giovedì 13 novembre 2014

Toccata e fuga a Pai

Scritto da Matteo
Sul mini van per Pai ho conosciuto due francesi. Lui viene dalle montagne al confine con l'Italia, e come tanti ha deciso di mollare tutto e viaggiare per l'Asia. Lei è venuta in thailandia a trovarlo, staranno insieme qualche tempo nel nord, poi lei, prima di tornare in Francia, andrà a godersi le spiagge del sud, mentre lui continuerà il suo viaggio. Abbiamo parlato di varie cose, disturbandola mentre cercava di dormire.
La strada da chiang mai a pai è brutta, molte curve e molte buche, e di certo gli autisti non si adoperano per farci fare un viaggio confortevole. Una volta arrivati, saluto i francesi e mi metto a cercare una guesthouse. Il primo tentativo hanno solo doppie a 400 bath, me la scontano a 300, ma decido di continuare.
La strada finisce e attraverso il fiume su un ponte di bamboo.

 
 
All'inizio non credevo ci reggesse tutti, invece, con progressione molleggiata, si passa. Vedo un cartello "singole 200 bath", entro e a quel prezzo mi danno la palafitta con scalette e amaca all'esterno, per 150 una normale capanna di bamboo, e siccome nell'altra devo chinare la testa ed il e materasso e per terra, vado per quella più economica e comoda. La zanzariera sul letto aggiunge un particolare esotico.
Il paese è un isola felice per turisti, dove la gente va a rilassarsi e fare vita notturna. Incontro nuovamente i francesi per strada e andiamo assieme ad un bar con piscina, mi buttano li di fermarsi il giorno dopo, prendere un motorino e girare i dintorni, dove sono diverse cascate.
Rimaniamo di incontrarci per cena. Quando arrivo, hanno fatto conoscenza con altri due francesi e hanno pure già ordinato e il locale è pieno e non c'è posto per me. Ci vediamo dopo cena, dico loro.
Vado a mangiare e poi faccio due passi per le vie principali e le loro bancarelle, e matura in me l'idea di non stare a sprecare tempo tra serate al bar e giri in motorino (che sembrano tra l'altro pericolosi vista la quantità di gente che va in giro piena di bende), ma risparmiare giorni per una sparata di cui non vi anticipo niente, vediamo se riuscirò a metterla in atto.
Tanti saluti ai francesi tirapacco allora, me ne vado a letto con il proposito di prendere il primo bus delle 7. Ovviamente il primo bus disponibile era alle 9, e facendo il check out mi sono pure perso la colazione compresa nel prezzo. Direzione chiang mai, l'idea era di andare a Nan, un paesino diametralmente opposto, per poi ridiscendere. Ma poi cambio idea, sempre inseguendo la nuova idea, e dirotto direttamente verso sukhotai. Fortunatamente il bus c'è dopo pochi minuti, ma sfortunatamente l'unico posto dove fare rifornimento per il pranzo è il maledetto è onnipresente 7eleven, il negozio più insulso del pianeta terra. Pazienza!
Oggi non ho combinato granché, tre ore più cinque di bus. Domani visita alle rovine della città. L'ostello che ho trovato è all'interno di una costruzione molto vecchia, che magari apprezzerò meglio con la luce del giorno. Al momento posso solo dire che sono dall'altra parte del parco storico, e che c'è un silenzio da cimitero..
Ciaooo

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