lunedì 2 gennaio 2017

L'ultima gita del 2016

Ciao gente!
Eccoci qui a condividere con voi qualche esaltante racconto della vita a testa in giù.
Ah, prima cosa: vergognatevi.
NESSUNO ha votato il nostro sondaggio di mercato sulla pin-up dell'anno nello scorso post, siete un pubblico un po' pelandrone.
Comunque, dopo il weekend passato a festeggiuare il compleanno di Silvia con i membri del gruppo trekking
 
 
 
Durante la breve camminata mattutina
Pranzetto con massaggio cinese
La torta autopreparatasi da Silvia
Tipica maturità da 31enne
c'è stato una sorta di scisma tacito sulla scelta della mete per il lungo weekend di natale. Quindi siamo partiti per i fatti nostri alla volta di Abel Tasman, all'estremità settentrionale dell'isola.
Sempre noi tre:

per fortuna Maltempo ha voluto fermarsi dalle parti di Murchison, e noi abbiamo proseguito fino ad una accogliente area di sost...ehm cioè, un motel 5 stelle extra lusso super più, per passare la notte di venerdì.
Il nostro destriero in tutto il suo splendore
Freschi e riposati dal nostro sonno ristoratore, ci siamo indi diretti alla punta estrema a nord dell'isola, per la precisione a Wharariki Beach, di fronte alle Archway Island inseguendo una foto vista al pc da Silvia (come per le Filippine se vi ricordate :))
Appena scesi dalla macchina il vento era di una potenza...potente.
Silvia corre a salutare le sue amiche
Il sentiero verso la spiaggia
Arrivati a destinazione, il panorama è davvero tanto bello quanto ventoso (ed era assai ventoso). Sembrava quasi di essere dentro chissà che film.
ed in certi punti la sabbia disegnava disegni inverosimili, quasi come la trama del legno
e, poco oltre, Silvia ha notato una foca che tentava disperatamente di raggiungere il mare!

Dopodichè ci siamo diretti in perlustrazione a Marahau, destinazione del 26 dicembre, quando avremmo fatto una turistata coi fiocchi, di cui leggerete a breve.
Lungo la strada ci siamo fermati a prendere le ciliegie, che Silvia bramava da tempo immemore!
Sembra pane, ma è più un pandoro...a saperlo prima...
e a fine giornata siamo andati a cercare un posto per la notte del 24. Le alternative economiche non erano molte a guardare su una delle applicazioni per cellulare che indicano scrupolosamente siti per la notte, dove reperire acqua potabile, supermercati e via via tutto ciò che può servire a chi gira il paese in autonomia.
Di nuovo, il fiuto di Silvia ci ha portato in un bel posto: dopo 11 km di strada sterrata che la nostra macchinina ha rosicchiato senza problemi, siamo arrivati in un parcheggio attrezzato con gente amichevole che ci ha pure invitato ad unirci per fare quattro chiacchere. Erano una coppia olandese in vacanza ed un tedesco trasferitosi qui con la sua moglie cinese.
La mattina di natale quindi colazione a base di ciliegie e biscotti preparati da Silvia
Montagne in miniatura
Il bottino
Effetto zoo...Silvia si fa sempre riconoscere!
Dopodichè, come da manuale, abbiamo iniziato la nostra gita a mezzogiorno. L'idea era vedere camminando quello che ci saremmo persi il giorno dopo via barca.
Miglior definizione attraverso gli occhiali di Silvia!
ed in un paio di orette, grazie alla nostra guida, siamo arrivati ad Anchorage.

dove però ci siamo divisi perchè Matteo voleva vedere le Cleopatra's pools mentre Silvia era un po' stanca e voleva vedere la spiaggia.
Le Cleopatra's pool non erano niente di che e così Matteo ha girato i tacchi ed ha raggiunto Silvia. La baia invece era uno spettacolo.

Tornati alla macchina verso le 17, dopo 25km di camminata, , era ora di cercare un posto per lavarsi e dormire, e così siamo approdati in un campeggio. Ah, a natale è TUTTO chiuso, e noi siamo arrivati senza cibo alla sera del 25, così Silvia è riuscita a prendere un paio delle peggio schifezze disponibili sugli scaffali della reception prima che chiudesse i battenti.
Com'è stato il vostro pranzo di natale? Per noi noccioline a pranzo e noodles aromatizzati alle polverine per cena...provate a batterci!
Siccome la mamma di Silvia ha esclamato "anche qui è tutto chiuso", proviamo a spiegare che qui è veramente tutto ma tutto chiuso. La nostra idea era di andare a cenare al ristorante, così per regalarci un po' di finto Natale, ma pure quelli erano chiusi. Poi la legge proibisce a qualsiasi esercizio commerciale di vendere alcol per quel giorno. I supermercati solitamente da noi non sono aperti ma si trova sempre almeno un panificio aperto, qui ripetiamo il nulla!
E così arriva la mattina del 26, giorno in cui andiamo a fare il nostro giro in kayak con guida, che è un ragazzo inglese simpatico, al momento lavora qui ed ha un paio di piani per cosa fare dopo, ma non troppi.
Si monta sui motoscafi, appoggiati ai rimorchi, trainati da trattori lungo la strada e poi calati in mare. Alla sera a causa della bassa marea i trattori sarebbero venuti a recuperarci "in mezzo al mare", perchè non avremmo potuto raggiungere il molo altrimenti.
Vestiti di tutto punto iniziamo il nostro giretto
che è iniziato al santuario delle foche, che come modelle erano li spaparanzate a farsi fotografare, e una è anche venuta vicino a noi a nuoto, purtroppo dalle foto non potrete vedere bene ma se vi sforzate ci riuscite...senza la nostra custodia impermeabile per macchina fotografica abbiamo dovuto arrangiarci col telefono ed era tutt'altro che facile!
Durante la pausa pranzo ci hanno dato anche torta al cioccolato (che è poi il motivo per il quale abbiamo scelto quella compagnia piuttosto di altre 😜 )


E' stato un bel giro nonostante il timone del nostro kayak fosse malfunzionante!
Quindi abbiamo fatto una doccia e ci siamo rimessi in viaggio perchè il 27 sera Silvia doveva lavorare...tralasciando il particolare per cui una volta presentatasi le han detto che non aspettavano nessuno, quindi ringraziamo l'agenzia per averci fatto tornare di fretta per niente!
Speravamo di replicare per il weekend di capodanno, ma Silvia ha dovuto lavorare (con risultati poco distanti da quelli appena descritti...).

E per chiudere, raccontiamo un aspetto bello di essere in Nuova Zelanda: mentre Silvia era a lavorare, Matteo ha passato la serata con il resto dei ragazzi qui nella casa dove viviamo e, ad un certo punto, si è guardato in giro e ha realizzato di essere attorno ad un fuoco insieme a gente delle Isole Fiji, a indiani, Maori ed Inglesi. Gli è venuto in mente che fosse una bella immagine di fratellanza in un mondo che sta sempre più chiudendosi dietro dogane, frontiere e confini.

da wikipedia: [...] il testo incoraggia l'ascoltatore ad immaginare un mondo in pace, senza le barriere dei confini o divisioni dovute a religioni e nazionalità, e a considerare l'idea di un'umanità concentrata sul vivere una vita senza attaccamenti alle cose materiali. [...]
Ecco il nostro discorso di fine anno.

Buon anno nuovo.

2 commenti:

  1. Ciao boys, un salutone da Simo e Sere, bellissime come sempre le foto!
    Ciaoooo

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