Proprio cosi....durante un giro sulle Adelaide Hills Silvia ha, tanto per cambiare, incontrato una sua compaesana (gira che ti rigira riesce sempre a parlare il suo amato dialetto, anche qui), che le ha procurato un contatto per fare una prova come cameriera a Melbourne.
È così via, si parte!
La parte più difficile è stata salutare Jacob, che era molto triste della cosa poverino. Caterina è stata gentilissima e disponibilissima nell'ospitarci, ma quando non ti devi arrangiare è molto facile impoltrirsi, e così rischiavamo di non smuoverci dalla nuova situazione di comfort. Partire con la prospettiva di un trovare lavoro ci avrebbe costretto a darci una scrollata, anche se dobbiamo ammettere che ad aspettarci c'era la mamma di Caterina, ovviamente primierotta doc (e così dialetto anche qui, non che la cosa vada a genio a Silvia, che alla fine non ha modo di fare pratica di inglese).
Il viaggio ha richiesto due giorni è il sacrificio di un altro pneumatico....quello che Matteo aveva fatto riparare per evitare di doverne prendere un altro nuovo. "Colpa del caldo" ha ipotizzato Damien quando ha saputo. In effetti quel giorno c'era un caldo infernale, e cambiare uno pneumatico esploso sotto il sol leone a bordo di una "autostrada" ė stata una nuova esperienza, che ci saremmo risparmiati.
Vabbè, siamo pur sempre ramblingzucchini, no?
La zia Giulia sta fuori città e non abbiamo internet, così stiamo provando ad usare la rete Wi-Fi internet che c'è in città per tenere aggiornati i milioni di lettori che ci seguono ogni ora.
Il primo impatto con Melbourne è stato un po' forte perché c'è un gran caos qui in città. Per evitare i pedaggi delle freeway-aggiratraffico, siamo passati per le vie del centro di modo da raggiungere il centro turistico e armarci di cartine della città.
Si procedeva a ritmo di un metro ogni 5 minuti.
Ora Babarino è nel cortile di zia Giulia e spostarsi in metropolitana è meno stressante, seppur costoso (c'è da dire che abbiamo provato a parcheggiare in centro, e si parla di 8 dollari la prima mezz'ora, 22 (leggasi VENTIDUE) per un'ora, parcheggi coperti. I parcheggi a lato strada sono massimo 2 o 4 ore, a prezzi più abbordabili, ma purtroppo incomparabili alla seppur cara metropolitana.
La città dobbiamo ancora visitarla e la prova al lavoro di Silvia si è conclusa con dei mezzi apprezzamenti per il suo operato gratuito, e la famigerata frase "le faremo sapere" che è una costante per chi cerca lavoro qui, o almeno per noi.
Zia Giulia ci racconta di quando è arrivata qui lei, di quanto era più facile tutto, dal trovare lavoro, al trovarne uno ben pagato ecc, ma i tempi sono diversi e ora vedremo come sapremo cavarcela.
Il posto è sicuramente più confusionario della placida Adelaide, e chissà che non vi si torni se qua non dovesse andare bene.
Il nomadismo digitale è una realtà di cui abbiamo dimestichezza relativa, quindi per il momento vi dovete accontentare di questa unica foto scattata dal luogo dove scriviamo
Stateci bene e continuate a incrociare le dita per il visto di Silvia!
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