martedì 9 giugno 2015
sabato 30 maggio 2015
Vagando per il centro-nord della Thailandia
Finita l'esperienza culinaria, si presentava l'interrogativo della prossima tappa. Non sapevamo se andare verso Pai al fresco, o ricacciarci verso sud a cuocere. Dato che, probabilmente, le attività da fare a Pai sarebbero state a caro prezzo come trekking o incontri con elefanti o gironzolare in motorino, abbiamo deciso di andare a Sukhothai, fidandoci di Matteo e della sua esperienza passata.
La mattina seguente quindi abbiamo raggiunto la stazione dei bus di Chiang Mai e abbiamo fatto colazione al centro commerciale li dietro, in modo molto stressante visto che Matteo stava ancora male e non sapeva cosa mangiare e Silvia non riusciva a farsi servire qualcosa che non fosse ghiaccio e zucchero.
Sul bus per Sukhothai abbiamo incontrato una coppia bresciana in viaggio di nozze zaino in spalla. Avevano già un nome di un posto dove dormire decente, ma noi ci siamo affidati al verbo di GuideWithMe (è ora di promuovere la libera informazione! Basta con la gente che compra la Lonely Planet e poi se ne lamenta!) e abbiamo trovato un posto passabile proprio di fronte alla stazione dei bus, con noleggio biciclette in omaggio, a 14 km dalla città vecchia, distanza che, il giorno seguente, abbiamo coperto in bici, per la felicità di Silvia che poteva finalmente sgambettare come le piaceva tanto fare con la sua amata Amelie.
Labels:
Ayutthaya,
Bang Bao,
Bangkok,
buddha,
elefanti,
grotte,
GuideWithMe,
IT,
Ko Chang,
Koh Kood,
Phetchaburi,
scimmmie,
songthaw,
Sukhothai,
Terzani,
thailandia,
Trat,
turtle House,
Wat Chai Wattanaram,
Wat Mahathat
Location:
Thailandia
venerdì 29 maggio 2015
Thailandia 2.0
Eggiá.
Dovevamo venire qui in due e, alla fine, eccoci qua!
Il piano originale del nostro viaggio asiatico prevedeva il Nepal e uno dei sogni della giovinezza di Silvia, ovvero il Bhutan.
Ma chi ci conosce sa che Matteo ha un ritardo mentale per l'organizzazione e le prenotazioni. "Vedremo quando siamo li" è la frase ricorrente, che spesso ci si ripercuote contro.
Per chi non lo sapesse, il Bhutan è il paese meno amico dei turisti del mondo, e lo si può visitare solo attraverso tour organizzati da tipo 250 euro a testa, tutto compreso, al giorno. Fate due conti e scoprite per stare 4 giorni quanto si spenderebbe, esclusi i voli per il paese.
Ma per realizzare un sogno si affronta questo ed altro!
Ma alla fine abbiamo desistito, sebbene più volte fossimo li li per prenotare.
Poi, il terremoto in Nepal ha definitivamente chiuso le nostre speranze di visitare l'Himalaya e percorrere i sentieri attraverso quelle maestose montagne. Avevamo anche pensato di far del volontariato dopo il terremoto ma informandoci un po' ...se non sei un'organizzazione o non hai qualche skills tipo medico, non servi a nulla e anzi usi preziose risorse tipo acqua e un posto letto!
Non prenotare ogni tanto viene bene!
giovedì 28 maggio 2015
Vietnam divertente...
Come vi abbiamo già accennato , avevamo aspettative troppo alte per il Vietnam e quindi siamo rimasti un po' delusi. Alcune singolarità però ci sono rimaste impresse e alcune sono davvero divertenti...
La retromarcia delle macchine specie nei xe om, cioè i tuk tuk, riproduce un motivetto ad esempio le canzoncine di Natale o le sigle di qualche telefilm e fa molto ridere soprattutto la prima volta che non sai da dove arriva la musica.
Le biciclette e i motorini portano di tutto..oltre a diversi animali sgozzati, abbiamo visto una bici portare un armadio e un'altra portare il serramento di un portone. oppure quando con la sinistra tengono almeno cinque scatole in pila dietro la schiena e con la destra guidano...schivandoti se sei fortunato o centrandoti.
L'idea che in Asia siano tutti vegetariani é una farsa inventata dagli occidentali. Il Vietnam é considerato come uno dei paradisi per vegetariani ma di fatto non lo é. Si può fare molto più facilmente che in altri Paesi ma nella loro cultura la carne é onnipresente. L'idea invece che mangino tutto quello che ha quattro zampe tranne i tavoli...é vera.
lunedì 18 maggio 2015
Ultimi giorni in Vietnam
Di questi ultimi giorni in Vietnam, non c'è molto altro da raccontare.
Una volta lasciata Dalat, siamo giunti ad Ho Chi Minh City, la fu Saigon, come sempre senza un posto dove andare. Speravamo di essere lasciati davanti a qualche accomodation economico come già accaduto, ma stavolta no, così ci siamo messi a cercare un posto con il gran caldo della città.
I prezzi sembravano sempre oltre il nostro standard, così ci siamo fermati in un bar e scrutato le offerte internet, scoprendo che alcuni hotel hanno un prezzo minore su internet che nella realtà reale.
Così abbiamo prenotato un albergo per 11$/camera.
Il giorno seguente abbiamo provato a fare un giro turistico della città, che non offre assolutamente NIENTE sotto tutti i punti di vista. Abbiamo cercato riparte nella nostra guida, sperando che, seguendo l'itinerario proposto, avremmo visto la parte bella della città.
Il percorso offriva viste di...hotel, viste di...statue, viste di....edifici che di notte si riempiono di gechi. Patetico e triste. A metà abbiamo rinunciato e dato per assodato che questo posto è una latrina.
Il traffico è ad un livello leggermente più isterico che non ad Hanoi e, forse, se proprio uno vuole trovarci un fascino, potrebbe essere di notte, con le luci, quando compaiono mercatini e bancarelle.
Come Bangkok, forse, se uno vive nella via dei backpakers, con tante lucine e distrazioni psichedeliche, magari vede la città con un altro sguardo.
sabato 16 maggio 2015
Vietnam: che Paese!!! (II parte)
Durante una sosta del viaggio in bus verso Hue, abbiamo incontrato i due israeliani, anche loro diretti nella stessa città, con un bus pagato 12 $ che era uguale identico al nostro pagato 20$...................
Giunti a destinazione, fuori dal bus diversi motorini offrivano alloggi, e abbiamo accettato semplicemente perché il passaggio in moto fino in centro era gratis e non vincolante con la scelta dell'accomodation. Ad ogni modo le stanze erano passabili e quindi ci siamo fermati.
Appena incontriamo gli israeliani, ci dicono che il giorno dopo se ne sarebbero andati, utilizzando quello che, a quanto pare, dal Vietnam centrale in giù, è una realtà molto consolidata: i viaggi cosiddetti easyrider, ovvero in moto, dove ti portano il bagaglio a destinazione e tu diventi un vero ribelle on the road seguendo la tua guida in soste predefinite e arrivi nella prossima città senza alcun tipo di scomodità.
In effetti su Internet tutti parlano della strada tra Hue ed Hoi An in modo entusiastico se fatta in moto.
Ad ogni modo, preso atto che non avevano la minima intenzione di fare gruppo con noi sebbene i nostri itinerari fossero sovrapponibili, abbiamo deciso di organizzarci per i fatti nostri. (Chissà cosa abbiamo sbagliato precedentemente?!)
Labels:
bici Dalat,
Crazy House,
Dalat,
diario di viaggio Vietnam,
easyrider,
Hoi An,
Hue,
IT,
Lihn Phuoc Pagoda,
Nha Trang,
sleeping bus,
Thien Mu Pagoda,
Tuyền Lâm Monastery,
Valley of love,
Vietnam,
Vinh Moc tunnels
Location:
Hội An, Provincia di Quang Nam, Vietnam
martedì 5 maggio 2015
Diario di Viaggio: Vietnam (I parte)
L'ultimo giorno a Manila è stato un supplizio perche non sapevamo cosa fare e dovevamo aspettare l'aereo delle 10 di sera. Per raggiungere l'aeroporto ci siamo spostati (dall'altra parte della città) in treno, un colpo di genio di cui andiamo abbastanza fieri: l'intero spostamento dalla stazione di Blumentritt al terminal 3 di Manila (treno sulla linea PNR e jeepney fino all'aeroporto), ci è costato soli 40 PHP in due! Chiaramente NESSUN blog citava questa alternativa.
giovedì 23 aprile 2015
Diario di viaggio: Filippine (IV ed ultima parte)
Info utili per i vari spostamenti:
Noi abbiamo
sempre preso lo spostamento più economico e del popolo proletario, non dei ricchi borghesi!
Puerto Princesa – El Nido (BUS)
Opzione 1
|
~ 6-8 ore
|
300 P
|
NO air con
|
Roro Bus
|
Puerto
P. terminal
|
Opzione
2
|
~ 6 ore
|
+ 300 P
|
NO air con
|
Cherry Bus
|
Puerto
P. terminal
|
Opzione
3
|
~ 5 ore
|
500 P
|
Air con
|
Minivan
|
Varie
zone della città
|
EL Nido (turistico)
- Spostatevi sempre a piedi anche dalla/per la stazione. E’ un paese, non una città.
- Spostatevi sempre a piedi anche dalla/per la stazione. E’ un paese, non una città.
-
Kayak 450PHP/day (dovete contrattare)
Labels:
Apo Reef,
Banaue,
Batad,
Cambulo,
Cebu Boracay bus,
Ceres,
come arrivare San Jose Cebu Sablayan El Nido,
diario viaggio Filippine,
filippine,
Gustav's place,
rice terraces,
sablayan,
trasporti filippine,
trekking
Location:
Filippine
lunedì 20 aprile 2015
Diario di viaggio: Filippine (III parte)
La mattina a casa di Mars, che ci ha ospitato, è stata un po' noiosella perché pensavamo si svegliasse presto ed invece ha poltrito fino a tardi, quindi ci ha consigliato un bar dove trovare internet gratis dicendo che eravamo suoi amici. Ovviamente abbiamo sbagliato il posto, infatti non la conoscevano, ma abbiamo rimediato internet ugualmente.
Labels:
Bacolod stop,
Boracay,
Bulalacao,
Caticlan,
Cebu,
Ceres,
diario Filippine,
Dumangas,
filippine,
Iloilo,
jeepney,
Liloan,
Mindoro,
Oslob,
Philippines by bus,
Roxas,
sablayan,
San Jose,
Sibulan,
squali balena
Location:
Filippine
sabato 11 aprile 2015
Filippine (II parte)
Arrivati in stazione dei bus, con la nostra camera già, prenotata telefonicamente, abbiamo cercato comunque un posto più economico, ma o non ce n'erano, o erano tutti prenotati.
Eccoci quindi al Cliffside Cottage, tanto decantato su Internet come posto per backpackers e con buon rapporto qualità prezzo. Il che è vero, ma bisogna ammettere che dover sempre andare a chiedere alla manager di mettere l'acqua nel serbatoio per potersi lavare i denti, fare la doccia o andare in bagno, è un po' una rottura.
Ci siamo informati per i prezzi su kayak, i vari tour ecc e provato a fare amicizia, ma sembra che la vena sociale non sia tanto esposta negli umani moderni, a meno che non sia filtrata da uno schermo...
La caparbietà di Silvia comunque ha portato i suoi frutti: i nostri vicini di cottage sembravano predisposti (lui, perlomeno) a venire a fare il giro in kayak con noi, avendo loro lo stesso programma. Ovviamente la fortuna di ramblingzucchini ha voluto che la sua lei sia stata male il giorno seguente, quindi prima li abbiamo aspettati fino alle 11, poi lui è venuto a scusarsi e ha detto che lei sarebbe rimasta lì ma che saremmo potuti andare in cima al "monte" che sovrasta il nostro alloggio (per altro qui ci sarebbero falesie fino alla nausea, ma nessuno le ha ancora attrezzate, quindi è tutto allo stato brado), siccome un suo "amico filippino" gli aveva assicurato che era "molto facile e breve".
sabato 4 aprile 2015
Diario di viaggio: Filippine
Il diario sarà diviso in due parti: la prima di pure info per facilitare altri viaggiatori o altri seguaci con low budget ;), la seconda sarà narrativa, che piace tanto a Matteo.
Giorno 1
Trasferimento aereoporto di Sydney: invece di pagarvi il treno per 15dollarazzi o il minivan per 12$ minimo, potete prendere il bus 400, pagando al massimo 4,5$. Guardate la tratta su http://www.transportnsw.info/ in modo da trovare la fermata più vicino a voi. Ricordate che ci sono due terminal, l'autista vi potrà indicare dove scendere.
Sydney- Manila (Airasia): non c'è nulla da sapere, il check-in é abbastanza veloce. Come ormai in tutti i Paesi, per entrare nelle Filippine dovrete compilare la card di entrata, cercate di avere un indirizzo a caso, tanto non lo controllano e soprattutto avere la prenotazione stampata del VOLO DI USCITA.
Aeroporto di Manila: prendete i taxi gialli e assicurarvi che il tassametro sia in funzione. Il foglio di carta che vi danno prima di salire, quando l'autista ve lo chiederà, fate finta di averlo perso (come ci ha spiegato un locale prima di arrivare) altrimenti rischiate di avere dei complaint o di pagare la tassa fissa.
sabato 28 marzo 2015
Chi ben comincia...
Aereoporto di Kuala Lumpur!
Aggiornamento flash.
Allora la giornata è cominciata correndo perché il tipo dell'ostello che doveva farci fare il check out ovviamente era in ritardo e Matteo è dovuto andare a bussargli per svegliarlo.
Quindi mentre Silvia era già andata a mettere i soldi nella tessera del trasporto pubblico, Matteo ritirati i 20$ di caparra per le chiavi, correva con due zaini verso la stazione.
Coincidenza col bus persa e nell'attesa del bus seguente, Matteo sporca di cioccolato lo zaino (non sa come sia stato possibile) perché mangiavano una torta presa la sera prima.
Almeno sul bus l'oblitratrice non andava quindi non hanno pagato il viaggio.
Sul primo volo Sydney-Kuala Lumpur a Matteo mentre mangiava un panino (meno male che Silvia ci aveva pensato altrimenti staremmo patendo la fame) è partita un'otturazione, per cui abbiamo contattato il nostro host (CouchSurfing) per chiedere se poteva informarsi per un dentista.
Finito questo, all'ora del l'imbarco per Manila, ci informano che saremmo partiti due ore dopo.
Il nostro host però sembra comprensivo e simpatico e collaborativo.
Siamo solo a metà del primo spostamento.
Se il buon giorno si vede dal mattino...
venerdì 20 marzo 2015
Rambling-fenice
Ramblingzucchini riprende in mano il controllo della situazione!
stay tuned
Silvia e Matteo
domenica 15 marzo 2015
Amarezza
Mi sono licenziato.
Era ora di dire basta, di rialzare la testa, invece che ingoiare un altro rospo.
La famosa fossa che avevo scavato, su entrambi i lati della casa, con i piedi nel fango, al posto del plumber che per quel lavoro ha preso 2000 $ e non ha fatto altro che incollare qualche tubo di plastica, dovevo riscavarla, di nuovo.
Quando giovedì è arrivato a finire il lavoro, sui tubi che ha messo (tubi per le gronde dell'acqua piovana), ha rimesso la terra che avevo spalato, poi è arrivato quel coglione del capo, mentre lui era ancora li a lavorare, mi ha chiesto se ero stato io a ricoprire lo scavo, gli ho detto di no, e si è messo a chiaccherare con quell'altro idiota del plumber.
Una volta finito, quando se n'è andato, mi ha detto così non va bene, tira di nuovo via tutta la terra che ci ha buttato sopra "Finchè è fresca", come dire, dai non è un grosso lavoro.
Non ci volevo credere. "Di nuovo?" gli ho chiesto. "Si, su entrambi i lati".
Ero molto, molto, molto incazzato. Deve aver visto la mia faccia, per quello se n'è andato.
Guardavo il lavoro che mi aspettava e avrei voluto piangere, non ci potevo credere, non lo volevo fare. E poi mi sono detto "Perchè dovrei piangere per sto coglione?".
mercoledì 11 marzo 2015
Che ne sarà di noi?
Dopo il penultimo post super entusiasta vi raccontiamo alcuni passaggi
che vi aveamo tenuto nascosto. A Matteo la prima settimana di lavoro gli
era stato offerto lo sponsorship! Silvia é convinta che sia stato per
la sua intelligenza e bravura nei lavori manuali, Matteo invece crede
che i suoi colleghi siano incapaci e quindi é facile spiccare in una
massa di ....rinco! Lo sponsorship significa lavorare per 4 anni da
testicolo e praticamente diventare suo schiavo dal momento che può
improvvisamente cambiare idea e lasciarti per strada. A parte i test da
passare e i soldi da metterci a Matteo non interessava minimamente e
l'unica a beneficiarne sarebbe stata Silvia (con il partner Visa).
Praticamente hanno iniziata a chiamarla per lavori "decenti" o insomma
che le sarebbero piaciuti ma siccome non ha il visto adatto....picche!
Non la fanno neanche iniziare..però almeno adesso sappiamo che non era
il cv o altro...era solo per il visto! Addirittura un datore di lavoro
le ha detto "saresti perfetta anzi avrei già qui il contratto in mano ma
con il tuo visto dopo 6 mesi devo farti pagare in nero e non posso
ecc", ma almeno é stato molto carino perché le ha lasciato vari
indirizzi web per il permanent Visa. Purtroppo non basta dire "avremmo
lo sponsorship", bisogna effettivamente averlo in mano e possono passare
mesi e mesi prima di riceverlo, inoltre Matteo come farebbe a studiare
inglese dopo che testicolo lo fa lavorare 10-12 ore al giorno???
Sappiamo é un'opportunità che ci lasciamo scappare ma non ci va che a
beneficiarne sia solo una persona e tra l'altro a queste condizioni. In
ogni caso nel frattempo Silvia potrebbe solo fare i lavori che fa ora
cioè cameriera ecc. Dopo i 4 anni (o 2 anni visto che ci sono fonti
discordanti) anche Matteo potrebbe trovarsi un lavoro dal lunedì al
venerdì con 7-8 ore al giorno per una paga assolutamente impensabile in
tutto il resto del mondo...ma il forse e i soldi per ora non sono due
elementi di cui occuparcene nelle nostre vite.
Questo é
quanto e magari riceveremo commenti "siete degli stupidi" "davvero lo
sponsorship ma io lo sognavo e non me l'hanno mai proposto" ma ormai la
decisione é fatta. Ogni lasciata é persa ma...ci son sempre nuove
opportunità!!!
Cheers mates
Iscriviti a:
Post (Atom)