lunedì 30 maggio 2016

Singapore

Tappa finale di questo viaggio...
Sentimenti contrastanti, alla fine non mi sento ancora di affrontare una realtà piena di occidentali, con tutto quello che comporta, sebbene le ultime tre settimane le abbia passate in un ambiente estremamente occidentalizzato. Ma si fa di necessità virtù, e poi il viaggio in realtà continua!
Bene, la mattina della partenza da Tioman, c'era la possibilità di prendere il traghetto alle 9 o alle 11 per Mersing e la terra ferma. Siccome il ristorantello non apre fino alle 9 e siccome il mio host a Singapore non si sarebbe liberato prima delle 20, decido di prendere quello delle 11. 
Per far arrivare l'ora, mi metto a chiacchierare con il gestore del posto dove sono stato, e mi racconta che una volta Tioman era molto gettonata, i traghetti arrivavano stracarichi. Poi il governo ha deciso di investire e fare lavori per richiamare turisti, ed ora i turisti non ci sono più perché nel frattempo hanno "aperto altre isole" (come dice lui), e i turisti vanno altrove. Inoltre tutti i lavori che hanno fatto qui, sono stati fortemente combattuti dai locali.
 
 

venerdì 27 maggio 2016

Ultimi giorni a Queenstown?

Hello hello!
In realtà non c'è nulla di gioioso da raccontare per ora. Che dirvi? Mi annoio perché piove e quando è bel tempo non ci sono troppi posti da girare perché c'è la neve e servono i ramponi e le picozze. 
Queenstown è proprio bella, mi ha lasciato davvero una bel ricordo, nonostante la mia nullafacenza. Anzi in realtà il cercar lavoro è un lavoro di per sé, se uno lo fa con criterio e costanza. Non è che aspetto che piova dal cielo ma nemmeno sto 10-12 ore al giorno a cercare come l'anno scorso. Dò il giusto peso anche perché la mente dopo un po' fonde e rischio di non vedere errori anche semplicemente di battitura.
 
 

Barefoot trekking nella giungla in Malesia

Carissimi!
Benvenuti! Siamo qui oggi a presentarvi un prodotto innovativo che cambierà la vostra vita!
La mia battaglia pluriennale contro abbigliamento e attrezzatura tecnica ha trovato la sua INVOLONTARIA apoteosi a Pulau Tioman.
Come vi avevo anticipato, mi prefiggevo di raggiungere le spiagge a nord per vedere la fauna sottomarina, ma stamattina quando mi sveglio il mare era mosso ed il cielo grigio. Una stima delle distanze parlava di 4-5 km da percorrere su quello che credevo fosse un marciapiede, stavolta Maps.me mi ha un po' tradito.
 

mercoledì 25 maggio 2016

Ultimi giorni in Malesia (Malacca e Pulau Tioman)

La mattina mi sveglio presto per prendere la prima barca delle 8 da Coral Bay su Kecil per Kuala Besut sperando di trovare subito un bus per il sud del Paese. Arrivo a Kuala Besut e vado subito all'agenzia dove ero stato all'andata, ma mi dicono che per qualsiasi delle destinazioni che elenco devo andare in un'altra agenzia a qualche centinaio di metri di distanza. Sia il bus per Malacca che quello per Pulau Tioman partono alle 21:30 e quindi la sorte non mi assiste. Mi piaceva il contrasto dell'essere qualche giorno prima a nuotare tra i coralli e qualche giorno dopo in mezzo alle montagne in Nuova Zelanda, indi decido di lasciare Pulau Tioman come ultima meta in questo Paese.
Il bus per Malacca parte da Jerteh, ma mi consigliano di prendere il taxi prima delle 18 perché poi raddoppiano i prezzi.
Così devo passare tutto il giorno in questo paesino da nulla, anche se devo dire che è il primo posto dove vedo solo malesi, gli occidentali sono tutti catapultati immediatamente verso nuove mete turistiche. Ed infatti, la gente mi sorride e mi saluta di nuovo.
 
 
 

sabato 21 maggio 2016

Scene ostelliane

Perché non mi piacciono gli ostelli? Cioè mi sono mai piaciuti? Non lo so mica eh. Forse mi sento vecchia e non più nel giro, non lo so. Ora, sabato sera, sono in camera con un "vecchietto" americano. Jose è Filippino di origine ma si è trasferito negli USA più di 20anni fa. (come?boh). Ha lavorato per una grossa compagnia di pulizie e ora gira il mondo grazie alla pensione dello stato+quella della compagnia per la quale ha lavorato. Cavoli, penso, deve proprio aver trovato una buona azienda! Alla fine lo soprannomino hero e gli dico che lo citerò nel nostro blog. Ha già tutto programmato fino a fine dicembre ma il bello è che se la ride spesso ed è simpatico. Parla con tutti, tranne i soliti "fighetti", ed ha parenti e amici in tutto il mondo dice. 

Stanotte -riferito a due giorni fa- è successa una cosa che a raccontarla non si capisce, ma vi giuro che se non ho menato un mio compagno di stanza è solo perché sono una nana bagonghi. 
 
 

giovedì 19 maggio 2016

Kecil, Perhentian Islands, piacevole sorpresa!

Alla fine sono riuscito a scambiare due chiacchiere con Adriano, che poi è l'unica cosa che ho fatto in tutto il giorno. In realtà io ho parlato ben poco, sembrava quasi di fare un'intervista, ed in effetti quasi lo era visto che si parlava di un argomento interessante di cui non sapevo nulla. Il fatto che l'abbia trasformata nel racconto della sua vita è un altro discorso, ma è stato bello lo stesso.
La storia della sua vita è molto particolare, stramba a volte, volevo scrivervela ma poi ho pensato che non ve ne sarebbe fregato nulla e manco sono in grado di stenderla cronologicamente.
Mi parla di Yogananda e del suo film "Awake" (che tra l'altro è stato per mesi al cinema Govindas di Sydney, il nostro preferito e pure unico che abbiamo frequentato, e mi dicevo "Ma perché cavolo hanno ancora in programmazione sto film???"), di Mahavatar Babaji, di Cristo e del Kriya Yoga e di un miliardo di altre cose sull'argomento che, non conoscendo, non riesco a mandare a memoria. Ad esempio mi racconta che il Kriya Yoga è una delle forme più potenti di meditazione e solo un maestro te lo può passare, ma Cristo ci è arrivato da solo, per questo camminava sull'acqua. Oppure che c'è un tizio che da tremila anni vive nascosto nell'Himalaya (Babaji), vado subito a cercare su internet ed in effetti ci sono delle menzioni, ma incredibilmente nessuno ne parla o approfondisce gli argomenti, "Perché la gente è ignorante", come dice Adriano.
 
 
 

mercoledì 18 maggio 2016

Queenstown parte II

Visto che rimanere qui a fare nulla o quasi mi annoia, ho deciso che se non va mi sposterò tra 15-20 giorni. Forse sbaglierò ma non so come spiegare che mi sembra proprio di buttare il tempo. Se fossi in Italia non avrei questo problema (forse peggiore) ma vivere con la scadenza del visto è un po' soffocante. C'è sempre e solo il tempo che vale in questa vita, perché? Perché se uno non è veloce a fare un lavoro, a sposarsi, ad avere qualcosa sente di perdere tempo? Perché c'è sempre e solo il tempo e l'età a mettere un limite a tutto? Cioè se non avessi il vincolo di un anno, non avrei problemi ad andarmene subito da qui ma il vincolo c'è, è reale che mi piaccia o meno.
Forse ho sbagliato dal principio e sarei dovuta partire da Auckland in bus e viaggiare un po' fino a raggiungere questa città. Quando si cerca lavoro non si sa mai quand'è il momento giusto perché secondo me non esiste. Senti persone che sono qui da 3 settimane e non lo trovano, altre (solitamente le più oche) che "oh io in due giorni l'ho trovato". 
 
 
 

martedì 17 maggio 2016

Georgetown (Penang)

Il viaggio in bus da Tanah Rata a Georgetown è stato di nuovo extralusso, su sedili che parevano più portone a dire il vero. Dopo così pochi giorni in Malesia, mi sento di rivedere una delle mie precedenti affermazioni: se consigliavo di visitare prima la Thailandia per smorzare lo shock culturale, voglio aggiungere che se volete uno shock culturale nullo, venite in Malesia. Non sarà diverso che visitare qualsiasi altro Paese occidentale. La Malesia è decisamente un luogo per le vacanze, tutto è pronto e predisposto per farvi sentire a vostro agio. Niente di male intendiamoci, anzi, se uno vuole cambiare continente senza stress qui trova un parco giochi.
Dicevamo del viaggio in bus...fin troppo tranquillo, mi ritrovo a mettermi le cuffie con la musica perché pare di stare in un ascensore. 
 
 

domenica 15 maggio 2016

QUEENSTOWN

Ciao a tutti belli e brutti!
Cosa faccio il sabato sera? Semplicente scrivo il blog come la vecchia zia dell'ostello.

Arrivare a Queenstown è stata una super idea dal punto paesaggistico e pure per compensare la nostalgia delle mie amate montagne. 
Auckland airport

Queenstown airport
Lago di Queenstown



E’ veramente un posto da cartolina ma purtroppo è pieno di backpackers …in cerca di lavoro. Diciamo che è come San Martino di Castrozza con 10mila abitanti (secondo me sono molti meno), anzi questa città vive SOLO di turismo.
Sentire che la maggior parte delle persone son state in Australia e che a tutti è piaciuta non mi fa venir voglia di parlare con nessuno. Ma almeno cerco di non farmi del nervoso, inutilmente. Ormai è storia.
Il primo giorno l’ho passato principalmente in cerca di un altro ostello più economico ma dalla mia tabellina personale cioè paragonando il prezzo, le amenità e le persone di questo ostello a quelle degli altri …questo rimane ancora il migliore. Ovviamente non hanno più posto perché è tutto prenotato. Ma perché devono prenotare UN ANNO prima (e ora posso confermarlo visto che, anche dove lavoravo, capitava)??? Quindi ora devo spostarmi ogni due giorni, che palle.
Anche se non vorrei parlarne, è evidente che il maggior problema sono i soldi. Quindi per dare info ai nostri potenziali lettori, questione banca: non ti lasciano aprire un conto SE non hai già un lavoro. Oltre a questo devi pure portare un certificato di domicilio. Siccome sono fortunata e caparbia, sono riuscita ad aprirlo comunque ma è stata un’eccezione!! Cioè secondo loro ogni volta che ritiravo, dovevo spendere 2-3% di commissione + % del tasso di conversione dei dollari australiani o euro? 
Volete sapere la cosa ancora più ridicola? Puoi avere l'IDR (l'equivalente del TFN) cioè un numero che ti serve per iniziare a lavorare (=pagare le tasse) SE hai un conto corrente. Ma il conto corrente non te lo danno se non hai un lavoro e un domicilio.
E’ come in Italia: puoi avere il visto se hai già un lavoro, puoi avere un lavoro se hai il visto. 

Il secondo giorno ho fatto un tentativo di camminare lungo il lago ma ha piovuto tutto il giorno e quindi l’ho passato a modificare curriculum (visto che qui lo vogliono ancora diverso: che PALLE!!!). Il pensiero positivo è che non mi perdo d’animo come l’anno scorso. Se fossi in Italia sarebbe pure peggio cercar lavoro, almeno qui c’è!
In questi giorni non ho fatto molto perché pioveva sempre ed ogni volta che partivo dopo mezz’ora pioveva a dirotto in più spostarmi da un ostello all’altro è fastidioso e complicato. Inoltre è freddo e non ho ancora i vestiti giusti. Volevo prendermi una sciarpa e quella che costa meno era sui 100$. Qui ci sono solo negozi per ricconi australiani e cinesi. Manco un ombrello, anzi si per 10$ ma di quelli souvenir…capirete quanto durano! Proverò quando ho tempo ad andare in un “centro commerciale” vicino all’aeroporto che, di conseguenza perde la sua economicità!
Ah si per andare in cerca di lavoro ho pure dovuto comprarmi un paio di jeans neri al negozio di seconda mano (dio li benedica), visto che la mia bellissima camicetta da sfoggiare (GRAZIE :*) già ce l’avevo e pure quattro canottiere per tenermi caldo. 
Ma…guardate le mie scarpe.

IMMAGINE

Pioveva continuamente quando stavo cercando un buco che mi desse da magnà per i prossimi mesi e vi lascio pensare in che condizioni erano i miei piedi. Inoltre, proprio quel giorno avevo il cambio di ostello quindi per 4 ore dovevo stare per forza in giro perché non potevo entrare prima.
Siccome ora stanno reclutando (hihi) meglio muoversi e i primi giorni li ho passati esclusivamente a modificare il cv e scrivere cover letters. Fortuna che non c’è Matteo che altrimenti mi sgriderebbe (per poi aiutarmi) perché sono proprio una stupida e sbadata: non ho salvato la lettera di referenza più importante. Cioè quel giorno mi ricordo che non andasse internet a Sydney e ricordo di averla spedita il giorno dopo ma NON esiste da nessuna parte. Oltre a questo ho perso, probabilmente in Asia o in Australia una chiavetta usb che sicuramente aveva dati sensibili. Inoltre ho buttato un SIM australiana ma fortuna vuole che non fosse quella che mi serviva per modificare i dati nel mio bank account in Australia. Sono senza speranze come direbbe qualcuno. Forse riesco a rimediare la referenza dall’amica a Sydney che ha il nostro pacco ma diciamo che mi allunga i tempi! Maledizione. Son proprio sbadata e ora ho un nervoso. (update: ho rimediato perché la mia amica me li ha scannerizzati. Yupppiii).
Il secondo ostello piacerebbe a Matteo. E’ un pochino meno costoso dell’altro ma la gente che ho trovato è più amichevole (ci sono pure artisti) e meno spacconi ma…è un po’ sporco, appena ti siedi sul materasso ti sembra di toccare quello sotto di te da quanto si curva, il posto è di qualità nettamente inferiore ed ogni volta che devi andare in cucina/salotto devi uscire e salire una scala, quindi bagnarti e per andare in reception pure. Alla fine mi adatterei come mi son adattata a ben peggio però non ne ho voglia…non ora che il mio morale deve stare su.
Ah si: scegliete bene la compagnia telefonica..ho praticamente sprecato 20$ e altri 20$ vedono che li ho pagati ma non posso usarli (?!?!?!). Inoltre non prende benissimo.
Bella notizia: finalmente sono riuscita a sentire i miei vecchi e mi ha messo veramente di buon umore. 

Altra bella notizia è che mi sto divertendo, anzi diciamo che non mi deprimo, a cercar lavoro perché trovo dei (possibili) capi veramente gentili o meglio che non ti fanno sentire l’ultimo, mentre altri... Li ho paragonati ai Sanmartinoti o ai Sydneyani, delle facce da c*** che  probabilmente non hanno mai avuto bisogno di “rimboccarsi troppo le maniche”. Ma sto cercando un modo per ridere di loro, anzi per non sentirmi l’ultima.
Il sesto giorno che son qui e piove, cioè ha piovuto 6 giorni di fila perchè? Perché è quasi inverno e ora, visto che ricevo ancora di queste domande riassumo:

Europa                Nuova Zelanda
Inverno     --->  Estate

Primavera -->   Autunno
Estate       --->   Inverno
Autunno  --->   Primavera

Quindi se da voi è fine primavera, qui è fine autunno. :)
Siccome ero veramente annoiata di stare in casa a sprecare il mio tempo e a cercar lavoro e basta sono andata a piedi a far la spesa, vicino all'aeroporto perché c'è un supermercato un po' più grande dove hanno prezzi da Australia, cioè abbordabili. Con il mio ombrellino piccolo da souvenir oltre ad essermi bagnata quasi tutta, ho scoperto di aver bagnato anche tutte le cose dentro lo zaino! Quando sono arrivata, cioè dopo ben 8,4km, mi sembrava di essere dentro una barca. Le mie scarpe erano zuppe, anzi di più. Ovviamente mio papà penserà, anzi me l'ha detto, che potrei comprarmi un paio di scarpe ma A. dove? B. se non sto qui e mi sposto, chi mi porta tutte le cose, che ne ho già troppe? C. finchè non so dove verrò reclutata, che tipo di scarpe mi compero?
Ammetto che avere un solo paio di scarpe è un po' na palla perché domani non si saranno asciugate e dovrò andare in giro con i piedi umidi ma vabbè, fa parte del viaggio.
Ho passato un bel po' di tempo dentro il supermercato affinché la mia giacca si asciugasse. Al ritorno, visto che avevo una borsa e mezza di roba e il mio porter personale non è momentaneamente con me,  ho ben pensato di fare autostop. La prima macchina si ferma e indovinate chi poteva essere se non un altro backpacker? Ahahah è un ragazzo cileno che lavora qui da un anno e vorrebbe stabilirsi qui. E' già stato sponsorizzato ..dice che qui sia facile. 
In ostello sto tentando di ambientarmi ma non è facilissimo perchè gli altri escono ogni sera e io sinceramente di sprecare i miei savings a bere non ci penso. Ripeto, ogni sera.
Ora capisco cosa mi voleva dire un grande, stimato saggio tempo fa: se sei in un posto devi almeno godertelo. Aveva ragione! Vorrei tanto poter vivere un po' questo posto, raggiungendo tutte le cime qui attorno ma con la pioggia che si fa? Un discorso è camminare lungo il lago, un altro andare in montagna con la pioggia e da buona montanara so che non sa da fare. Per questo motivo mi sembra di sprecare le mie giornate qui perchè non posso fare niente se non cercare lavoro. Ma la super svolta è che non sono più disperata. Cioè lo cerco ma non per 10 ore al giorno come l'anno scorso. Anche se mio papà non ci crede, bisogna solo essere nel posto giusto al momento giusto. Esempio oggi sono entrata in un motel a 4 stelle e la tizia mi ha detto che aveva appena chiuso le application. Allora, se veramente fosse stato così il mio CV lo avrebbe preso, visto che ero lì in prima persona e non dietro uno schermo (insieme alle altre mail). Semplicemente non era il mio turno o sono arrivata tardi. Ieri avevo detto: "Dai porta ancora questa application" Ma ero stanca e molto bagnata, quindi ho deciso che l'avrei fatto il giorno dopo. Ma non mi preoccupo perché se le fossi piaciuta l'avrebbe preso il mio CV e non c'è peggior cosa che il capo ti odi, quindi tanto meglio così.  

 
Chiudo col dirvi che rimango positiva e un lavoro lo troverò, qui. Perché qui è bellissimo e soprattutto si potrà andare a sciare e vedrò la neve! Non è che voglio contraddirmi, ma qui lo so benissimo che è super turistico però quello che riesco a fare: quando mi piace qualcosa riesco a isolare solamente le cose positive e quindi me ne frego se qui son un po' spacconi e sanmartinoti (=definizione non traducibile) ...pensate che oggi camminando mi sembrava un po' di essere a Primiero, quel profumo di neve e pioggia che si respira nell'aria è qualcosa che mi mancava veramente tanto.

Vi saluto con questa..che ho trovato a sorpresa



Smack Smack Sgnac





giovedì 12 maggio 2016

Le Cameron Highlands ed il trekking!

Nonostante mi sia impegnato per arrivare sul bus non sudato, la cosa è stata impossibile. Ad ogni modo il bus era di livello super vip extra plus, visto a cosa mi sono abituato recentemente. Saggia la decisione di mettermi davanti, potevo stendere completamente le gambe.
Siccome la Malesia è decisamente un Paese sviluppato, ci sono autostrade a 4 corsie e, di conseguenza, il paesaggio è insignificante come per tutte le autostrade. Ne ho approfittato per una penichella.
Quando si arriva alle Cameron Highlands allora iniziano i tornanti e la salita. Un viaggetto indolore comunque. Sceso a Tanah Rata mi dirigo verso l'ostello che avevo scelto grazie a GuideWithMe. Che bel fresco c'è qui!
Dovete sapere che per la Malesia non ho preparato assolutamente nulla, troppe informazioni da cercare e memorizzare ai tempi dell'organizzazione del viaggio. Così, come per Kuala Lumpur, mi siedo a capire cosa valga la pena vedere. Oltre a poter visitare piantagioni di thè e di fragole, scopro che ci sono diversi trekking da fare in zona e così, dato che è il primo pomeriggio, decido di provarne uno per capire la fattibilità in vista del sentiero numero 1 che mi prefiggevo di tentare l'indomani. Trattasi del sentiero 9, che porta a delle cascate, le Robinson Falls.
 
 
 

lunedì 9 maggio 2016

Verso la Nuova Zelanda

Alla fine quello che mi piace più di qualsiasi altra cosa è il viaggio in sè. La meta? non è poi così importante. Anche se è difficile credermi, solo 5 giorni fa ho scoperto dove fosse localizzata precisamente la mia prossima meta: Queenstown. Sapevo fosse in NZ, ma non dove esattamente🙊

Salutato Matteo verso le undici, un addetto al check-in ha pensato subito di farmi passare la malinconia: mi ha ritirato le forbicine da cucito che stupidamente avevo dimenticato nel bagaglio a mano. A parte che quella borsa aveva già passato svariati check-in, quindi, controlli proprio approssimativi, era un regalo della mi mamma! 😭
Entrata sull'aereo mi avevano pure preso il posto ma ho pensato "tanto meglio" visto che non me l'avevano assegnato vicino al finestrino, come cortesemente richiesto. 
 
 

Kuala Lumpur

Ritorno al futuro

Avrete notato che non ho scritto "diario di viaggio", perché non sarà un diario di viaggio come quelli che abbiamo cercato e sono serviti a noi per informarci su Paesi come le Filippine, Raja Ampat ed il Myanmar. Quelli erano Paesi su cui non si è ancora scritto molto, devono ancora essere scoperti dal grande pubblico e pensiamo di aver fatto, passatemi il termine, anche un servizio parlando di luoghi, spese e trasporti. Quindi, per la Malesia, non vi scriverò quanto ho speso qui o lá perché sono informazioni che potrete trovare altrove su siti più intriganti e specializzati.
Qui leggerete solo quello che mi capita e magari qualche pensiero.
 
 

sabato 7 maggio 2016

Cosa ci aspetta?

E così, velocemente sono passati anche i nostri ultimi giorni assieme in Myanmar.
Il giorno dopo il nostro giro in moto lo abbiamo passato bighellonando in giro combinando un chiez**, tranne essere andati al mercato a comprare tele (che tanto non possiamo spedire in Italia,.,.) 
L'indomani ci siamo diretti in bus verso Yangon, scambiando due parole con una famiglia francese mentre aspettavamo per delle mezz'ore il bus che sarebbe arrivato "fra dieci minuti".
Lei faceva la maestra e lui, così dalla sua faccia, l'ingegnere o l'informatico e staranno per 21 mesi in giro per il mondo con le loro bimbe di 3 e 5 anni, molto carine e disciplinate per gli standard occidentali. Ci chiedevamo, guardandoli, se deve essere difficile viaggiare con due bambini così piccoli, quasi come se fossero alieni, e puntualmente ci hanno risposto in modo molto tranquilli a riguardo, quasi smontando l'alone di "Eh devono avere un gran coraggio". Hanno iniziato dall'Africa e la prossima parte di mondo sarà il Sudamerica. Dicono che le bambine sono quelle che si adattano meglio di tutti e patiscono il caldo assai meno di loro. L'età in cui viaggiano è ideale perché là scuola dell'obbligo inizia a 6 anni ed è meglio evitare di viaggiare dopo perché altrimenti devi far loro scuola tu per almeno due ore al giorno ed inviare documenti che attestano che le stai istruendo.
 
 
 

giovedì 5 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Hpa An

Segreto svelato: di nuovo insieme

Ore 6 del mattino. Matteo siede un po' sconfortato ed un po' fiducioso su un muretto fuori dalla stazione dei bus. Da un istante all'altro Silvia sbuca da dietro un angolo in sella ad un moto taxi, sorridente.
Ma cosa ha portato a questi avvenimenti? Beh, di Silvia sapete tutto, è stata una reporter puntuale ed assidua.
Matteo non ha combinato granchè nel frattempo. Deve ammettere che l'itinerario che si è costruito non è stato dei più entusiasmanti. 
Vedovo della sua macchina fotografica a Pindaya, la mattina seguente si accinge a lasciare il paesello ed il suo clima ottimo, ma nessuno sa indicargli con precisione dove sia la fermata del bus, ne' a che ora questo passi.
Era anche il giorno del "five day market", di cui Silvia vi ha già parlato, e chiedendo a varie persone è riuscito a capire dove sedersi ed attendere non si sa bene cosa per un'ora e mezza o più, per fortuna le persone dello stand sulla raccolta fondi per i lavori del laghetto lo rassicuravano sul fatto che il bus non fosse ancora passato. 
 
 

domenica 1 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine & Bilu Kynu

La mattina seguente, insieme al vecchio-signore, e ad altri sei tra ragazzi e ragazze partiamo per Ogre island, meglio conosicuta come Bilu Kynu. 
Per andare su quest'isola ci sono due modi: il tour organizzato o il noleggio di un motorino. L'ultima opzione non è più economica perchè una volta sull'isola non si ha la possibilità di scegliere per via del giro di mafia che si è creato. Se non prendi anche il driver per guidare il motorino, non puoi usarlo. Son stati veloci eh, contando che su quest'isola i turisti possono andarci dall'anno scorso solamente!  Il tour lo pago alla Breeze Guesthouse per 18000Kyat e mi sembra un prezzo ragionevole visto che si sta fuori tutto il giorno. 
Dopo aver attraversato il fiume (5-10minuti), la guida ci fa salire su un pick.up e iniziamo a girare di villaggio in villaggio.