venerdì 26 ottobre 2018

Una nuova fase è cominciata

Le cose qui nella Nuova Zelanda hanno cambiato corso per ramblingzucchini.

Dopo aver attraversato il Paese in bici

 


Silvia si è rimessa alla ricerca di lavoro, con poca fortuna, ma come sempre ha dovuto trovare un modo per tenersi occupata e così ha deciso di diventare imprenditrice e si è messa a fare un mercatino in giro per la città, con risultati assai magri...eccola qui come una vera hippie a vendere cianfrusaglie sulla spiaggia di New Brighton
Ma anche questa interessante esperienza si è conclusa (l'highlight forse è stato un tipo in spiaggia che arriva, guarda i muffin cucinati da Silvia e dice "che gusto sono?", ne prende uno, lo addenta, dice "mmm non male", e se ne va senza pagare, con noi che siamo scoppiati a ridere).
Adesso Silvia si è trasferita a Auckland, nell'isola del nord. Al ritorno dal suo giro in bici, la compagnia dalla quale si era licenziata le ha offerto una posizione a più di 1000 km da qui. Dopo aver tentennato a lungo, e dopo aver cercato senza successo qualche alternativa qui alla Chiesadicristo ( dove qualche significa 100 candidature in un mese e mezzo), alla fine è partita. Non é per niente contenta di questa scelta e non le piace neanche la città ma per migliorare il suo curriculum ha dovuto cedere. Discorso ancora peggiore la compagnia per la quale lavora. Ve ne racconterà delle belle!
Ha caricato Scorpacciata di tutti i suoi averi, compresa la bici con cui ha fatto il viaggio, e ha riattraversato il paese nella direzione opposta
A Nelson ha rincontrato il suo amico Ellie il ciclista, che stava anche lui andando verso nord prima di partire per le isole del Pacifico.
Giunta ad Auckland ha dovuto fronteggiare la difficolta nel trovare una casa senza spendere un patrimonio, così ha iniziato facendo Air b&b dove ha avuto la fortuna che il tizio di Singapore che la ospitava le ha concesso, dopo i primi 5 giorni, di trasferirsi nel suo "sleepout", che qui in Nuova Zelanda è discretamente in voga (nelle zone rurali), per quanto patetico. Così, mentre ancora cerca casa dopo 3 settimane può vivere spendendo una cifra ridicola e dormendo in un "pollaio" per esseri umani, con annessa ed immancabile pipì notturna da fare nel secchio...queste cose della Nuova Zelanda non ve le racconterà nessun altro (forse perché pochi imbecilli si adattano a questa vita)!
Recentemente era la festa dei lavoratori, così Matteo ha approfittato del fine settimana lungo per andare a trovarla, ed insieme sono partiti alla scoperta della città (tra lavoro e tutto il resto silvia non aveva ancora avuto modo)
Questo è uno degli ex vulcani che sono sparsi per la città
A Matteo la città ha fatto una buona impressione, forse anche perché contrariamente al solito non è mai piovuto e non ha dovuto confrontarsi con le code chilometriche che paralizzano la città, in quanto i residenti erano tutti via per il ponte. Silvia, che invece vive la faccia quotidiana del posto, la pensa diversamente (ma che strano varda...). Siamo stati abbastanza fortunati, oppure semplicemente Auckland è una città e non un orto come è Christchurch, ma abbiamo sperimentato il mercatino serale con cibo asiatico, concerti rap improvvisati ad un incrocio chiuso, dietro il quale il giorno dopo c'era il Diwali, una delle feste indiane più sentite dagli indiani espatriati, con cibo indiano a volontà e dove Siliva si è tolta lo sfizio di provare l'henné 
Ovviamente reinventando un disegno per il piede, visto che lei non prende mai niente dal menù senza farci un paio di modifiche.
Tra le altre cose abbiamo anche trovato la prima vera pizza da quando siamo partiti dall'Italia (forse la prima era in un sobborgo di Sydney a dire il vero) e gli adorati gnocchi al pomodoro di Silvia. Tra altro il menù esponeva dei pansotti e il profiterol, cosa che ha fatto rapidamente scalare al ristorante la classifica della vera italianità. 
Poi siamo finiti in un bar stile film poliziesco con una serie di peculiarità che ci hanno stupito.
Scenetta divertente, volante della polizia a bordo strada davanti ad una cabina con una donna riversa per terra ed i piliziotti che si avvicinano con cautela, Matteo pensa "perché non fanno il primo soccorso?", poi un poliziotto la tocca con un dito e sta qui balza su come una molla sbraitando...ecco la spiegazione! Altre scene da film ve la racconterà Silvia in futuro..
E poi abbiamo trovato la prima merceria da 4 anni a questa parte!
Insomma, un paio di giorni un po' diversi tornando nel secolo attuale invece che quello passato...
Questo weekend Silvia invece è venuta a Christchurch perché su internet una tizia vendeva un biglietto aereo che non poteva usare, e siccome Air New Zealand non controlla l'identità dei viaggiatori (come detto dalla rivenditrice e sperimentato da Matteo), ha sfruttato il prezzo irrisorio del viaggio. Eccola sulle sue amate colline che sia stanno colorando del giallo delle ginestre
Quindi insomma non succede granché ma non siamo ancora fermi. Speriamo a presto di potervi aggiornare sul nuovo distaccamento di Auckland della ramblingzucchini S.p.A, ma più che altro vediamo se Silvia resisterà alla nuova vita lassù o se scapperà via.
Fino ad allora stateci bene guagliò!  

Nessun commento:

Posta un commento

inserisci il tuo commento, scegli il profilo (anonimo va benissimo) e pubblica il commento, quindi aspetta che noi lo si approvi!