sabato 4 aprile 2015

Diario di viaggio: Filippine

Il diario sarà diviso in due parti: la prima di pure info per facilitare altri viaggiatori o altri seguaci con low budget ;), la seconda sarà narrativa, che piace tanto a Matteo.
Giorno 1
Trasferimento aereoporto di Sydney: invece di pagarvi il treno per 15dollarazzi o il minivan per 12$ minimo, potete prendere il bus 400, pagando al massimo 4,5$. Guardate la tratta su http://www.transportnsw.info/ in modo da trovare la fermata più vicino a voi. Ricordate che ci sono due terminal, l'autista vi potrà indicare dove scendere. 
Sydney- Manila (Airasia): non c'è nulla da sapere, il check-in é abbastanza veloce. Come ormai in tutti i Paesi, per entrare nelle Filippine dovrete compilare la card di entrata, cercate di avere un indirizzo a caso, tanto non lo controllano e soprattutto avere la prenotazione stampata del VOLO DI USCITA.
Aeroporto di Manila: prendete i taxi gialli e assicurarvi che il tassametro sia in funzione. Il foglio di carta che vi danno prima di salire, quando l'autista ve lo chiederà, fate finta di averlo perso (come ci ha spiegato un locale prima di arrivare) altrimenti rischiate di avere dei complaint o di pagare la tassa fissa.
 
 
 
Giorno 2
A Manila non c'è nulla da vedere. Per muoversi ci sono i bus oppure i taxi che costano pochissimo, é solo una scelta ambientale quale mezzo scegliere. Manila é molto inquinata e trafficata come tutte le città asiatiche.
Giorno 3
Manila-Puerto Princesa (Cebu Pacific): arrivate un po prima perché ci sono molti controlli. Riuscite ancora a trovare dei prezzi decenti per il cibo in aereoporto a Manila. Se prenotate il volo molto in anticipo riuscite a pagarlo sui 40€.
Puerto Princesa: uscite dall'aeroporto e camminate circa 2-5 minuti finché non trovate un triciclo che per 30PHP vi porterà nel raggio di 3km. Quelli dentro l'aeroporto vi chiedono il doppio.
La nostra accomodation l'abbiamo trovata su www.agoda.com e si chiama Orange Mangrove. Per noi é una reggia anche se siamo gli unici ospiti. Costa 1000PHP a notte (per la doppia, in due) ed é compresa la colazione, il Wi-Fi e la doccia. Ve la consigliamo perché non é in zona turistica ed é a metà strada tra l'aeroporto e la citta e perché é un po nascosta tra le case. A 10 minuti c'è il mercato della frutta e verdura, dove non sembrano mai aver visto un turista.
Prendete solo frutta da sbucciare! 
Giorno 4 
Tour all'Undergroud River, considerato una delle 7 meraviglie del mondo...ed effettivamente se lo merita. 
Opzione 1 si prenota un tour con una qualsiasi agenzia. Il prezzo varia dai 1200PHP ai 1900PHP. Noi siamo riusciti ad averlo per il prezzo minore. 
Opzione 2 andate con il bus Ro Ro fino a Sabatang. Pagate la tassa ambientale di 40PHP. Potete scegliere se fare il percorso a piedi ma vi assegnano una guida obbligatoriamente, sempre all'ufficio "tasse". Una volta raggiunto il River ..non sappiamo come funziona.
Se volete andare per i fatti vostri con la barca all'Undergroud River, non potete farlo.

Per altre info contattateci per mail ramblingzucchini@gmail.com
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Una volta deciso che volevamo intraprendere questo viaggetto, il primo pensiero è andato al nostro beneamato Babarino. Dopo avergli fatto passare due settimane in un parcheggio condominiale all'aperto, gli abbiamo trovato un garage condominiale. Abbiamo preso un mantenitore di carica per la batteria e abbiamo consegnato il tutto al ragazzo che ci noleggia il posto, che siamo riusciti un po' ad intortare essendo giovane (speriamo non ci faccia scherzi).
Svuotata la camera dove siamo stati gli ultimi 3 mesi, abbiamo passato le ultime notti nell'ostello (Pepe non ha accettato di farci pagare una settimana alla volta, e così ce ne siamo andati).
In pochi giorni abbiamo sbrigato le faccende di visti ecc, grazie al prezioso sito
http://ufficiovisti.com/index.php/asia/filippine/811-visto-filippine-turismo
che è possibile consultare per tutti i vari paesi.
Mentre Silvia lavorava gli ultimi giorni come cameriera e portava a casa la zuppa (letteralmente), Matteo faceva ricerche su internet e cercava invano di pianificare i giorni seguenti (è pessimo, e così Silvia doveva risolvere la situazione al proprio ritorno).
Le ultime sere siamo stati spesso assieme a Cindy e qui potete osservare la sontuosa e ricercata ultima cena alla nostra casa
Accampati a casa nostra
Uscita cioccolatosa!


Salutata anche Vicky, abbiamo aspettato l'arrivo dell'ultimo giorno, tra disavventure minori, come lo smarrimento dell'apparecchio di Silvia il giorno prima di partire.
Lacrime di terrore e gioia. Quante emozioni!
Fortunamente lo abbiamo ritrovato.
Abbiamo fatto cose tipo l'ultimo dolcetto tanto agognato, l'ultimo gelato, l'ultimo tramonto con vista opera  house e ponte, salutato Anna, amica di Silvia anche lei dal Trentino.

Atterrati a Manila,
abbiamo seguito le indicazioni di Mike, il nostro couchsurfer, per raggiungere la sua casa. Ci è spiaciuto essere così guardinghi col nostro tassista perché invece sembrava essere una gran brava persona...ma è sempre complicato capire dove sta la gentilezza e dove stanno cercando di fregarti, da queste parti. 
Chiedendo in giro abbiamo raggiunto Mike alle 3 del mattino, e abbiamo parlato fino alle 4 e lui doveva svegliarsi alle 5:30 per il tennis sabatale. Ci ha lasciato il suo letto e ha dormito su un materassino per terra.
Scettici di ogniddove unitevi e stupitevi di quanto appena letto. L'esperienza di Couchsurfing non è, come tanti pensano, rubare un posto per dormire a gratis. Innanzitutto tanto gratis non è visto che almeno noi spendiamo quasi di più ad offrire cibo e bevande o una serata al cinema al nostro couchsurfer che non andarecene a dormire in ostello e mangiare frutta. Per noi rimane un'esperienza incredibile perchè (quasi) ogni volta incontriamo delle persone speciali che parlano con genuinità e senza alcun secondo fine. L'elemento forse più bello è la fiducia reciproca fin dal primo istante, non c'è paura di rimaner fregato o di lasciar tutti i tuoi averi a casa dell'altro o l'ospitante non ha paura di lasciarti le chiavi di casa sua...in quale altro contesto potrebbe succedere tutto questo? A noi piace molto sia quando il couchsurfer è disponibile a spendere del tempo con noi, sia quando ti dà le chiavi di casa e puoi entrare ed uscire quando vuoi. Noi cerchiamo di essere sempre più rispettosi possibile, poi magari non clicchiamo sempre con tutti, ma è normale.
Il giorno dopo siamo andati al mercato li vicino per la colazione,
e Matteo ha strappato sguardi ammaliati di un altro ladyboy...come succede ovunque andiamo!!
Ritrovato Mike, ci siamo fatti portar in giro per...centri commerciali...come dice lui, in Asia adorano i centri commerciali, che sono l'unica cosa che abbiamo visto dalla città, che per altro pare non abbia niente da offrire. È stata l'occasione per sbrigare alcune faccende come trovare un adattatore, andare dal dentista per Matteo (3 otturazioni), e girare vari risto-fast food con Mike, che ha un ristorante e nel tempo libero gira altri ristoranti con i suoi ospiti e poi recensisce sul suo blog. Dopo il multipasto abbiamo assaggiato una serie di dolci e torte sempre su "ordine" di Mike(il tutto per forse 10Euro)!

La torta cioccolatosa cinque strati extrapiù non si vede
 È così è trascorsa la giornata, a sentirci vip scarrozzati col servizio taxi-suv che sta prendendo piede in Asia a cui Mike è affezionato! Noi volevamo prendere i bus ma lui era abbastanza contrariato all'idea...
La mattina seguente siamo partiti per l'aeroporto, vari controlli, attesa del volo con Matteo a camminare istericamente in cerca di qualcosa da trangugiare (mentre Silvia se la rideva). Sull'aereo Matteo ha potuto godere per la prima volta in vita sua di un ragionevole posto per le gambe!!
Eravamo vicini ad un filippino simpatico che ci ha dato delle info e con cui abbiamo passato l'oretta di volo. Quasi a destinazione abbiamo visto la Face-Island che tanto piace a Silvia!
Abbiamo scoperto essere un'isola privata non accessibile al pubblico e per scoprire il nome Silvia, la curiosa, ha dovuto interpellare ben 7 persone. Non lo sveleremo perchè è bene che rimanga un paradiso dall'alto.
Appena fuori dall'aeroporto siamo entrati in un agenzia per vedere cosa voleva dire prenotare i tour per i giorni seguenti. Dovete sapere che qui si sono fatti furbi e praticamente ogni attività va fatta con i tour, la flessibilità è nulla e le risposte delle varie agenzie sono copia e incolla. Non resta che arrendersi, visto che a fare di testa propria si vanno a spendere cifre insensate e ad inquinare maggiormente (visto che non si possono raggiungere a nuoto le isole e i pescatori ormai non esistono più).
Questo è stato il momento di Silvia, e della sua abilità nell'arte della contrattazione. E così pure per trovare un triciclo per l'hotel. E' sempre meglio cercare di risparmiare sui tour e poi lasciare la mancia a chi fa il lavoro vero e proprio esempio chi guida la barca.
Il giorno dopo siamo andati all'Underground River, una delle nuove sette meraviglie del mondo, ecc. Trasferimento in pulmino, al termine del quale Silvia era più di la che di qua e pure Matteo aveva leggermente lo stomaco sottosopra. 
Il paesello altro non è che venditori vari, un campo da basket, ed il molo. Dopo il primo trasferimento in barca presso il sito,
altra coda con obbligo di indossare giubbetti salvagente e caschetto, di modo da sembrare proprio dei pirla.
La nostra guida era molto loquace e anche simpatica diciamo, e la visita è stata come le altre visite alle grotte, bella ma uno arriva con aspettative da Jules Verne e non è mai così, anche se abbiamo visto tanti pipistrelli e l'idea che abbiamo fatto solo circa 2 km e ce ne sono altri 8 da fare con permesso speciale e che delle spedizioni hanno trovato diramazioni di 8km piene di tarantole e scorpioni, ha un fascino molto avventuroso. Bello comunque, davvero. Forse Matteo ha visto troppi parchi giochi per apprezzare appieno un giro in barca nei meandri della terra.
Uscita dalla grotta
Invece a Silvia è piaciuta molto, anche se ogni tanto si aggrappava a Matteo perche aveva paurella. Di seguito postiamo un link di foto NON di nostra proprietà ma per farvi capire la bellezza del posto.
Interno dell'Underground River 
All'uscita c'è il chiosco che ti vende le foto ufficiali, come per le montagne russe, da cui noi siamo stati alla larga! Abbiamo scambiato qualche parola con un tedesco e la sua compagna filippina. Non possiamo dire che abbiamo fatto amicizia perché lei non sembrava esaltata che qualcuno parlasse al suo Romeo (per altro un gran bel pezzo di cesso).
Al ritorno
Tutti inspiegabilmente distrutti dopo la visita...
ci siamo fatti lasciare al supermercato perché dovevamo farci una sim filippina(impresa assai più ostica che in Thailandia), vedere i prezzi per una maschera da sub e prendere er cibbo (Silvia non ha ancora capito che qui non conviene).
La mattina seguente, dopo un'altra misera colazione compresa nel prezzo della camera, altro tour, stavolta a fare snorkeling a Honda Bay. 
Speravamo di ritrovare il tedesco e la filippina, ma sono arrivati proprio mentre dovevamo imbarcarci. Stavolta eravamo insieme ad una famiglia di pachidermi, con nonna semi inferma a carico. A far parte della famiglia c'era anche un olandese, simpatico ma diversamente bello, tanto da essere la copia sputata de la testa del marinaio di Monkey Island
che siamo sicuri conoscete bene, essendo voi un pubblico di livello superiore. (Silvia prende le distanze da tutte queste frasi anche se in realtà ha riso molto quando era sulla barca...e spera sempre di incontrare persone con cui poter svolgere qualche attività diversa dal cibarsi).
Prima destinazione Pandan Island.
Abbiamo una capanna in bamboo riservata che ci attende e dopo lo snorkeling super pranzo buffet, di quelle robe che manco siamo abituati ad immaginare visto il nostro solito budget e stile. Ma come detto, a fare altrimenti qui costa di più.
La visibilità in mare non era eccezionale, ma abbiamo visto cose stupende. Non le abbiamo documentate perché la nostra macchina non è subacquea ma ve ne mettiamo alcune NON di nostra proprietà...tanto per lasciarvi con l'acquolina in bocca. (Purtroppo, con grande amarezza di Silvia non siamo riusciti a trovare il pesce pantofola)



Un branco, ma che dico un branco, un gregge, anzi uno stormo di pesci ci nuotavano intorno senza timore, poi coralli (la maggior parte morti purtroppo, perché la gente quando ha il tour all inclusive diventa decerebrata e deve toccare tutto, prendere tutto, è così i coralli muoiono e le stelle marine seccano al sole) di vari colori e forme, stelle marine che sembravano giocattoli, enormi e con delle montagnette scure su di esse, e anche una viola, poi il "pesce pantofola" come lo ha chiamato Silvia, che dice pure che l'ha attaccata..........
E ricci di mare dagli aghi lunghissimi, cetrioli di mare, pesci di ogni tipo e colore. Silvia era elettrizzata ed anche molto coraggiosa nello sfidare il suo timore per il mare e le creature che lo popolano. Ha anche provato ad accendere la fiamma della consapevolezza nelle guide quando, vedendo gente che prendeva le stelle marine come souvenir, a cercato di segnalare invano la cosa , ma poi, facendo loro capire che se la gente continua a toccare coralli e prendere souvenir, non ci sarà più niente da vedere e non verranno più turisti, e allora SEMBRAVANO intenzionati a passare all'azione. Oltre a questo ha dovuto fare la giustiziera, anche se Matteo diceva "ma cosa vuoi serva? stai sprecando il tuo tempo" (però la pensa ugualmente e non si è imbarazzato), obbligando un cinese a ributtare in mare una bellissima stella marina arancione. Coglione!
Dopo il pranzo luculliano, trasferimento a Luli Island, probabilmente inclusa per permettere alla gente di digerire il pranzo, non essendoci niente se non delle bellissime mangrovie.
Quindi Cowry Island, una spiaggia che pare finta. Avete presente il cliché dell'isola con tre palme e la sabbia? Eccola qui, ti accoglie con una spiaggia rotonda, un'insegna enorme in legno, le palme e dietro bar, tavolini e gente che se la spasserebbe, se non fossero tutti vecchi turisti filippini figli forse di un nuovo benessere economico. Piccolo particolare, andando via da Pandan, Matteo era andato in bagno e al suo ritorno non c'era più il suo gruppo, così è andato subito alla barca. A metà tragitto chiede a Silvia "e le maschere?" E così, con un giro di telefonate, ce le hanno recapitate a Cowry.
La faccia afflitta di Silvia...
Qui delusione perché l'acqua era molto torbida, ma abbiamo visto le nostre amiche stelle marine, in un acqua che sarà stata 40 gradi, e non per esagerare. A Matteo sembrava la doccia all'aperto di quando andava in campagna d'estate da piccolo.
La maggior parte dell'isola comunque è off limits.
Durante il viaggio di ritorno Silvia era una scossa elettrica, ancora esaltata per aver visto "i pesciolini!".
Ci siamo fatti lasciare alla stazione dei bus per informarci per il bus su El Nido, e il tizio ci ha detto "pagate domani, tanto mi ricordo di voi (l'articolo il)".
Il viaggio col bus verde della Roro, che sembrava bello da fuori, era un alquanto vecchiotto dentro.


Abbiamo scelto il viaggio senza aria condizionata e dobbiamo dire che è stato molto, ma molto meglio che col van il giorno prima. Qui le strade sono in cemento e si sballotta molto, anche se l'autista credeva di essere ad un gran premio, e in 3 hanno vomitato durante il viaggio di  6 ore che ci ha portato qui. Alcuni descrivono il tragitto un incubo ma a noi apparte sboccate varie ci è piaciuto anche quando sentivamo i semiassi spaccarsi e borse dall'alto cadere. Qui Matteo ha ritrovato l'ormai familiare ed inspiegabile fenomeno fisico del restringimento dei sedili: quando arriva e si siede dice "oh, figo, ci sto!" e dopo 2 ore ha le ginocchia conficcate nella schiena di quello davanti e occupa mezzo sedile di Silvia.

Abbiamo scritto questo post con un sottofondo di Ave Marie e canti quaresimali....che continuano da 4 giorni per tutto il giorno..notti incluse. (Non ci manca nulla eh? :))
Un abbraccio

2 commenti:

  1. Mi sono finalmente riaggiornata adesso sul blog!! Era l'ora, avevo perso il ritmo negli ultimi mesi!! Complice una laurea in famiglia, lavoro, tirocini e disoccupazione e soprattutto...un energico pargolo!!!
    Allora un saluto alle Filippine da Firenze!!! Vi saluta anche Gabriele che spera di vedere presto i pesciolini anche lui!!! Hihihi!!

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    Risposte
    1. Evviva!!! Finalmente il folto pubblico si infoltisce ulteriormente!

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