mercoledì 3 aprile 2019

Primo mese ad Auckland

Ciao a tutti,
ecco finalmente un po' di tempo per rispolverare il blog.
Allora, dopo una settimana tra orientarsi, incontri prelimiari  e "inductions" (ovvero doversi sorbire la solfa iniziale su come muoversi dentro al cantiere), Matteo ha iniziato di nuovo a lavorare nel suo nuovo cantiere, anche se sarebbe più da definire "location", visto che è un posto abbastanza figo
nella parte centrale vedete l'albergo Park Hyatt in costruzione e, nonostante sia una catena di alberghi per ricchi, la facciata che vedete è finita così....vaaaaaaabbè.
 

martedì 26 febbraio 2019

L'opzione Relocation Car per viaggiare in Nuova Zelanda spendendo "poco"


È giunto il momento di fare le valigie!
Dato che il lavoro di Silvia ad Auckland inizia ad ingranare e che Matteo avrebbe comunque dovuto essere piazzato in un altro cantiere dopo essere stato bidonato all'ospedale (ma faceva parte del gioco), con l'aiuto della sua agenzia comincerà a lavorare ad Auckland all'inizio di Marzo.
Quindi il dinamico duo torna insieme!
Dovendo pertanto portarsi dietro tutto quello che ha compresi ferri e bici (e l'amato materasso gigante di Silvia) si presentava la sfida di come fare il trasloco senza spendere una fortuna.
 
 

venerdì 8 febbraio 2019

Fine della pacchia

Ultimi giorni ed ultime riflessioni 


Lascio Koh Rong Sanloem con la prima speedboat seguendo una tratta che mi mostra altre baie dell'isola dove avrei potuto stare se avessi pianificato più approfonditamente. A Sihanoukville devo aspettare il bus per Kampot un paio di ore. Noto che la spiaggia vicino al molo ha la stessa sabbia che c'era sull'isola, e la vegetazione laggiù in fondo è la stessa, quindi penso che un tempo questo posto doveva essere uguale. La vegetazione è così lussureggiante, in netto contrasto con l'arido resto del Paese.
 
 

mercoledì 6 febbraio 2019

Battambang e Koh Rong Sanloem


Dopo Siem Reap, con l'intento di vedere più sfaccettature possibile del Paese nelle esigue due  settimane a disposizione, mi sono diretto a Battambang, pronunciata senza evidente motivo Battambong. Avendolo segnato sulla mappa come un posto da visitare solo di passaggio, l'identità a era di arrivare nel pomeriggio, fermarmi a dormire e ripartire, ma la destinazione seguente era realisticamente raggiungibile solo con bus notturno, pertanto mi sono fermato un po' più del dovuto.
Avendo il bus fatto il giro di tutto il perimetro della città (la seconda più grande del Paese), sono stato preso dall'impulso di prendere il bus notturno successivo per la sera stessa. Città dal grande fascino quindi, direte voi.
 
 

sabato 2 febbraio 2019

Ritorno ai templi di Angkor


Questa volta ho voluto prendermela con calma. Niente fretta e con i miei tempi.
Nel pomeriggio appena arrivato a Siem Reap, siccome nella mia prima visita anni fa non avevo visitato la città, sono andato a fare un giro, pur non aspettandomi niente di che.
Siem Reap è...un casino. Praticamente pensate di staccare un vespaio a bastonate, buttarlo dentro un frullatore e aggiungete dei petardi. Gente, motorini e auto che vanno senza senso in tutte le direzioni, costruzioni ammassate senza criterio una affianco all'altra, mancanza di segnaletica agli incroci a parte quelli principali. O forse la vedo così perché arrivo da Christchurch e dal Laos.
 
 

martedì 29 gennaio 2019

Arrivo in Cambogia. Zitto e osserva.


L'ultima mattina in Laos, vado dal mio ristorante indiano di fiducia e spendo gli ultimi kip, assicurandomi una razione più abbondante di riso liberandomi di ulteriori 2000 kip, che fuori dal Paese, come si legge su internet, sono carta igienica. Una bella colazione riempitiva che mi dovrà portare fino a cena.
Arriva a prenderci un suv di lusso dove faccio conoscenza con uno svizzero. Ha 35 anni, vive con i suoi, ed essendo il mercato del lavoro svizzero molto dinamico (a patto di non badare a che lavori si vanno a fare), lavora un po', risparmia, e poi va a perdersi tra Asia e sud America.
 

domenica 27 gennaio 2019

Pakse, ultimo capitolo in Laos


Eravamo rimasti alla stazione dei bus. Per fare arrivare l'alba mi stendo su una panca usando lo zaino come cuscino e dormo un po'. Quando gli altoparlanti alle 6 fanno partire una musichetta a tutto volume per 15 minuti ho capito che bisogna tirarsi su. Mi vado a sedere sul songtaew insieme ad altri ed il mio autista mette in moto e parte. O almeno ci prova, come avevo visto durante la notte il suo mezzo fa fatica a stare acceso e dalla marmitta arrivano scoppiettii potenti. Sembra uno di quei mezzi dei cartoni animati. In qualche modo facciamo la decina di km fino in centro ed inizio a guardarmi intorno per una camera. Finalmente una doccia e finalmente un pasto vero! Quanto poco ci vuole dall'essere miserabili all'essere completamente a posto.