domenica 1 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine & Bilu Kynu

La mattina seguente, insieme al vecchio-signore, e ad altri sei tra ragazzi e ragazze partiamo per Ogre island, meglio conosicuta come Bilu Kynu. 
Per andare su quest'isola ci sono due modi: il tour organizzato o il noleggio di un motorino. L'ultima opzione non è più economica perchè una volta sull'isola non si ha la possibilità di scegliere per via del giro di mafia che si è creato. Se non prendi anche il driver per guidare il motorino, non puoi usarlo. Son stati veloci eh, contando che su quest'isola i turisti possono andarci dall'anno scorso solamente!  Il tour lo pago alla Breeze Guesthouse per 18000Kyat e mi sembra un prezzo ragionevole visto che si sta fuori tutto il giorno. 
Dopo aver attraversato il fiume (5-10minuti), la guida ci fa salire su un pick.up e iniziamo a girare di villaggio in villaggio.

 
 

 Qui sotto vi metto le foto con le descrizioni dei vari prodotti.

Lavagnette nere, prodotte per tutto il Myanmar!
Festa pagana con musica (molto strana) e danzatrici
Danzatrici e dee della fanta!
Locali che partecipano alla festa
La prima cosa vista son state le lavagnette. Su quest'isola le producono per tutto il Myanmar, sembra incredibile ma è così. Non abbiamo visto tutto il processo perché il workshop era chiuso a causa della festa pagana. Non era fatta per i turisti, proprio per nulla, anzi non erano minimamente interessati (e perchè avrebbero dovuto?). Era molto particolare come festa perchè le danzatrici, forse per i locali erano una specie di guru stavano festeggiando lo "spirito" (non si sa quale) e per benedire le persone bevevano e poi versano sulla testa della gente bevande gassate, soprattutto fanta. Mi è sembrato quasi paradossale che usassero la fanta ma ormai non mi stupisco più di come le multinazionali si siano prese sotto il loro controllo tutto il pianeta.

Ragazzine con il "trucco": thanaka tree
Colazione/pranzo
Su quest'isola ci sono 18 o 78 villaggi (non ho capito) e i villaggi più grandi producono un oggetto/merce particolare diversa tra loro. Prossima visita agli elastici di gomma, anche qui workshop chiuso ma siamo riusciti a vedere i macchinari che usano.

Macchinari all'avanguardia
Elastici di gomma colorati


Taglio per estrarre il caucciù
Foglie del caucciù
Pensate che per estrarre una tazza di caucciù ci vogliono più o meno 6-7 ore e precisamente dall'una di notte. Purtroppo o per fortuna, chi lo sa, la domanda di questi elastici è in netto calo e tutti i birmani che hanno investito comprandosi ettari di alberi della gomma, ora dovranno fare i conti con la nuova tendenza. Pensate che lo avevano pure denominato: white gold! La colpa? Della Cina. Così ha detto la guida.
Altro villaggio: oggettini in legno. 



Il legno di questi oggettini, invece, non ha un nome (probabilmente) traducibile: è il teak wood. Altri prodotti invece sono fatti con il guscio della noce di cocco o con il bambù.
La parte più interessante del tour è stato il telaio! Appena avrò un internet funzionante metterò il video. Erano velocissime e i disegni creati sulla tela erano particolari e difficili da riprodurre. Quello che nessuno ha saputo rispondermi è: “dove vendono queste stoffe/longyi?”  




Senza guida devo ammettere che trovare i villaggi non sarebbe stato facile. Ci ha raccontato tante cose che neanche ricordo. Per fortuna o per sfortuna Matteo non c'era altrimenti lo avrebbe riempito di domande :)
Nonostante fosse un tour organizzato mi è piaciuto per il paesaggio per l'atmosfera che si era creata all'interno del gruppo ma soprattutto perchè alcuni workshop erano chiusi. Come vedete, danno il giusto peso al turista e dovrebbe sempre essere così.    

Landscape
La cosa che mi è piaciuta di più: la guida. La cosa che mi è piaciuta di più: la guida. Rarissime volte in vita mia mi è capitato di vedere una persona con una luce negli occhi mentre parlava. Spiegava di come il nuovo governo sia efficiente e pensi ai veri bisogni della gente (esempio fino a 6 settimane fa non avevno neanche la corrente su quest'isola). Lui ha studiato tecnologia o biologia marina ma, da due anni fa la guida turistica. Conosceva un sacco di cose e non solo perché era guida ma spaziava veramente in molti settori. Era una persona intelligente e colta e davvero quella gioia che ho visto in lui, mentre raccontava di come il Myanmar e il suo popolo miglioreranno la propria vita, me la ricorderò a lungo!
Son contenta di essere andata in questo tour perché anche se chiaramente andavano nei villaggi dove vendevano roba, sono prodotti che producono loro, con le loro mani e non ci sono intermediari. Forse è una delle poche cose positive che rimarranno dei tour organizzati. 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il giorno seguente, essendo molto caparbia, volevo capire dove vendevano questi longyi e se c'erano altri che li producevano in quel modo. Sono andata al mercato e con grande delusione tutto era prodotto industrialmente. 


Niente era fatto con il telaio visto. Son tornata nella mia super guesthouse Pann Su Wai dove il manager mi ha dato indicazioni per un villaggio: Yogo village, così da poter vedere nuovamente il telaio funzionante. Piccola parentesi: non ho mai visto  una persona (Khin - day manager) con una tale dedizione e passione per il suo lavoro, nel campo del turismo. Mi ha dato sempre un sacco di informazioni con precisione e gentilezza.  
Prendo il pick-up indicatomi da Khin, anzi lo aspetta insieme a me, e ad un certo punto rimango sola con una vecchia. Questa vecchia che già avevo visto essere insistente, dice all'autista di fermarsi dove scende lei, chiaramente un posto diverso dal Yogo village. Con ulteriore insistenza mi fa scendere vicino a casa sua e mi porta a vedere una signora con il telaio. Dopo 3 minuti (forse 2) mi dice se voglio comprarne un pezzo e le dico di no (scusa non mi piaceva non è che lo devo comprare per forza). Allora mi dice di andarmene. Mi segue e mi porta a casa sua dove mi offre un mango e mi fa vedere le foto di suo figlio buddhista (con una madre così...mi sarei fatta anch'io suora). Dopo altri 3 minuti mi dice di andarmene. Saluto e ringrazio tanto. Insomma tutta questa scena è stata un po' strana e non saprei descriverla meglio. E' stata gentile la signora ma non capisvo perchè fosse cosi acida e insistente. 
Avevo la sensazione di non essere a Yogo village ma ho fatto un giro comunque, anche se il sole picchiava (40*)  - avevo tanta acqua e il cappello-, a vedere altri telai. Bastava ascoltare il tipico rumore e avvicinarsi alla casa, si poteva intravedere dalla finestra o a volte erano in "giardino". 

Telaio in "giardino"
Dopo un'ora, forse due, il driver del pick-up passa di là, per caso non lo so, e mi faccio portare a Yogo village. Lì il paese era morto, cioè nessuno lavorava, mah. Son comquneu riuscita a vedere altre tele. Purtroppo, non ho trovato niente che si avvicinasse alle tele lavorate, quasi ricamate, di Bilu Kyun perchè qui producevano tovaglie o coperte. Vabbè la prossima volta mi faccio più furba.
Il viaggio di ritorno è stata un'avventura ma ci sono riuscita! Niente di pericoloso solo capirsi tra persone che parlano solo birmano è dura. Ho preso ben 3 mezzi di trasporto per fare forse 15km. 

Oggi non ho fatto molto, sarei dovuta partire per la mia prossima meta ma .... segreto!
Stamattina dovevo andare in posta ma mi ero scordata fosse domenica. Tutto è chiuso. Ah si, ho fatto un altro massaggio per soli 3000Kyat, circa tre dollari. Devo dire che non è stato un buon massaggio ma un massacro. 
Ho trovato questi bambini bhuddisti molto simpatici


Sarto ...per strada!
Mi dispiace andarmene anche da qui perchè avevo i miei posti di fiducia, Khin il simpatico gestore e anche qui mi sentivo quasi a casa perchè è piccolino e non ci sono troppi turisti. E' solamente un luogo di passaggio. 

Un grande abbraccio a tutti voi a tutti 

  

Nessun commento:

Posta un commento

inserisci il tuo commento, scegli il profilo (anonimo va benissimo) e pubblica il commento, quindi aspetta che noi lo si approvi!