venerdì 27 maggio 2016

Ultimi giorni a Queenstown?

Hello hello!
In realtà non c'è nulla di gioioso da raccontare per ora. Che dirvi? Mi annoio perché piove e quando è bel tempo non ci sono troppi posti da girare perché c'è la neve e servono i ramponi e le picozze. 
Queenstown è proprio bella, mi ha lasciato davvero una bel ricordo, nonostante la mia nullafacenza. Anzi in realtà il cercar lavoro è un lavoro di per sé, se uno lo fa con criterio e costanza. Non è che aspetto che piova dal cielo ma nemmeno sto 10-12 ore al giorno a cercare come l'anno scorso. Dò il giusto peso anche perché la mente dopo un po' fonde e rischio di non vedere errori anche semplicemente di battitura.
 
 

Barefoot trekking nella giungla in Malesia

Carissimi!
Benvenuti! Siamo qui oggi a presentarvi un prodotto innovativo che cambierà la vostra vita!
La mia battaglia pluriennale contro abbigliamento e attrezzatura tecnica ha trovato la sua INVOLONTARIA apoteosi a Pulau Tioman.
Come vi avevo anticipato, mi prefiggevo di raggiungere le spiagge a nord per vedere la fauna sottomarina, ma stamattina quando mi sveglio il mare era mosso ed il cielo grigio. Una stima delle distanze parlava di 4-5 km da percorrere su quello che credevo fosse un marciapiede, stavolta Maps.me mi ha un po' tradito.
 

mercoledì 25 maggio 2016

Ultimi giorni in Malesia (Malacca e Pulau Tioman)

La mattina mi sveglio presto per prendere la prima barca delle 8 da Coral Bay su Kecil per Kuala Besut sperando di trovare subito un bus per il sud del Paese. Arrivo a Kuala Besut e vado subito all'agenzia dove ero stato all'andata, ma mi dicono che per qualsiasi delle destinazioni che elenco devo andare in un'altra agenzia a qualche centinaio di metri di distanza. Sia il bus per Malacca che quello per Pulau Tioman partono alle 21:30 e quindi la sorte non mi assiste. Mi piaceva il contrasto dell'essere qualche giorno prima a nuotare tra i coralli e qualche giorno dopo in mezzo alle montagne in Nuova Zelanda, indi decido di lasciare Pulau Tioman come ultima meta in questo Paese.
Il bus per Malacca parte da Jerteh, ma mi consigliano di prendere il taxi prima delle 18 perché poi raddoppiano i prezzi.
Così devo passare tutto il giorno in questo paesino da nulla, anche se devo dire che è il primo posto dove vedo solo malesi, gli occidentali sono tutti catapultati immediatamente verso nuove mete turistiche. Ed infatti, la gente mi sorride e mi saluta di nuovo.
 
 
 

sabato 21 maggio 2016

Scene ostelliane

Perché non mi piacciono gli ostelli? Cioè mi sono mai piaciuti? Non lo so mica eh. Forse mi sento vecchia e non più nel giro, non lo so. Ora, sabato sera, sono in camera con un "vecchietto" americano. Jose è Filippino di origine ma si è trasferito negli USA più di 20anni fa. (come?boh). Ha lavorato per una grossa compagnia di pulizie e ora gira il mondo grazie alla pensione dello stato+quella della compagnia per la quale ha lavorato. Cavoli, penso, deve proprio aver trovato una buona azienda! Alla fine lo soprannomino hero e gli dico che lo citerò nel nostro blog. Ha già tutto programmato fino a fine dicembre ma il bello è che se la ride spesso ed è simpatico. Parla con tutti, tranne i soliti "fighetti", ed ha parenti e amici in tutto il mondo dice. 

Stanotte -riferito a due giorni fa- è successa una cosa che a raccontarla non si capisce, ma vi giuro che se non ho menato un mio compagno di stanza è solo perché sono una nana bagonghi. 
 
 

giovedì 19 maggio 2016

Kecil, Perhentian Islands, piacevole sorpresa!

Alla fine sono riuscito a scambiare due chiacchiere con Adriano, che poi è l'unica cosa che ho fatto in tutto il giorno. In realtà io ho parlato ben poco, sembrava quasi di fare un'intervista, ed in effetti quasi lo era visto che si parlava di un argomento interessante di cui non sapevo nulla. Il fatto che l'abbia trasformata nel racconto della sua vita è un altro discorso, ma è stato bello lo stesso.
La storia della sua vita è molto particolare, stramba a volte, volevo scrivervela ma poi ho pensato che non ve ne sarebbe fregato nulla e manco sono in grado di stenderla cronologicamente.
Mi parla di Yogananda e del suo film "Awake" (che tra l'altro è stato per mesi al cinema Govindas di Sydney, il nostro preferito e pure unico che abbiamo frequentato, e mi dicevo "Ma perché cavolo hanno ancora in programmazione sto film???"), di Mahavatar Babaji, di Cristo e del Kriya Yoga e di un miliardo di altre cose sull'argomento che, non conoscendo, non riesco a mandare a memoria. Ad esempio mi racconta che il Kriya Yoga è una delle forme più potenti di meditazione e solo un maestro te lo può passare, ma Cristo ci è arrivato da solo, per questo camminava sull'acqua. Oppure che c'è un tizio che da tremila anni vive nascosto nell'Himalaya (Babaji), vado subito a cercare su internet ed in effetti ci sono delle menzioni, ma incredibilmente nessuno ne parla o approfondisce gli argomenti, "Perché la gente è ignorante", come dice Adriano.
 
 
 

mercoledì 18 maggio 2016

Queenstown parte II

Visto che rimanere qui a fare nulla o quasi mi annoia, ho deciso che se non va mi sposterò tra 15-20 giorni. Forse sbaglierò ma non so come spiegare che mi sembra proprio di buttare il tempo. Se fossi in Italia non avrei questo problema (forse peggiore) ma vivere con la scadenza del visto è un po' soffocante. C'è sempre e solo il tempo che vale in questa vita, perché? Perché se uno non è veloce a fare un lavoro, a sposarsi, ad avere qualcosa sente di perdere tempo? Perché c'è sempre e solo il tempo e l'età a mettere un limite a tutto? Cioè se non avessi il vincolo di un anno, non avrei problemi ad andarmene subito da qui ma il vincolo c'è, è reale che mi piaccia o meno.
Forse ho sbagliato dal principio e sarei dovuta partire da Auckland in bus e viaggiare un po' fino a raggiungere questa città. Quando si cerca lavoro non si sa mai quand'è il momento giusto perché secondo me non esiste. Senti persone che sono qui da 3 settimane e non lo trovano, altre (solitamente le più oche) che "oh io in due giorni l'ho trovato". 
 
 
 

martedì 17 maggio 2016

Georgetown (Penang)

Il viaggio in bus da Tanah Rata a Georgetown è stato di nuovo extralusso, su sedili che parevano più portone a dire il vero. Dopo così pochi giorni in Malesia, mi sento di rivedere una delle mie precedenti affermazioni: se consigliavo di visitare prima la Thailandia per smorzare lo shock culturale, voglio aggiungere che se volete uno shock culturale nullo, venite in Malesia. Non sarà diverso che visitare qualsiasi altro Paese occidentale. La Malesia è decisamente un luogo per le vacanze, tutto è pronto e predisposto per farvi sentire a vostro agio. Niente di male intendiamoci, anzi, se uno vuole cambiare continente senza stress qui trova un parco giochi.
Dicevamo del viaggio in bus...fin troppo tranquillo, mi ritrovo a mettermi le cuffie con la musica perché pare di stare in un ascensore.