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giovedì 31 marzo 2016

Il bello di riuscire ancora a meravigliarsi



La nostra nuova meta è stata suggerita da una collega di Silvia molti mesi fa e ha suscitato da subito la curiosità in lei e pure l' ambizione di raggiungerla. E' un posto poco conosciuto, se non nel mondo dei divers, forse per essere indicata solo parzialmente su Google maps e per i suoi costi proibitivi.
 
Come avete visto nel cartone animato di qualche post fa, è grazie alle nostre ricerche se fra due giorni raggiungeremo il sogno di Raja Ampat. (Vi cosigliamo di guardare su Internet la bellezza del posto)


 
 

martedì 27 ottobre 2015

La partenza di Babar

Siamo tornati in Australia perché Babar era rimasto qui ad aspettarci, fedele come sempre, e volevamo restituirgli la gioia della strada.
E questo è quello che è avvenuto, pochi giorni fa.
Per Matteo non è stato facile, ma è pur vero che era ormai da forse più di un anno che Babar non veniva usato degnamente. Dopo Bremer Bay, dove è stato la nostra casa, dopo il Nullarbor, dove è stato un vero e proprio van da hippies (senza ovviamente dimenticare la nostra vacanzina nel sud-ovest australiano), Babar ha iniziato ad essere più un pensiero che un mezzo. L'ultimo spostamento in cui ha fatto da casa mobile è stato il viaggio Melbourne-Sydney di due giorni quando Matteo ha raggiunto Silvia dopo la Thailandia. E già a Melbourne era rimasto fermo un interno mese.
A Sydney, Matteo lo andava a trovare ogni domenica nonostante la stanchezza ed il poco tempo, per fargli fare un giretto come si fa con cane da appartamento. Ma questo non per manie strane, semplicemente per tenere la batteria carica e tenerlo in movimento: negli apparecchi meccanici l'inutilizzo è dannoso quanto l'usura.