mercoledì 27 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Kalaw

1* giorno -Dopo aver salutato Matteo, sulla sua limousine, mi sono recata in camera e ovviamente dovevo ancora finire di preparare la borsa e, come se non bastasse, il furgoncino era arrivato in anticipo a prendermi.

Il VIP se ne va in limousine

Mi sembrava un po’ di essere tornata in Vietnam con il furgoncino strausato e il tizio che non parlava assolutamente inglese. Con la calma, ho tentato di fargli vedere la mappa e spiegargli dove avrebbe dovuto lasciarmi, ma probabilmente aveva la luna storta o era parente di qualche australiano. Arrivata a Kalaw, mi sono arresa dopo aver tentato di tutto per arrivare dove volevo, cioè a Pindaya, in giornata. Ovviamente sborsando denaro, si può tutto. 
 
 
 

Che fare? Avevo letto che c’erano due ostelli e mi son diretta subito lì, preso la prima camera che capitava. Ho fatto subito un giro per la Caoria della Birmania, che delusione! Un paesello, la cui vita gira attorno ai turisti siccome da qui si possono fare vari trekking, ma che comunque mantiene la sua identità. Non mi sono però arresa e sapevo che ci sarebbe stato dell'altro da vedere e cogliere.

Avevo già deciso che non avrei fatto trekking lunghi per non ripetere l’esperienza dell’anno scorso a Sapa. Come esperienza in sé è bella, ma mi ha dato l’impressione di essere un mero business e poi le montagne e il paesaggio da me sono più belle.

Son andata a cena alle 6:00 perché avevo una gran fame e mi reco in un posto solo per assaporare di nuovo il mio amato Chapati..anche qui gran delusione, oltre al fatto che dopo un po’ la coppia che mi aveva rovinato l'alba a Bagan mangiando noccioline sul tempio, si è seduta nel tavolo di fianco al mio. Sono letteralmente scappata.

Ah, Matteo mi invidierà leggendo che qui la temperatura è il top! Fa pure fresco quando piove!



2* giorno - Il giorno seguente, mi dirigo al 5-day market, cioè un mercato che si sposta nelle diverse località attorno al lago. Che fortuna quindi! Oggi toccava proprio a Kalaw. Il mercato lo definiscono “speciale” perché le varie tribù qui attorno scendono nel paesello, una volta a settimana per portare i loro prodotti. La maggior parte è frutta, verdura e carne ma ci sono anche due o tre stand di gioiellini. Mi piace tanto essere immersa in questo turbinio di colori e ..odori, soprattutto perché non c’è troppa confusione come nei soliti mercati. C'ho speso un bel po' di tempo perchè mi piace stare ad osservare come vendono e comunicano tra loro. Mi piace anche vedere le signore delle varie tribù, stanche, vecchie ma sempre con il sorriso.

A mia gran sorpresa, questo mercato non è turistico e c’è solo gente locale. Non sono insistenti se non compri, anzi non ti filano minimamente e soprattutto non si baratta. Barattare sarebbe davvero da pezzenti perché probabilmente è il loro unico introito e ovviamente se compri dragon fruit, che qui non cresce, costerà tanto. Invece, ho trovato delle fragole buonissime per un super prezzo e oggi mi son cibata di quello. 

Tè, spezie e legumi
Perchè vendono fiori? Qui?..
Germogli di soia e tofu...
non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole!
Fagioli e legumi fritti...che bontà!
Guardate la bilancia
Per quanto riguarda il mercato stabile, invece, cioè quello aperto tutti i giorni, è un misto tra turistico e locale, quindi non è che mi sia piaciuto sto gran chè.

Ho anche cambiato accommodation, perché dove stavo era pieno di backpackers e diciamo che non sono dell’umore adatto per socializzare, oltre al fatto che stavo proprio sopra ad una fogna. Ho trovato una guesthouse, per lo stesso prezzo, meglio dire ho negoziato. Mi stavo recando in stazione e mi è balenata l’idea di tagliarmi i capelli. Entro in un beauty saloon, scelto perché era un po’ buio e mi permetteva di non vedere lo sporco e forse qualche pidocchio. Spiegare alla parrucchiera che mi sarebbe piaciuto mi alleggerisse i capelli, è stato pressoché impossibile, anch’io cosa posso pretendere da una che avrà usato le forbici per la carta! Comunque è stato (e sarà) il taglio più economico, corto e doloroso della storia: ogni volta che stirava il ciuffo di capelli per tagliarmelo, me lo tirava che sembrava quasi si staccasse dalla mia testa e in tutto, ci avrà messo 5-10 minuti. Il tutto per 2 dollari! Incredibile! Sono comunque soddisfatta perchè almeno non ho più cosi caldo alla testa.

Ah si, poi mi son ricordata che stavo andando in stazione e non capivo come fosse possibile, c’era un treno che partiva da Kalaw e arrivava a Bago in un’ora..no cara Silvia arrivava il giorno dopo, ci mette quindi 25 ore! Scelta scartata per vari motivi. 

Orari Treno Kalaw-Inle lake- Bago

3* giorno - Il terzo giorno e sono ancora qui! Oggi ho fatto il contrario di tutti e invece di svegliarmi alle 7:00, son rimasta a letto fino alle 9:00 in modo da non incontrare nessuno a colazione. Mi dà un po’ il nervoso perché queste persone si svegliano presto (e fanno rumore) solo perché devono andare a fare i trekking, ma in tutte le altre situazioni sono quelli che prima di mezzogiorno stanno a letto. Stupidamente, non ho sfruttato il momento in cui c’era corrente e quindi internet e sono andata a farmi un giro a piedi. Sono arrivata alla Shwe Min Oo pagoda (omonima di quella di Pindaya che non ho visto), con moooolta calma, e devo dire che è la peggior pagoda vista finora. Guardate un po’ voi perché…



All’andata, mi aveva attirato un “beauty saloon”, cioè una casetta adibita all’uso, e ho chiesto quanto costava un massaggio ai piedi, 5000 Kyat (=4 Dollari). Mi son fermata senza pensarci troppo ed è stato molto bello. Mi hanno perfino portato the e mango fresco. Mi sentivo proprio come nei film...all'antica :) Purtroppo la tizia del massaggio non sapeva l’inglese e non ho potuto comunicare. Si, comunicare con i locali, mi manca tantissimo, è come se mi impedisse di viaggiare completamente. Tutte le altre tipe lì dentro, lo sapevano soprattutto quando era ora di pagare. In questa zona, ci sono chiaramente gli alberghi costosi (pure per noi Europei) e si vede da esempio come son le strade son mantenute bene…oppure c'erano dalle casette lì attorno che sembrano ville rispetto al paesello.
Strade curate e pulite

Ho poi continuato lungo un’altra strada, mooolto lentamente, visto che non ho nulla da fare e senza internet non posso fare le cose che vorrei, oltre al fatto che sono in viaggio-vacanza-pensione.

Perchè non son più andata a Pindaya? Perchè non avevo più voglia e ho letto varie recensioni e non mi ispirava più...poi ho scoperto che ho letto quelle di un altro posto. Che scema.
Comunque, perché mi sono fermata qui? Perché ieri ho visto solo pochissimi compagni di pelle chiara, oggi altri due e perché qui è solamente un paese di passaggio, i turisti si fermano al massimo un giorno per poi partire per i trekking..quindi mi sembra di avere il paesello tutto per me. Non sono neanche vista come turista, perché sono abituati, quindi non  mi fermano ogni due secondi e nemmeno mi continuano a salutare come dei “ritardarti” (passatemi il termine) e nemmeno mi fermano per farmi comprare roba. Inoltre, questa guesthouse non sarà cheap, ma comunque mi son fatta fare il prezzo dell’ostello dove stavo, ma non c’è nessuno tutto il giorno, ed è proprio quello che mi serve. Poi lo staff qui è sempre carino.
Vorrei andare a sud, ma ho visto i vari prezzi delle accommodation e direi che per ora non mi va di spostarmi.
Altra cosa, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, perché c’è elettricità poche ore al giorno, non sanno mai quando salta e quando ritornerà. Poi è bello girare e vedere i tipici ritrovi dei paeselli pieni di ragazzi e ragazze che parlano e scherzano. Mi fa un po' ridere vedere sempre gli stessi ragazzi, lì nello stesso posto, tutto il giorno tutti i giorni. Che facciano proprio non lo so e anche qui la barriera linguistica mi lascia tante non-risposte. 



4* giorno - in realtà sarei partita ieri sera ma causa problema tecnico, partirò domani. Alla fine, qui non mi dispiace, c’è finalmente un po’ di tranquillità e riesco pure a dedicarmi al mio nuovo hobby. (Scommesse su quanto durerà..hihi)

Foto editing.. vip alla riscossa :)
 
Forse mi manca un po’ (tanto) Imèr e avendo passato gli ultimi mesi nella big Sydney e poi nella frenetica Asia,..ah che realx qui! Si fa per dire visto che ogni santa volta devono suonare il CLACSON (si capisce che mi infastidisce parecchio?). Oggi avevo voglia di farmi un giro in bici, soprannominata “Fischio”. Appena toccavo il freno dietro, Fischio faceva un casino..che appunto tutti si giravano e mi gridavano dietro.

La meta scelta? Non avevo meta. Qui sotto vi faccio vedere il percorso...36 km segnava!


Maps.me fa vedere il
paesino

All’andata ho percorso la strada principale e pure l'autostrada, che altro non è che una strada larga (magari sarà la prima e l’ultima volta in vita mia che posso andarci in bici..) e poi ho visto uno “””svincolo”””, cioè una semplice strada sterrata che saliva e l’ho presa. Ho guardato maps.me e continuando sarei arrivata in un paesino.

Villaggio non segnato su googlemaps
Come vedete il paesaggio era un po’ brullo e noioso ma mi sembrava di essere tornata in Macedonia. A Matteo probabilmente sarebbe piaciuto.

Era un saliscendi continuo in bici, non so se è un bene o un male. Per Fischio sicuramente un bene, altrimenti tutta la discesa di botto non l’avrebbe mica finita…


Vendita di orchidee a bordo strada
Paesaggio

Guardate che strana questa terra: misto Australia ed Europa
..non si capisce bene dalla foto

Cavoli o verze?


Arrivata al paesino, c’erano ovviamente tre case in croce e la fotocopia (più bella) della pagoda vista ieri. Ho provato a chiedere se avevano da mangiare ma proprio non capivano. Quindi praticamente non mi sono neanche fermata, se non a fare due foto, perché dovevo riportare la bici per le quattro.
Fischio, senza marce
Al ritorno, invece, ho deciso di prendere una scorciatoia e visto che Fischio era stanco, per un po' ho dovuto spingerlo. Ahah arrivata ad un certo punto, la stradina finiva in una scuola e guardando maps.me ero sbagliata. Noooooo!! Dopo quella salita! Ho provato a vedere se potevo continuare per un sentiero, ma ero in sandali e sola, cioè non c’era Matteo. Vabbè, riscendo di poco e prendo un’altra stradina che mi ricongiunge alla scorciatoia. Mi è salita un po’ di adrenalina, sarà stato il caldo o i cartelli inquietanti trovati all'andata o semplicemente perchè ero stanca o anche perchè mi sentivo un po' sperduta, ma non lo ero!

Arrivo a casa e come premio mi reco a mangiare il mio solito Chapati, solo soletto. Non capisco perché tutti mi chiedano: “ma solo Chapati? sei sicura?”. Sarà cosi strano? E’ come se ordinassi solo pane, si, beh, effettivamente a pensarci..ma qui non esistono i panifici!

Mi fermo a chiedere un'informazione al fotografo e da li chiedo come mai ci sono due fotografi in un paese cosi piccolo. Interpretando, capisco che li ci sono tanti matrimoni perchè si sposano giovanissimi dai 14 ai 18 anni. Poi mi dice che come pegno, la famiglia dello sposo paga quella della sposa soldi, mentre quelli più poveri pagano con gli animali. Che fortuna, avrebbe il mio papi con 3 figlie e solo un maschio :) Mi dice anche che combinano i matrimoni, proprio come a Sapa ci aveva detto la nostra guida.
Una cosa che mi ha fatto pensare: qui figliano dai 14 ai 50 (e oltre) anni e non vedo tantissimi ragazzi disabili. Pure in Australia figliano tardi...quindi perché in Europa c'è questa campagna terroristica del non figliare troppo tardi? A volte, però, è strano vedere che nipote, figlio, zio hanno la stessa età e non si capisce chi è la mamma di chi. Cercherò di approfondire a meno che qualcuno non abbia già risposte da darmi. 
Peccato dover essere andata via perché iniziava ad essere in imbarazzo il tipo per via del suo inglese ma mi sarebbe piaciuto fargli tante domande!


Mi dispiace un po’ andarmene domani perché un po’ mi ero affezionata a questo posto e al personale di questa guesthouse. Ah si, alla fine mi son ricreduta e Kalaw è un posto davvero bello.

 A prestoooo

Ps Ahaha dovessi vivere di fotografia e scrittura morirei dopo una settimana

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