Ieri primo giro della città di Melbourne. Tra
le cose da raccontare, una passa obbligatoriamente in primo piano, delle altre
parleremo in futuro.
Per le strade della città c’era una manifestazione
di cinesi e non cinesi contro il partito comunista cinese. Raccolta firme e
distribuzione di volantini facevano da cornice a discorsi infervorati di
personaggi vari, così siamo rimasti ad ascoltare. Si parlava di molte
motivazioni, ma quando siamo arrivati noi, il tema era la raccolta di organi
umani per i trapianti.
Abbiamo come l’impressione che in Italia
giornali e televisioni non facciano menzione di questi fatti (pura
supposizione, saremmo felici di sbagliarci…), così di seguito, per chi volesse
fare esercizio d’inglese, riportiamo le pagine del volantino-giornale che parla
di questo scempio.
Per quelli invece che hanno troppo poco tempo
libero da spendere per usare internet al fine di informarsi, e preferiscono
ingurgitare le “ultim’ora” dei tg o dei quotidiani on-line, magari riguardanti
le dichiarazioni di Berlusconi mentre fa i servizi sociali (o nel frattempo è
diventato presidente della repubblica?) o il grande fratello, le tette di
qualche soubrette o i risultati sportivi (d’altra parte un po’ di relax a fine
giornata ci vuole, per quello i tg vi coprono di sittanto guano), facciamo un
breve sunto:
A quanto pare, in Cina è possibile avere un
trapianto di organi in tempi da record, dice il giornalino: quando qui in
Australia occorre aspettare anche 2 anni, li in 1 settimana è possibile
ricevere un organo bello nuovo. La cosa ha fatto insospettire varia gente negli
ultimi 20 anni, e si è scoperto che per avere una disponibilità del genere, si
deve avere una banca “pronta all’uso”, ovvero uccidere su richiesta esseri
umani per prelevarne gli organi.
Il partito (ultima roccaforte dei “compagni”,
che un sacco di gente rincorre senza neanche informarsi su cosa ha realmente
fatto il partito comunista in Cina, a riguardo consigliamo gli ultimi scritti
di Tiziano Terzani) ha giustificato la cosa dicendo che sono organi dei
condannati a morte dopo essere stati giustiziati.
Qui occorre spiegare 2 punti, non in ordine
di importanza: il primo, in Cina hanno studiato un tipo di iniezione letale
“lenta”, ovvero il condannato non muore subito, ma, detto brevemente, rimane
narcotizzato in modo che gli possano strappare gli organi vitali ancora pulsanti
(perché è stato scoperto che un organo vivo ha molto meno rigetto di uno morto
e congelato). Da notare che l’inventore di tale metodo, in Cina ha pure
ricevuto dei premi.
Il secondo punto, per i più cinici, che dicono
“ma si, sono condannati a morte, se lo meritano”: occorre sapere, da come si
legge nel giornalino, che le cavie di questa atrocità non sono pedofili,
assassini o che altro. Sono oppositori ideologici, neanche politici.
Negli ultimi 20 anni, in Cina, ha preso molto
piede il FALUN GONG, che altro non è che una sorta di meditazione estesa, con
benefici, pare, sia a livello fisico che a livello psicologico, che ha anche
insegnamenti morali. I praticanti sono diventati migliaia e migliaia (nel
giornalino potete vedere una foto di una delle tante piazze gremite dai
praticanti) ed è diventata una sorta di religione, viste le conseguenze che ha
sul rapporto tra persone ecc.
Spaventati da tanta popolarità (i praticanti,
infatti, sono più degli iscritti al partito), i capoccioni del comunismo lo
hanno vietato e messo fuori legge, deportando i praticanti in campi di
concentramento. Se un ricco cinese, australiano, o chicchessia, ha bisogno di
un organo nuovo via, si prende un detenuto, lo si apre come un libro e si
prende quello che serve.
Pare che in queste cliniche ci sia anche la
possibilità di richiedere esplicitamente che l’organo provenga da un praticante
del falun gong.
Oltre alla popolarità incredibile, uno dei
punti a sfavore del falun gong è che richiama molte delle tradizioni cinesi
antiche, che, per chi non lo sapesse ancora, il partito cinese comunista si è
prodigato nel distruggere completamente, per creare la nuova Cina.
L’uomo è veramente la bestia più stupida di
tutte.
Bene, qui avete una infarinatura. Vi
invitiamo a scavare nelle pieghe di internet per informarvi, come faremo noi
appena riusciremo a scroccare un po’ del preziosissimo internet in giro, magari
allontanandovi dai classici canali di informazione.
Noi siamo rimasti un po’ scossi, e perché no,
incazzati.
Nei discorsi si faceva riferimento anche ad una recente rivolta di Hong Kong, di cui però noi non sappiamo molto visto che abbiamo un accesso limitato a internet.
Buone ricerche.
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