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sabato 9 luglio 2016

MYANMAR: general info (update May 2016)

We would like to make your life easier than our: we will provide general and UPDATED info regarding Myanmar.
 
1. CASH & ATM - There are loads of ATM around the country but it is preferable to have cash. We have paid in Kyat most of the time but we recommend the following:
- Pay accommodation in US Dollars because it is cheaper 
- Pay food in local currency (Kyat)
- Be really careful with US Dollars! They have to be crispy new, stamped after 2006 
 
 

sabato 7 maggio 2016

Cosa ci aspetta?

E così, velocemente sono passati anche i nostri ultimi giorni assieme in Myanmar.
Il giorno dopo il nostro giro in moto lo abbiamo passato bighellonando in giro combinando un chiez**, tranne essere andati al mercato a comprare tele (che tanto non possiamo spedire in Italia,.,.) 
L'indomani ci siamo diretti in bus verso Yangon, scambiando due parole con una famiglia francese mentre aspettavamo per delle mezz'ore il bus che sarebbe arrivato "fra dieci minuti".
Lei faceva la maestra e lui, così dalla sua faccia, l'ingegnere o l'informatico e staranno per 21 mesi in giro per il mondo con le loro bimbe di 3 e 5 anni, molto carine e disciplinate per gli standard occidentali. Ci chiedevamo, guardandoli, se deve essere difficile viaggiare con due bambini così piccoli, quasi come se fossero alieni, e puntualmente ci hanno risposto in modo molto tranquilli a riguardo, quasi smontando l'alone di "Eh devono avere un gran coraggio". Hanno iniziato dall'Africa e la prossima parte di mondo sarà il Sudamerica. Dicono che le bambine sono quelle che si adattano meglio di tutti e patiscono il caldo assai meno di loro. L'età in cui viaggiano è ideale perché là scuola dell'obbligo inizia a 6 anni ed è meglio evitare di viaggiare dopo perché altrimenti devi far loro scuola tu per almeno due ore al giorno ed inviare documenti che attestano che le stai istruendo.
 
 
 

giovedì 5 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Hpa An

Segreto svelato: di nuovo insieme

Ore 6 del mattino. Matteo siede un po' sconfortato ed un po' fiducioso su un muretto fuori dalla stazione dei bus. Da un istante all'altro Silvia sbuca da dietro un angolo in sella ad un moto taxi, sorridente.
Ma cosa ha portato a questi avvenimenti? Beh, di Silvia sapete tutto, è stata una reporter puntuale ed assidua.
Matteo non ha combinato granchè nel frattempo. Deve ammettere che l'itinerario che si è costruito non è stato dei più entusiasmanti. 
Vedovo della sua macchina fotografica a Pindaya, la mattina seguente si accinge a lasciare il paesello ed il suo clima ottimo, ma nessuno sa indicargli con precisione dove sia la fermata del bus, ne' a che ora questo passi.
Era anche il giorno del "five day market", di cui Silvia vi ha già parlato, e chiedendo a varie persone è riuscito a capire dove sedersi ed attendere non si sa bene cosa per un'ora e mezza o più, per fortuna le persone dello stand sulla raccolta fondi per i lavori del laghetto lo rassicuravano sul fatto che il bus non fosse ancora passato. 
 
 

domenica 1 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine & Bilu Kynu

La mattina seguente, insieme al vecchio-signore, e ad altri sei tra ragazzi e ragazze partiamo per Ogre island, meglio conosicuta come Bilu Kynu. 
Per andare su quest'isola ci sono due modi: il tour organizzato o il noleggio di un motorino. L'ultima opzione non è più economica perchè una volta sull'isola non si ha la possibilità di scegliere per via del giro di mafia che si è creato. Se non prendi anche il driver per guidare il motorino, non puoi usarlo. Son stati veloci eh, contando che su quest'isola i turisti possono andarci dall'anno scorso solamente!  Il tour lo pago alla Breeze Guesthouse per 18000Kyat e mi sembra un prezzo ragionevole visto che si sta fuori tutto il giorno. 
Dopo aver attraversato il fiume (5-10minuti), la guida ci fa salire su un pick.up e iniziamo a girare di villaggio in villaggio.

 
 

sabato 30 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine

Scappo dal buco di camera e da Kinpun stessa! Un consiglio che vi dò è quello di imparare a pronunciare bene i nomi delle vostre destinazioni.
Mi vesto adeguatamente cioè pantaloni lunghi e maglietta, vi lascio immaginare il caldo che avevo a 40gradi, ma d'altronde se voglio rispettare la loro cultura un po' di sofferenza ci vuole.
Prendo il pick-up (ormai mi sono affezionata) e arrivo fino a Kyaikto.. fin qui nessun problema, anzi pago 500 kyat invece di 1000 come ieri. Poi so di dover cambiare e scendo. Un tipo, da ora Stronzo, mi dice che sono 3000Kyat. Pensando di  fare il furbo chiama quello del bus che viene a prendermi, al che inizio  ad innervosirmi. Non voglio il bus. Lo mando via. Il pick-up ha il driver e un tizio che sta in piedi nel retro per dare indicazioni.  
 
 

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Verso Golden Rock

Povero Matteo! Ogni volta gli e ci succede sempre qualcosa e forse solo la coppia Fantozzi ci batte. Ma penso che, forse, mi sarei dovuta trattenere dal ridere perché la scena, di per sé, è un po' buffa.

I miei scritti non sono neanche paragonabili a quelli di Matteo ma d'altronde non so neanche parlare italiano, figuriamoci scriverlo. Avrò altri talenti, come spesso dice Matteo.
Comunque, ho aggiunto le foto al mio post precedente.

5* giorno - Ci sono vari modi per raggiungere Golden Rock: treno ci mette più di un giorno, il bus (il più comodo perchè si arriva verso le otto di mattina) e i vari "taxi".
Dopo aver passato la notte in bianco mi chiedevo come sarei riuscita a stare in piedi fino alle 19:00 orario in cui avrei preso il bus. La mia giornata, quindi , l'ho passata spostandomi dalla guesthouse, al bar e alla pagoda tentando di rimanere sveglia e appisolandomi sui vari tavoli. E' stata dura. 
 
 
 

venerdì 29 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Pindaya

Pessime scelte

Vi starete chiedendo "Ma come, non é il posto dove doveva andare Silvia?"...esatto. Quando ci siamo salutati a Bagan non ci siamo detti dove volevamo andare, e abbiamo scoperto di esserci mancati per uno o due giorni...ma poco importa, lo scopo era ed è viaggiare in solitaria.

Bene, ero rimasto a Mrauk U. La mattina della partenza, un thailandese alla mia guesthouse mi conferma che qui è come la Thailandia di 30 anni fa...non sai se essere felice di esserci venuto ora o se rabbrividire all'idea di come questo posto cambierà. 
 
 

mercoledì 27 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Kalaw

1* giorno -Dopo aver salutato Matteo, sulla sua limousine, mi sono recata in camera e ovviamente dovevo ancora finire di preparare la borsa e, come se non bastasse, il furgoncino era arrivato in anticipo a prendermi.

Il VIP se ne va in limousine

Mi sembrava un po’ di essere tornata in Vietnam con il furgoncino strausato e il tizio che non parlava assolutamente inglese. Con la calma, ho tentato di fargli vedere la mappa e spiegargli dove avrebbe dovuto lasciarmi, ma probabilmente aveva la luna storta o era parente di qualche australiano. Arrivata a Kalaw, mi sono arresa dopo aver tentato di tutto per arrivare dove volevo, cioè a Pindaya, in giornata. Ovviamente sborsando denaro, si può tutto. 
 
 

martedì 26 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mrauk U

Uno dei motivi per cui viaggio

Parto col dire che ho appena sentito Silvia e sta benissimo!

Al momento di scegliere la prima destinazione da solo, la scelta era abbastanza facile: un luogo che mi sarebbe probabilmente interessato e che Silvia avrebbe evitato a tutti i costi, specialmente dopo Bagan, ovvero Mrauk U (o Mrauk Oo, qui le traslitterazioni sono sempre soggettive), altro luogo impestato di templi, ma molto meno pubblicizzato.
Facendo due ricerche veloci (e con quell'internet, veloce è un modo di dire), capisco che è il caso di chiedere ad una agenzia. Il bus che mi poteva portare a circa metà strada era pieno per il giorno dopo, ancora strascichi del water festival...pensa che ti ripensa, la soluzione per non rimanere ancora un giorno in più a Bagan, è prendere l'aereo...tutt'altro che economico, ma forse la miglior scelta per rapporto denaro/tempo speso.
Così l'indomani il tizio mi passa a prendere in quella che deve essere la limousine di queste parti, ultimo saluto e cerco di pensare ad altro così inizio a fare domande a caso. 
 
 
 

mercoledì 20 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Bagan

E alla fine la trama si fa intrigante

Data la lentezza di internet a Bagan, dobbiamo pubblicare il post senza foto. Prima o poi le metteremo.

Grazie all'albergo di Mandalay,abbiamo preso i biglietti del bus direzione Bagan, la piana stracolma di templi, attrazione primaria di questo paese. 
Il giorno in cui dovevamo partire, Mandalay aveva un volto totalmente differente: le attività erano aperte e ci era possibile vedere la vita quotidiana di queste parti.
Cambiati finalmente i soldi, abbiamo aspettato il bus con l'ennesimo super rapido pranzo indiano.
Il bus arriva, carica i nostri zaini in una stiva lercia e minuscola, e ci porta alla stazione dei bus. Matteo guarda fuori dalla finestra e dice a Silvia "Guarda, altri due westeners", Silvia gira la testa, si alza di scatto e corre fuori dal bus scalza e li va a salutare...indovinate un po'? La sua collega dell'ostello di Sydney che le aveva parlato per la prima volta di Raja Ampat, era lì con suo marito, pronti a salire sul nostro stesso bus! Quando si dice che il mondo è piccolo...
 
 

lunedì 18 aprile 2016

Diario di viaggio : Myanmar 2016 - Mandalay (parte 2)

Pace (quasi) fatta con Mandalay

La sera, una volta cessati musica e delirio (alle 19:30, cioè sempre più tardi), siamo andati in cerca di cibo come due topolini: guardinghi e con movimenti rapidi per paura di essere inondati.
Nel nostro girovagare siamo passati nuovamente davanti al trabiccolo che vende samosa, che alle spalle ha un tempio hindu...con sorpresa: aperto! Sia all'interno che all'esterno i colori e le forme antropomorfe la fanno da padrone. Ad accoglierci c'era una bella musichetta ed un buonissimo profusmo ed un preposto stava cambiando i fiori messi in offerta alle divinità. Siamo molto ignoranti a riguardo ma ci riproponiamo di studiare la materia.
Poco oltre, quello che doveva essere (dati i personaggi) una moschea o simili. Dovete sapere che il Myanmar è una terra dove popoli degli Stati confinanti si sono trasferiti portando la loro cultura (al contrario, ad esempio, dell'Australia, dove gli immigrati diventano automi e perdono ogni identità). Nel corso dei secoli, migrazioni spontanee e forzate (tipo i cinesi trasferiti in Tibet dal partito cinese, per capirci) hanno ridisegnato la fisionomia della popolazione. E cosi troviamo un posto dove mangiare street food indiano, uno di quei posti che solo l'occhio e la fantasia di Silvia ci fanno scoprire; Matteo dopo l'esperienza dell'anno scorso deve ancora imparare a trovare i posti "puliti" e fidarsi.
 
 
 

sabato 16 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mandalay

Prigionieri del Thingyan

Il taxi dall'ostello all'aeroporto lo abbiamo diviso con una coppia forse inglese, terrorizzati perché una mail annunciava loro l'anticipazione del volo di un'ora e quindi volevano essere lì tre ore in anticipo. Durante il viaggio ci hanno un po' raccontato il loro punto di vista sul paese. Si sono presi un anno per viaggiare e ora mancavano due mesi al rientro. Li abbiamo rassicurati.
Il nostro check-in è stato il più corto della storia, con la soprannominata KGB invece di Air KBZ,  è durato 37 secondi senza controllo passaporti. Ci hanno dato lo sticker che vedete qui sotto e il biglietto con gate a scelta (ahahah)
 
 

mercoledì 13 aprile 2016

Diario di viaggio : MYANMAR 2016

Yangon
Partiamo col dire che Matteo sta migliorando molto ed il problema all'orecchio è quasi risolto.
Una volta coperta la multitratta Sorong-Makassar-Bali-Kuala Lumpur, abbiamo dovuto fermarci per la notte.
A Bali ci siamo divertiti a vedere un australiano che aveva perso il passaporto ed era arrivato proprio mentre il suo volo stava decollando!
L'arrivo all'una di notte e la partenza alle 6:30, oltre al fatto che non ci sono hotel vicini, ci ha fatto optare giocoforza per dormire in aeroporto. Esegue Silvia:
 
 

lunedì 11 aprile 2016

Destinazione Myanmar

Ciao belli!
come avrete notato abbiamo caricato le foto di Raja Ampat!
Abbiamo fatto del nostro melgio perchè siamo di fretta e abbiamo rischiato di perdere il volo per questo...ahahah!
La maggior parte delle foto andrebbe migliorata come colori e luminosità per farvi capire i veri colori, ma il tempo e l'internet sono scarsi.
Oggi abbiamo visto l'aeroporto di Bali, che secondo Silvia è il più bello che abbia mai visto!
In effetti è molto curato, pulito e colorato...dopo qualche ora però è iniziata a venirci l'orticaria: è pieno di bianchi! E questo vuol dire pieno di australiani...
Sorong sarà anche un brutto posto (alcuni siti la chiamano So-wrong), ma almeno era reale, mentre qui, solo potendo fare due passi in aeroporto, ci è venuto il forte dubbio che qui sia tutta una giostra costruita per far felici i ricchi ciccioni australiani.
Speriamo vivamente di sbagliarci, e ci riserviamo in futuro di verificare in loco.

Come avete letto dal titolo, la nostra prossima meta sarà... Myanmar/Burma/Birmania.
Quale sia il vero nome è tema che riempie siti e blog...al momento sappiamo solo che ce ne hanno parlato benissimo e tutti ci han detto di andare il prima possibile perchè le cose stanno rapidamente cambiando (speriamo non sia troppo tardi) e c'è il forte rischio che diventi da "viaggio nel passato" a una Thailandia-2.

Alla prossima!