lunedì 23 ottobre 2017

Esperienza parte due

 Immagino un bambino occidentale qui 😱 immagino anche un africano lì 🙈 . Forse gli scambi culturali sarebbero da fare tra bambini europei ed africani, invece che tra scuole superiori occidentali.  Purtroppo qui è ancora molto diffusa anzi direi spopola proprio l'idea che i mzungu siano dei bianchi ricconi venuti qui a sperperare i soldi. Quando alcuni miei amici parlano di scienza e di conoscenza appresa dai libri, li ascolto e annuisco, perchè evidentemente ne sanno più di me (ci vuol poco a fare più di 0). Loro però al contrario ribattono quando io parlo per esperienza diretta vissuta. Sembra che l'esperienza conti solo in questi Paesi, non in Europa. In Occidente si apprende esclusivamente dai libri (non sto parlando chiaramente di matematica). Il bello di questo posto, quando ti ascoltano, é che ti credono, non mettono in dubbio che non sia così nel tuo Paese e non ti chiedono da quale fonte letteraria provenga. Poi ridono perché qui ridono sempre ma è il loro modo di fare non lo fanno per deriderti (forse). 
 
 
 
Questo credere sulla parola ha i suoi ovvi pro e contro ma per una volta nella mia vita non mi sento di dover SAPERE. -parlo di me, Matteo ha opinioni totalmente diverse..è il mio post d'altronde 🙃 - Quella conoscenza che mi manca per tenere un discorso, per poter avere un lavoro, per poter interagire con gli altri ecc ecc. Qui mi sento libera di potermi esprimere e libera di essere creduta. Forse è solo una mia sensazione visto che parlano sempre Kishawili, ma va bene che sia anche solo una sensazione😉 "Papa" continua a dire "sentitevi  liberi" e fino a pochi minuti fa continuavo a non capire cosa intendesse..loro si sentono liberi da legami e tempi, loro probabilmente vivono!

Nonostante tutti i nostri viaggi, sentiamo ancora persone dirci "no, non è così" "no impossibile, non ci credo" ecc. Sapete quanto deludente possa essere? Non si tratta di essere dei creduloni si tratta innanzitutto di credere ad un amico e poi di semplicemente credere che chi ha vissuto chi ha sperimentato ne sappia più dei libri o della tv!!!! Anche i libri sono punti di vista, in fondo...

Vi racconto invece la sera in cui hanno fatto il goodbye a Matteo. Sono stati tanto carini..prima Matteo ha fatto il suo "discorso", poi i bambini hanno cantato per lui, poi hanno detto qualche pensiero e poi il "papa" lo ha lodato per il suo lavoro! Un goodbye davvero toccante per me...meno per Matteo. 

Da quando Matteo è partito mi sono ammalata per una settimana, settimana in cui sono arrivate tre volontarie. La sera stessa ho dato loro il benvenuto ecc ho cercato di comportarmi da persona normale😂 Le loro prime domande mi sono sembrate di 20enni alla loro prima esperienza e senza un minimo di preparazione personale. Ho solo risposto che siccome era la loro esperienza non la volevo influenzare con i miei pensieri ecc, così me la sono cavata. Cos'ho visto? Volontarie che stavano distruggendo il lavoro mio e di Matteo, di persone che la loro unica preoccupazione era dar caramelle e dolcetti ai bambini e far origami in classe invece di insegnare. Per fortuna ero ammalata quindi son stata la maggior parte del tempo a letto. Alla fine penso che sia una scelta egoista imbonirsi i bambini con dolciumi ma è una mia opinione. Le ho rispettate e quando loro stavano male ho portato medicine, insomma mi sono comportata bene anche se le evitavo per non dover discutere e per non influenzare la loro esperienza. Quindi ho deciso di andarmene la settimana dopo di Matteo. L'ultima cosa che mi Son sentita dire dal padre è se gli davo 2000kes per tornare a casa...stronzate ovviamente. Ma non ho saputo dir di no perché avevo paura e tanta rabbia.
Andarmene è stata la scelta migliore, mi dispiace per i bambini ma Son così abituati a cambiare volontari che non si ricorderanno più di me. 
Inizia la mia nuova avventura: pago venerdì la somma richiesta per la casa, dopo aver incontrato il tizio anche con Matteo ecc. Domenica mi arriva un messaggio che non mi può dare la casa vista, ma un'altra. Gli rispondo che gli accordi erano diversi che comunque non ho scelta. Son stufa di avere paura anche quando sono nella ragione. Arrivo lunedì alla casa del tizio, sveglio lui ed il suo amico che probabilmente erano appena andati a letto e mi dice di aspettare 20min. Gli dico che visto che io gli accordi li ho mantenuti, se l'altra casa non mi va bene non ci vado ed è un suo problema. Torna dopo mezz'ora e mi dice che mi vede che sono " incavolata" quindi mi lascia la casa MA attenzione ..mi toglie la presa del pc così non lo posso usare, dopo un giorno mi stacca tutti i programmi tv, non mi carica abbastanza acqua così devo andare a prendermi l'acqua come all'orfanatrofio, entra in casa quando ci sono e quando non ci sono, mi telefona a dirmi che non posso usare la ventola di notte perché consumo troppo 😭 Internet è un miraggio cioè non esiste. La storiella è che qualsiasi casa mi avesse proposto mi andava bene ed era comunque meglio di dov'ero, il prezzo al giorno che mi ha chiesto è uguale a quello di una guesthouse che non avrebbe avuto comunque nessun tipo di comodità occidentale e nemmeno la cucina e nemmeno delle vicine simpatiche e carine. Siccome sapevo benissimo che non mi avrebbe dato internet (e qui costa rispetto al resto delle cose) a me interessava solo infastidirlo e metterlo in una posizione scomoda. Solitamente non sono per nulla vendicativa ma mi ha fatto girare le pelotas a mille dopo tutte le bugie che mi ha raccontato tra cui che il landlord gli aveva detto che non potevo venire qui ecc e ho scoperto essere il mio vicino di casa! Poi è la tipica persona che lavora con gli orfanotrofi e usa i soldi dei volontari per farsi gli affari suoi, lunedì ero veramente ammalata ed è rimasto qui in casa con un suo amico con la tv a tutto volume (certo quel gg funzionava ancora)..non curante del fatto che io non stavo in piedi e gliel'ho pure detto. Per la cronaca della TV e del Pc non me ne fregava assolutamente nulla ..era solo nel "contratto". 
Poi ho la mia nuova amichetta, Hope di 2 anni, nipote della mia vicina che praticamente vive qui con me😊 è timida e non parla inglese ma è tanto carina. Con Matteo passano minuti al telefono a dirsi "Byeeee!", che per lei vuol dire ciao.

La mia settimana l'ho passata a camminare, a riposare (nonostante l'onnipresente sveglia di Allah delle 4 e delle 5:30 con l'extra gadget chiamato gallo e le sue majorette chiamate cornacchie), ad andare al mercato e a supportare Matteo nel calvario del visto. 
Due giorni fa la mia giornata è iniziata con sveglia prestissimo. Avevo un appuntamento con una sarta, saremmo dovute andare al mercato insieme così da scegliere la stoffa per il mio vestito. Qui farsi fare un vestito costa meno che in Vietnam! Arrivata al luogo dell'incontro si avvicina una vigilessa e mi riferisce che la signora stava male ed è andata in ospedale ma non era grave solo febbre e dice di andare da sola. Qui vanno all'ospedale spesso per piccole cose ma perché poverini non sanno come curarsi. Torno a casa e Matteo inizia a dirmi dei problemi con il visto quindi cerco di aiutarlo come posso. Poi ho la pazza idea di camminare da qui (più a nord di Bamburi) fino a Kongowea market ..all'una di pomeriggio. Immaginatevi alla fine delle due ore di cammino sotto il sole ..tra clacson, schiamazzi, urlate di mzungu, ogni 3x2 "hello how are you?", "Welcome Karibu" com'era la mia testa 😱😱😱 .
Arrivata ho bevuto un fresco succo di tamarindo che si classifica secondo nella mia posizione mondiale di quel succo (giorni dopo ho scoperto di essere stay molto assetata quindi no scende a 5*). Sono le 15 quindi ho mezz'ora per fare visita al mercato di fronte. Incontro la simpatica Mertha che mi offre suo marito per alcuni mesi l'anno. Stiamo a parlare per tutto il tempo e ridiamo tanto perché io mi rendo conto del paradosso ma lei anche se ride è seria. Dice che suo marito è molto bello e tutte le vogliono e che ormai ha dato figli e quindi non sarebbe gelosa di me, mentre di un'africana si (qui vedo nei suoi occhi e me lo fa capire che tanto noi mzungu non riusciamo a rapire il cuore di un africano). Non so riprodurvi il discorso ma mi Son divertita molto.
Alle 15:30 avevo appuntamento con la cuoca dell'orfanatrofio a Western Union......arriva alle 16:20 e probabilmente ci siamo capite male. Eravamo in due posti diversi ma vicini, quindi corriamo all'unico posto aperto e .....mi dice che si è dimenticata la carta d'identità! Usciamo e lì quasi non c'ho più visto ma per fortuna dopo due ore di meditazione a non ascoltare che mi chiamavano mzungu..Son riuscita a mantenere la calma. Le ho chiesto però perché era in ritardo, risposta: colpa della mama (ci credo); come fa a dimenticarsi l'unica cosa che deve portare e che i soldi sono per lei e la sua famiglia non per me. So che è un po cattivo da dire ma immaginatevi dopo 60 giorni di Africa se non mi possono girare un po' le palle. Tutto questo nell'arco di 5 minuti.....al che ritrova dentro la borsa la sua carta d'identità. Corriamo di nuovo alla Western Union e ovviamente stavano chiudendo le porte. Qui sono tassativi sulla chiusura uffici ma un tizio ci dice che in città è aperta fino alle 18. Io avevo perso le speranze...il matatu ci lascia nel posto sbagliato ma alla fine a forza di chiedere troviamo la fatidica WU!! Quando il cassiere  le chiede il reference number cade dal pero nonostante le abbia spiegato cinquanta volte come funziona. Con pazienza le chiedo al cassiere se posso aiutarla. Avuti i suoi soldi se li intasca e ce ne andiamo. 
Mi racconta di altri fatti dell'orfanatrofio che vi risparmio ...ma solo uno in breve: alla figlia di mama le hanno ""rubato"" 4000kes e il cellulare, cioè se li è fatta rubare. Mentre la cuoca due giorni prima aveva chiesto se le davano 100kes (=1€) per comprare da mangiare ai bambini e le avevano detto che non ne avevano. Pezzi di merda.
Prendiamo un matatu per tornare e omg😱 tra i peggiori mai presi e quindi significa essere prossimi alla certezza dell'incidente. Fa zig zag tra le macchina pedone ecc e fin qui normale, prender una scorciatoia inchioda davanti ad un blocco di cemento, fa inversione a U lo ferma la prima polizia e ..dobbiamo ritornare indietro di un bel pezzo. Tutto questo per evitare la colonna di macchine..invece. Passa tra due alberi e probabilmente frantuma qualche pianta che vendono ai bordi delle strade, pochi metri dopo ci ferma la polizia. Scende sia l'autista sia il controllare del matatu...fanno un po di storie poi non so se gli danno la mancia ma cmq ripartiamo dopo boh 15minuti. 
Quando la cuoca scende un tizio dietro me inizia ad insultarmi e questo va avanti per mezz'ora😱 me ne sto zitta per farlo sentire ridicolo visto che anche gli altri passeggeri si scusano con me. 
A cena vado nella bettola qui vicino e la simpatica Sarah mi serve chapati e bietole salatissime per soli 50kes in tutto. Poi decido di andare ad un internet Cafe perché pensavo guardassero film invece scopro che fanno vedere i trailer e puoi farti masterizzare un cd a 50kes. Sto lì un po così per stare con la gente. Torno a casa e la mia vicina mi invita a cena! Che carina. Accetto per stare in compagnia e anche perché le porzioni sono talmente piccole che me ne starebbero altre due. Parliamo e mi raccontano un po del Kenya e poi guardiamo un serie tv di soldati iracheni in Niger. Qui va molto di moda guardare film di guerra e horror! Mah. Vado a letto stanchissima. Giornata speciale ed intensa. 
Alla fine non ho appreso alcune nozioni ma in una sola giornata ho imparato ad essere flessibile, ad aver pazienza, a capire che bisogna spesso se non sempre andare a feeling per capire che persona si ha di fronte, che ci sono ancora persone genuine e che la vita continua anche senza tutti gli stress occidentali. 
A prestoooo

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