mercoledì 27 dicembre 2023

Pianeta India

 

Ufficiale: “Prima volta qui?”

Matteo: “Si”

Ufficiale: “Benvenuto in India!”

All’arrivo in aeroporto a Malè, scopriamo che il nostro volo è in ritardo. Così dobbiamo farci passare 5 ore, e decidiamo di prendere dei Loacker per simulare qualcosa di natalizio.
Silvia, durante le ore di attesa, realizza di come sia inconcepibile che per altre culture non esista il Natale, giustamente notando di riflesso come altrui celebrazioni altrettanto imprescindibili, per noi non abbiano alcuna valenza.
 
 
Matteo nota un qualche gruppo religioso vestito di tunica bianca, e suppone siano Jain, anche se, immaginandoseli un po’ più radicali della media e vedendoli comunque col telefonino, rimane un po’ sorpreso, magari ha solo sbagliato supposizione, magari no.
Arriva l’ora di imbarcarsi e sono contenti del nostro visto, allora stiamo andando davvero!
Sull’aereo il nostro pasto monoporzione, come sempre per le pietanze indiane, non ha nemmeno una schifezza tra gli ingredienti, ed ha riportato la scritta “famoso in tutto il mondo”, ovviamente.
Arriviamo all’aeroporto di New Delhi preparati, sappiamo cosa ci aspetta e cosa dobbiamo fare.
Ora manca l’ultimo ostacolo, l’immigrazione, che non sarebbe un pensiero se il viaggio non fosse iniziato come è iniziato con Lord e Master.
Silvia passa, l’ufficiale sbriga le ultime formalità, mentre sul volto di Matteo si delinea un ghigno che fatica a controllare per non trasformarsi in sorriso a 32 denti.
“Benvenuto in India!”
È fatta! Siamo dentro!
Ma non c’è tempo per le celebrazioni, siamo un’ora in ritardo e sono già le 19:30, dobbiamo recuperare i bagagli e ritirare denaro per pagare la sim Indiana, che se fatta in aeroporto richiede pochi minuti (e 3 ore di arrivazione) invece che 3 giorni e montagne di scartoffie se fatta fuori dall’aeroporto.
Per informazioni vi rimandiamo a questo utilissimo link
Ma, se nel 2020 la sim costava 900 rupie, ora ne costa 450! Per circa 6 euro avete 1.5 Gb al giorno, più sms e chiamate quanto basta.
Siccome la sim non si attiva subito (e quindi niente Uber), seguendo le istruzioni del link, liquidiamo un paio di tassisti che ci offrono le loro maestranze e andiamo allo sportello taxi prepagati, diamo l’indirizzo del nostro Airbnb e ci portano su un taxi del formato se vecchio porter Piaggio che oltre al formato ha anche la puzza e lo sporco di quando sarà uscito dall’anno produzione  🤭
Dobbiamo dire che, bene o male, un viaggio in taxi è un’esperienza da fare, le strisce sull’asfalto sono puramente decorative, e le manovre a zigzag nel traffico hanno una precisione millimetrica, il tutto condito con una sinfonia di clacson da fare invidia a Beethoven.
Occhi sbarrati ma non per terrore
 
Se volete allacciare le cinture, sono state tagliate.
Vediamo anche le nostre prime vacche (sacre) erranti.
Arriviamo in mezzo a stradine minuscole, e il tassista non se ne va finché non è sicuro che siamo nel posto giusto, forse non in tanti stranieri vengono in un posto del genere.
Il quartiere è veramente orrendo, ma il nostro alloggio ha dell’orgoglio, l’ingresso è piccolo ma regale, i nostri host sono Sikh, estremamente gentili e premurosi (come tutti i Sikh, almeno nella nostra minuscola esperienza).
Il materasso è di sasso e, nonostante la zona sia fuori dai giri, veramente silenzio non c’è mai ma Silvia  ricorda a Matteo che sarà una delle notti più silenziose e più comode.
Il giorno dopo Matteo va in esplorazione per procacciare la colazione.
Lo scenario è piuttosto apocalittico, ma Matteo è già elettrizzato: cavi elettrici come liane (esotico ma scontato) e una nebbia/smog/fumo da transilvania 

 


In questo periodo dell’anno, siccome i contadini delle piantagioni del Punjab bruciano le sterpaglie, particolari condizioni geografiche e climatiche fanno arrivare il fumo ovunque nella pianura del nord dell’India, trasformandola in uno dei posti più inquinati del pianeta. La pratica in teoria è stata recentemente vietata dal governo, ma vallo a dire a dei poveracci che devono sopravvivere in qualche modo, e hanno, come il resto del Paese, un concetto di ecologia un po’ sui generis 
 
Quindi, nonostante sia il periodo ideale per le temperature, evitando la torrida stagione calda, c’è questo inconveniente.
Controllando su internet, scopriamo che il nostro treno per il nord ha due ore di ritardo (“Eh, funziona così qui in India!”...”Funziona così anche in Italia!”), ma essendo il primo giorno, per evitare sorprese, andiamo comunque in stazione.
Ovviamente tutti gli occhi sono puntati su di noi perché non c’è nessun altro bianco. In qualche modo anche nelle zone più gettonate a livello turistico riusciamo ad essere gli unici turisti e a noi non dispiace affatto.
Rispondiamo con sguardi altrettanto curiosi e foto


Sostituzione binari tra un treno e l’altro

Mentre aspettiamo, Matteo parte e si immerge nel presepe vivente che sono i dintorni della stazione (e come sarà tutto il resto del Paese) per andare a cercare qualche medicina per Silvia, e a missione compiuta, sulla via del ritorno si ferma a prendere due samosa.
Facciamo anche la prima esperienza di bagni pubblici indiani.
Il treno infine arriva, corriamo alla nostra carrozza, e ci piazziamo sui nostri posti, in sleeper class, perché Matteo voleva almeno un viaggio, il primo, di impatto, in un vero ambiente proletario indiano.
Dopo l’iniziale diffidenza, Silvia dice che è uno dei treni migliori di sempre, potendosi addirittura stendere! Questo se tralasciamo l’odore fetido orribile, che va per fortuna ad ondate.

 
 
Arriva anche il servizio chai ufficiale, imperdibile!

Peccato sia uno sciroppo bollente e non il the indiano.
Ed eccoci sul treno per il nord, andiamo a salutare un’amica di Silvia conosciuta ad Auckland, che non è potuta venire al matrimonio. Sicuramente non è una zona turistica visto che non c’è niente e non è sul tragitto di nessun itinerario!
Allontanandoci da Delhi, sembra che il treno passi in mezzo ad una discarica a cielo aperto, purtroppo non siamo vicini ai finestrini, ma proviamo a mostrarvi la vita che pullula ai lati dei binari

 
Fuochi
 
Spazzatura e capre

Bidonville





Fumo

Servizio rinfresco con tramezzini fritti

Chaat creati sul momento

Passiamo anche il controllo biglietti, che, spulciando su internet, anche seguendo le indicazioni del link di prima, abbiamo acquistato su
Le commissioni che si prendono sono senza senso, tipo 15 dollari su 20 di biglietto, ma se non si è nel Paese e c’è bisogno di prenotarli data l’alta stagione, come nel nostro caso, se non altro ci si può assicurare il biglietto!
Ci sono probabilmente anche altri siti, anche migliori, che però non abbiamo usato e non sappiamo se funzionino o meno.
Se non altro questo sito ha un sevizio clienti che risponde alle email, e se quando comprate il biglietto, non ve lo riescono a confermare come successo an noi, avete la conferma che vi vendano biglietti veri

 
Sul treno passano anche a più riprese travestiti/prostituti, che davvero non ci immaginiamo ne cosa possano offrire ne come possano offrirlo.

Alla prossima per nuovi aggiornamenti!

Nessun commento:

Posta un commento

inserisci il tuo commento, scegli il profilo (anonimo va benissimo) e pubblica il commento, quindi aspetta che noi lo si approvi!