulita tutta la settimana con queste temperature. Le classi sono come descritte senza finestre (come le case), senza zanzariere, senza luce perché la corrente costa. Viene lasciato tutto aperto scuri e porta compresa così almeno non si soffoca. Il piano superiore è messo pure peggio perché non ha neanche gli scuri e neanche le finestre quindi quando piove... I ragazzi hanno pure freddo perché non sono abituati ad andare sotto i 28 gradi 😅😁 sperando sempre piova dritto e non di traverso. Il pavimento neanche è finito perché non ci sono soldi (o qualcuno se li è intascati). Primo o terzo mondo cambia poco, i furbi ci sono ovunque. Adesso ho deciso che andrò a conoscere il tizio che ha messo in piedi sto progetto visto che ho scoperto chi è.

Per il restante tempo non mi annoio perché trovo cose da fare ma se fossi diversa mi annoierei a morte. Mi pento un po’ di non aver portato il pc perché avrei potuto sistemare o almeno iniziare a sistemare le foto, il grande progetto che aspetta da tempo 😂.

Ah giusto, poi altro highlight: son andata all'ospedale per il WiFi. Per fortuna è vicino agli uffici, altrimenti se fosse dove ci sono i pazienti o i parenti che aspettano non me la sentirei.

Oggi, martedì la mattina sono andata a farmi un giro facendomi chiamare "Ogbundu" non so quante volte ma proprio non mi tocca. 

Poi ho contrattato un prezzo per delle foto che voglio regalare alle suore... Una delle suore fidate mi ha detto che ho fatto un buon affare perché solitamente una loro la pagano di più. Sempre detto che devo far la commerciante! Le piccole gioie quotidiane.

L' Africa mi piace, è dura da digerire ed il bianco è visto come quello che ha i soldi e come il cattivo. I bambini qui piangono perché vien detto loro che siamo stati degli schiavisti e che non devono dimenticare e che devono avere paura. Ecco il perché dei pianti dei bambini. L'Africa non è per tutti, ti deve piacere, è piena di controsensi ma a me non resta niente da dire 😂🤣, non ha logica quindi sarà anche per quello che mi piace 😁. Potrei vivere qui con un lavoro decente ma sicuramente in una città perché la vita nei villaggi è davvero tosta. Ci si deve ricordare che finché non fai amicizia vera, tu per loro sei una fonte di guadagno. Per quante stronzate si vadano a dire in giro, il bianco nella maggior parte dei casi è visto come il dio soldo. Missionari compresi. Ciononostante vorrei provare a vivere qui, intanto il sogno nel cassetto rimane lì. Ogni volta che son venuta in Africa non so per quale motivo, nonostante a volte l'ansia ritorni fortissima, riesco ad avere molta serenità.

Durante la settimana mi reco in moto-taxi a Dassâ. Provo a contrattare per la stoffa che mi piace tantissimo ma non riesco. Sia le figlie (che invece di andare a scuola sono nel negozio) che il padre non cedono, neanche alla mia proposta di comprarne due. Allora vado dalla sarta che avevo trovato la scorsa volta e la faccio venire con me a capire se davvero mi vogliono fregare...ovviamente si parlano in dialetto e nulla dopo un'ora, cedo e do loro i soldi. La sarta ed io torniamo indietro e che commedie 😂 uscirò dal """""laboratorio"’’"" dopo un'altra ora. Praticamente prima di prender le misure c'è una delle sarte che mi parla a monosillabi scimmieschi e sia io che le altre ridiamo perché capiamo che sta tipa non sapeva come comunicare con me. Poi chiedo loro dei ritagli di stoffa e anche qui tra il loro francese e il mio ne vengono fuori delle belle😂😂 alla fine mi fanno pagare pure quei pezzi che buttano ma vabbe.

Poi, dopo taaaanto tempo prendono le misure. Qui gli abiti si fanno tutti su misura, una camicia costa tipo 4 o 5euro che per loro è tanto tipo come noi 50-100euro. Però quasi tutti hanno un vestito della sarta, almeno uno. Poi quelli proprio poveri non lo hanno.

Anche dalla sarta, contratto perché mi fanno il solito prezzo da bianco. Dopo mi chiedono di portar loro delle mele e dei biscotti la prossima volta che vado a ritirare la camicetta. Per loro le mele son come per noi il whisky perché son importate e costano caro. 

Al ritorno c'è la pioggia e me la prendo tutta ma a me non dà fastidio esser bagnata a meno ad esempio che non debba rimanere in tenda umida! Pensando che sto povero cristo di autista sarà rimasto così bagnato tutto il giorno...come potrei io lamentarmi? Ecco forse l'Africa non ti lascia passare proprio niente come scontato, niente. Questo mi ricorda quanto fortunati siamo e quante possibilità abbiamo. Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto.

Gli altri giorni non mi ricordo cosa faccio a parte dare lezioni di giorno e ripetizioni la sera sia di inglese o tedesco sia di computer con i soliti programmi, ma è difficile anche solo far capire che le immagini si possano scaricare da Internet una ad una non è che si può scaricare tutto quello che si trova su Google come loro pensano. Poi per mettere una cornicetta su word ci mettono, giuro, due ore...sapete, no, come la mia pazienza cresce a dismisura in ste cose? 😂😅.

Il venerdì arriva la cubana, che siccome sta a casa da sola, senza uscire, dal lunedì al giovedì qui per lei è il paradiso. Intendiamoci non ci vivrebbe mai qui perché ha bisogno delle sue comodità tipo aria condizionata etc...ma qui può parlare con le suore e fare qualcosa di un po’ diverso. Da una parte suo marito ha paura che lei esca e le succeda qualcosa, dall'altra lei ha paura di tutto quindi se ne sta a casa. Ecco, per me così sarebbe impossibile, sia io che Matteo abbiamo bisogno di libertà e di esplorare. Pensa te stare in casa perché lo scegliamo noi, impensabile però ognuno è diverso e lo rispetto. Alla fine non ho capito se è carina con me perché lo è di natura, o se perché non ha nessuno con cui parlare. Sicuramente questa esperienza non le farà cambiare tante idee che ha, tipo quella che l'Africa potrà solo peggiorare e che non si meritano niente, anzi le rafforzerà soltanto.

In questo villaggio c'è un'associazione italiana che ha costruito l'ospedale molto rinomato in zona. Questa associazione crea dei progetti, abbastanza inutili secondo me, per mantenere lo status di associazione anche se probabilmente perché ci credono. Uno di questi progetti è il progetto nutrizione. Praticamente una tantum pesano i bambini piccoli e insegnano alle madri a far da mangiare come si deve... senza tenere conto che hanno solo soldi per i fagioli.

Una fila di bambini



mangia felice sotto l'ombra di albero. Ci sono due o tre bambini che puntualmente piangono alla nostra vista, altri invece sono abituati ai bianchi perché tanti sono figli di chi lavora all'ospedale.

Leslie (la cubana) è incaricata di far foto per questa associazione. Entrambe non capiamo se questa volta è stata fatta per far l'evento delle foto o se veramente una volta al mese fanno questa cosa. Boh. Leslie è molto naturale e genuina con tutti e quando le dico magari di avvisarli che deve far foto per sta associazione, lei mi dice che se ne frega e inizia a farle. Poi va a finire che le piacciono alcune foto che ho fatto io e me le "" ruba"". Lei verrà pagata per questo progetto, essendo fotografa di professione e un po’ di soddisfazione ce l'ho considerando che non ero nemmeno in grado di mettere il soggetto della foto in bolla gli anni scorsi. Grazie a Matteo e anche al buon telefono che ho, adesso alcune foto che faccio addirittura mi piacciono!

La sera andiamo, per definirla usando le sue parole, all'avventura a bere una birra con suo marito che stranamente per le otto di sera è a casa. Ci facciamo luce per strada con il cellulare e cerchiamo un """bar""" che abbia delle bevande fresche. Incredibilmente lo troviamo, diciamo fredde non fresche e stiamo seduti per un'oretta al chiaro di luna con una birra (non buona).

Ah, che bello.

Loro vanno sempre in giro con le scarpe da ginnastica perché ci son gli scorpioni che hanno il colore della terra...però si mettono profumi e non hanno troppa paura delle zanzare con malaria. Ah, che bella la diversità. Passo una bella serata anche se lei deve tradurre tante cose perché il mio vocabolario di francece è povero, però dai, ora riesco a spiegare le lezioni di tedesco in francese, quindi non mi lamento!

La mattina dopo andiamo a Dassa in macchina e mi fanno guidare... Qui come nel resto dell'Africa quando decidono di sorpassare, lo fanno senza badare ad altro.. Ad esempio se c'è una macchina o un camion che arriva dal verso opposto pensano “Ma si dai ci staremo” e partono.

Nelle rotatorie ha la precedenza quello che sta in mezzo, cioè ci si ferma proprio in mezzo alla rotatoria per far passare quelli che arrivano. Certo il loro esame per la patente è far parcheggiare la macchina in un parcheggio (ipotetico) e un garage (probabilmente altra fantasia). Manco in strada ti fanno andare😅😰. Faccio vedere il mercato a Leslie e troviamo svariati animali morti usati nei rituali voodoo.







Queste bestie poi che ogni sera vengono riposte insieme alle altre cose 🙄🙄🙄. Sempre lo stesso venditore ha anche unguento di serpente usato per quando si ha male ai muscoli.

Purtroppo io ci credo che possa far bene, male di sicuro non fa, mentre Leslie è attaccatissima alla scienza, denigrando e ignorando completamente questa loro cultura/rituali. Assomiglia molto a Matteo per tanti versi, quindi non ho scampo manco qui 😂😅.

Vediamo poi dei sassi

che sono da masticare per il calcio, dicono... Per fortificare i denti. Magari alla fine è vero visto che qui la maggior parte delle persone ha i denti splendidamente bianchi!!

Questo mercato è piccolino ma vende le stesse cose del mercato grande. Poi ho scoperto che i pagne (le stoffe) costano meno a Cotonou... Ma brava Silvia! Alla fine meglio dare i soldi in questo posto sperduto che a Cotonou dove già possono almeno sopravvivere.

Dopodiché torniamo e finalmente riesco a chiamare Matteo e dentro me penso quanto fortunata sono a poter fare questa esperienza in tranquillità. Inimmaginabile per la maggior parte delle coppie che conosciamo. Ovviamente a me sembra sia passato già un mese...il viaggio ti dà una visione/sensazione totalmente diversa del tempo.

Mi viene chiesto se mi piace di più qui o il Kenya. Non ho una risposta perché le condizioni di alloggio e cibo sono totalmente diverse. Per Matteo sarebbe stato molto meglio iniziare qui, invece l'ho traumatizzato con quell’alloggio keniota angusto con letto a castello corto, muri ammuffiti e topi che gli hanno camminato sulla gamba mentre dormiva...ma in realtà le cose che lui non sopporta dell'Africa son le stesse che danno fastidio a Leslie e si trovano in tutta l'Africa indipendentemente dall'esperienza che fai e dalle condizioni di alloggio che hai. Diciamo che qui devo essere più intraprendente (il che mi piace), mentre in Kenya l'emozione che mi davano i bambini era molto forte. Quindi entrambe le esperienze son belle ma assolutamente non paragonabili. Tornerei in entrambi i posti, ma sicuramente vorrei fare un'esperienza vera e propria con un programma ben definito! Prima o poi ci arriverò.

Dopo il pranzo del sabato, vado a vedere come stanno i bimbi di una signora che lavora nei campi delle suore, cioè qui in giardino. Sta signora è stata emarginata dalla società perché aveva un lato della mascella più grande dell’altro a causa di un verme che aveva dentro. Il Verme è uscito da solo l'anno scorso. Lei non ha voluto farsi operare e non vuole andare in ospedale. Probabilmente le uova saranno ancora dentro e i vermi torneranno. Oltre a questa sfiga e ignoranza, si è sposata con uno di 80 anni che ora è malato. Lei per cultura, non lava né lei né i bambini, non ha acqua in casa e abita lontano per portarsela. Le suore dicono di averla aiutata ed è vero perché almeno sei giorni a settimana a pranzo ha da mangiare. Mangiano solo questo pasto. Non capisco se la pagano o meno. I suoi bellissimi bimbi sono stati adottati a distanza e almeno vanno a scuola. 


Faccio un po’ di acqua e sale sia per i suoi bimbi un po sbucciati, sia per la sua ferita che ha pus ovunque.

Mi fa vomito veder le cose del corpo ma andando oltre ogni mio limite, ho pulito i bambini e lei dopo averle lavato le mani l'ho fatta disinfettare da se’ perché non so se sia contagiosa.

Mi fanno una pena incredibile questi bambini con una madre che sembra malata e con dei problemi, invece penso che lei sia solamente diventata così perché emarginata per anni dalla società. Lei va in giro in uno stato pietoso ma secondo me non le è mai stato spiegato il perché deve lavarsi. Le è stato solo detto, come se a parole una potesse capire. Mi dà un fastidio enorme, enorme che le suore mi vengano a dire che hanno provato di tutto. Magari è vero ma lei non ha rifiutato la mia acqua e sale pur non parlando quasi francese. In questi casi si, servirebbe un programma ben fatto per farle capire i principi di igiene etc. Ho veramente il cuore che piange, perché lei che ha fatto per meritarsi tutta sta sofferenza e sta ignoranza? E i suoi bimbi? Leslie invece ha pietà solo dei bimbi per dire, di lei no perché dice che potrebbe capire.

Dopodiché andiamo a visitare dei malati, tutti e tre spastici, in tre case diverse. Il primo aveva un sorriso a 32 denti, era felicissimo che fossimo andati a trovarlo, era spigliato e intelligente. Andrò a ritrovarlo. La seconda era una bambina penso sui quatto anni e la madre la stava lavando con della tisana rossa che rafforza i tendini dice, ed è vero. La bambina anche lei spastica ma almeno molto meno del ragazzo (che era deforme) aveva un sorriso bello e si vedeva che era contenta. Una delle due suore mi ha chiesto perché non facevo foto, ma ti pare con la madre li che la lava faccio una foto? Cosa c'è da fotografare??? Poi un altro malato che ha la sedie a rotelle ma non la usa perché praticamente qui non sanno come si usa e le strade non sono strade.



Queste sono le strade su cui devo guidare...

Ho ripetutamente chiesto quanto spesso andavano a trovare questi malati e una delle due suore mi ha risposto “Non spesso perché’…” e continuava a non finire la frase. Allora, siccome avevo capito la risposta me la son fatta dire e la risposta è stata che "non hanno tempo". Le ho lasciate andare avanti e il volto mi si è rigato di lacrime. Come possono dire una cosa così? Non è vero!

Ero ovviamente un po’ triste per aver visto quei malati ma sopratutto per l'ipocrisia (come altro vuoi chiamarla?) che c'è. Hai tempo di fare catechesi ma non di andare a visitare queste persone che non hanno neanche qualcuno che li porta a far la pipi e se la devono fare addosso?

Che Chiesa è questa?

Dopo la tristezza mi e’ venuta una grande incazzatura, che mi son tenuta dentro. Non avete idea. Si ce ne sono tanti di malati, ma di gravi in queste condizioni non sono così tanti da non farci il giro in settimana. Non hanno niente, manco la dignità alcuni.

E’ ridicolo che le suore mi diano queste risposte. Me la son fatta passare.

Finendo questo racconto, qui ci son 32 gradi e domani prevedono 36 con umidità sopra 80%. Non c'è corrente da tipo 12 ore ma sinceramente non vedo neanche il motivo di lamentarsi...per cosa? Dei ventilatori che tanto non fanno neanche fresco?

C’è gente qui che vive sotto tetti di lamiera e senza corrente.... tutta la vita. Pena, compassione? Non lo so, ma come si fa a non aver un po' di empatia non lo capisco. L'ignoranza non è colpa loro e magari il cambiamento oltre a non volerlo non ne capiscono il motivo...

Vi saluto lasciandovi alle ultime foto e video che mi sono rimaste da mettere nel post







Tisana antimalaria di mia invenzione

 Qui invece potete vedere quanto ritmo abbiano nel sangue, neanche la musica serve loro per ballare!



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