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domenica 12 ottobre 2014

La traversata del Nullarbor e l'arrivo ad Adelaide

Eccoci tornati a scrivere, da un sobborgo di Adelaide!
Ramblingzucchini infatti ha cambiato Stato. Ma facciamo un po’ di ordine.
Vi avevamo lasciato con alcuni pensieri figli dell’inglorioso epilogo del capitolo bremerbeiese. Come detto, niente pesce nel modo più assoluto. Per spezzare la monotonia Silvia è venuta in barca a vedere cosa voleva dire andare a pescare,
ma non ha potuto assistere perché il mare era vuoto, ma almeno ha visto il tramonto.
 
 

sabato 20 settembre 2014

La vita dei Bremerbayesi


Ci si alza presto tra le 6-7 del mattino, oppure alle 3 per i pescatori, si fa colazione a base di….porridge e si va a lavorare. I disoccupati invece vanno a fare una camminata incontrando…nessuno. Passano la mattina gironzolando e cercando di scovare qualcosa di nuovo, ma puntulamente rimangono delusi, è sempre tutto uguale. Arriva l’ora di pranzo., verso le 12-13.
Dopo aver mangiato si esce per un’altra camminata e si incontra ancora….nessuno. Allora ci si rifugia in biblioteca, sperando di far due chiacchere con il numeroso personale di quella minuscola biblioteca (alcuni lettori accaniti hanno più libri in casa loro) ma nulla da fare, sono troppo impegnati. A far cosa? Non si sa.
L’orario di chiusura è deciso per le 16:30, quindi ci si reca a fare una visitina al General Store, cioè IL negozio di alimentari paragonabile ad alcune dispense di casa. Anche li sono tutti indaffarati, cioè l’unico commesso che c’è ma almeno è simpatico..infatti è irlandese :) Si ritorna a “casa” incontrando ancora…nessuno. Questo nessuno è presente sempre ad ogni ora, incredibile :)
Finito di lavorare, siccome è troppo presto (15:30-16:30) la gente del posto non sa come ammazzare il tempo e si beve qualche birra in compagnia di amici, ogni giorno stessa ora, stesso posto, stesso bar.

 

venerdì 5 settembre 2014

Quotidianità e la settimana dello Zero

Nonostante i lettori del blog sembrino meno accaniti di un tempo, il dovere di cronaca rimane. Come ripetuto piùeppiù volte, al momento abbiamo una vita abbastanza di routine. Un fatto che non vi avevamo raccontato è che, il giorno prima del nostro viaggetto, era arrivato un nuovo elemento nell’ambiente lavorativo: la saga di Ciccio, infatti, continua e un altro erede è arrivato. Trattasi di Sminchiato: abbiamo cercato a lungo un altro nomignolo, ma questo gli calza a pennello. Forse Pippo, ma conosciamo un paio di Pippo e chiamarlo così ci sarebbe parso un po’ equivoco.
E’ un ragazzino di 18 anni simpatico ma molto goffo e scoordinato, che riesce a farsi male ogni volta che si muove, scivola, picchia la schiena contro il nastro trasportatore, si tira i coperchi dei contenitore del pesce in faccia e via dicendo.
Siccome Bremer Bay è il paradiso dei pescatori (e cioè vuol dire che qui si parla, si pensa e si racconta solo di pesce…………), miglior posto non poteva trovare visto che ha detto “Io amo pescare e non vedo l’ora di trasferirmi qui e iniziare questa avventura”….auguri…
 
 

martedì 26 agosto 2014

Breve esposto sui vocalizzi australiani



tratto dal primo numero di ramblingzucchini Science Journal

[...]
Lo straniero che decidesse di visitare l’Australia, dovrà affrontare l’impatto con la cultura locale in fatto di comunicazione.
Rivolgendo l’attenzione al settore sudoccidentale della Nuova Olanda, nella fattispecie Bremer Bay, con particolare attenzione ad una delle due factory dedite alla pesca delle sardine, da notarsi è la propensione degli impiegati e del datore di lavoro, nell’usare il medesimo vocalizzo, di seguito “verso”, per differenti scopi, in differenti situazioni, con differenti significati.
Colui che avesse la sfortuna di chiamarsi Matteo, verrebbe, per comodità, chiamato Matt., la cui pronuncia, alle suddette latitudini, assomiglierebbe ad una sorta di latrato.
Ebbene, tale vocalizzo è il medesimo per dire “Ok”, “Su”, “Giù”, “Destra”, “Sinistra”, “Fermo”, “Procedi” “Come? Puoi ripetere?”, “Ah si, ho capito”, “Eh certo, hai ragione”, “Vieni qui”, “Stai li”, e via discorrendo.
 
 

martedì 22 luglio 2014

Riassunto dell'ultimo Mesebay

Eccoci come promesso ad aggiornarvi sugli avvenimenti recenti. Più che altro lo dovevamo alle testate giornalistiche internazionali che ci tengono come riferimento per i loro titoli di prima pagina. Scommettiamo che nel frattempo hanno ricominciato a parlarvi della pseudopolitica o magari dei mondiali di calcio, sempre che non siano già finiti.
Appena nato, il blog ha dovuto affrontare un brusco arresto causato dalla stanzialità dei suoi protagonisti, fermatisi nella località da cartolina che voi tutti sapete. Posto che può affascinare se visto dal pc, un po’ meno se ci si deve vivere, almeno per noi.
La prima settimana è stata la migliore, soprattutto per Matteo, il quale riconosce che il primo giorno, seppur condito dalla bile, è stato quello più affascinante: le balene continua a vederle, ma sempre da distante, sbuffi e qualche pinna che esce, non più balene a giocare o nuotare vicino alla barca. Le due settimane seguenti sono state molto scarse in quanto a pesca. A volte il pesce non era proprio presente, altre bisognava lanciare le reti due o tre volte per avere un po’ di pesce. 
 
 

domenica 6 luglio 2014

BBay

Come già sapete, siamo nella metropoli di Bremer Bay, detta BBay.
La situazione lavorativa è, diciamo così, stagnante..Matteo non pesca, di conseguenza Silvia non ha lavoro ad impacchettare pesce nella factory.
La noia è all’ordine del giorno e dobbiamo inventarci vari passatempi,