domenica 28 aprile 2019

Avventure e disavventure alle Samoa

Siamo riusciti a dormire una notte gratis in un resort in Polinesia!
In pratica ci hanno chiesto di fare da modelli per uno spot internazionale sulle Samoa.
Più o meno...
La verità è che l'ultima camera disponile era vicino agli inservienti, con tanto di bagno e doccia all'aperto in comune con loro. Sti qui hanno pensato bene di parlare tutta la notte e alle 6:50 iniziare a sbattere porte e rompere vetri, così a forza di lamentele ufficiali ci hanno rimborsato! MHUAHAHAHHHH!
Così siamo ripartiti con la nostra supercar e ci siamo fermati in una zona adocchiata da Silvia dall'aereo per fare snorkeling, ed è rimasta molto contenta!
 
 
Quindi siamo andati alle Papase'ea Sliding Rocks, ovvero cascate così lisce e scivolose che si possono usare come scivoli! Bellissime!
Anche qui, siccome eravamo a bagno e pioveva, niente foto col telefono e dovrete aspettare che si torni per vedere i video.
Silvia all'inizio aveva un po' di timore ma poi come sempre è riuscita a vincere le proprie paure.
Essendo nelle vicinanze di Apia, ci siamo fermati per la notte, girando un pochino il poco che la città ha da offrire




Il giorno dopo siamo andati a vedere se la Palolo Deep Marine Reserve, riserva marina della città di Apia, aveva di meglio da offrire rispetto al posto scovato da Silvia, e la risposta è no. C'è da dire che quando siamo entrati c'era una corrente piuttosto forte che spingeva a riva e quindi non ci siamo avventurati troppo al largo,. Il posto non ci ha entusiasmato sebbene ci siano coralli da vedere praticamente in città. Noi apprezziamo sempre, solo vogliamo dare una visione oggettiva a chi cerca info.
Poi siamo andati da un dentista locale consigliatoci da un australiano incontrato a Lalomanu per riparare un dente di Matteo, così potrà diventare una celebrità mondiale aprendo bottiglie coi denti anche lui.
Per la seconda sera in fila abbiamo fatto i gourmet tra un paio di ristoranti italiani, con le conseguenze che il giorno dopo Silvia si è svegliata ammalata probabilmente a causa della cena della sera prima, quindi Matteo ha dovuto invocare gli spiriti protettori della pazienza per gestirla, anche se in effetti è più docile del solito. Alla ricerca di un posto per dormire ci siamo infilati in un fosso a bordo strada con la macchina che raschiava tutto sotto e non voleva saperne di uscire. Abbiamo fermato un manipolo di energumeni locali che han pensato di poter semplicemente tirare su la macchina di peso fuori dal fosso. Alla fine unendo muscoli ed idee ce l'abbiamo fatta. Inutile dire che qui sono dei tori.
Un'altra figuraccia da turistelli...che vergogna...
Ecco la malaticcia


Così ci siamo parcheggiati in spiaggia ad aspettare che riprenda a rompere le scatole (segnale che dice che si sta riprendendo)

Una cosa di cui non abbiamo parlato è che il mercato centrale è aperto 24 ore al giorno, perché alcuni venditori dormono nella loro bancarella, probabilmente non avendo altro posto dove andare, come alla stazione dei bus a Pakse in Laos dove era stato Matteo. Siamo entrati nel mercato verso le nove di sera per prendere un ananasso e, con la torcia, passavamo tra i venditori un po' intontiti che quasi sottovoce provavano a vendere qualche frutto.
Sempre in ambito di stranezze, anche qui come in Nuova Zelanda c'è una specie di radio maria subliminale, ovvero senti queste canzoni con ritmi moderni (pure fin troppo moderni...) e poi ad un certo punto ti rendi conto che parlano di andare in chiesa ecc.
Gli ultimi due giorni non abbiamo fatto molto perché Silvia stava male, così ci siamo rifugiati in delle casette in cima alla collina che separa il nord ed il sud dell'isola, lungo Cross Island Road, molto tranquille, senza nessun altro intorno, telefono che non prendeva, l'unico rumore Silvia che rantolava per il mal di pancia, e la pioggia.

L'ultima notte l'abbiamo passata in un motellaccio vicino all'aeroporto, che come cena offriva solo uno scaffale di istant noodles con scritto "al gusto artificiale di pollo".
Così siamo andati a cenare allo Sheraton, dall'altro lato della strada. Ci sembrava un'alternativa valida.
A parte gli scherzi, era l'unica cosa da visitare lì in giro e purtroppo i prezzi non erano tanto più alti che dalle altre parti, quindi...
Alla prossima per i video!

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