martedì 22 luglio 2014

Riassunto dell'ultimo Mesebay

Eccoci come promesso ad aggiornarvi sugli avvenimenti recenti. Più che altro lo dovevamo alle testate giornalistiche internazionali che ci tengono come riferimento per i loro titoli di prima pagina. Scommettiamo che nel frattempo hanno ricominciato a parlarvi della pseudopolitica o magari dei mondiali di calcio, sempre che non siano già finiti.
Appena nato, il blog ha dovuto affrontare un brusco arresto causato dalla stanzialità dei suoi protagonisti, fermatisi nella località da cartolina che voi tutti sapete. Posto che può affascinare se visto dal pc, un po’ meno se ci si deve vivere, almeno per noi.
La prima settimana è stata la migliore, soprattutto per Matteo, il quale riconosce che il primo giorno, seppur condito dalla bile, è stato quello più affascinante: le balene continua a vederle, ma sempre da distante, sbuffi e qualche pinna che esce, non più balene a giocare o nuotare vicino alla barca. Le due settimane seguenti sono state molto scarse in quanto a pesca. A volte il pesce non era proprio presente, altre bisognava lanciare le reti due o tre volte per avere un po’ di pesce. 
 
 
 
Se a Perth ricevevamo complimenti per il nostro inglese, qui noi non capiamo loro e loro non capiscono noi, è davvero deprimente! Sono riusciti a dirci che il nostro accento è troppo marcato e non riescono a capire che diciamo (accettabile per Matteo, ma Silvia si è laureata in lingue e la cosa non è proprio esaltante). Ogni volta che costruiamo una frase grammaticalmente corretta loro non la capiscono, così il nostro inglese è regredito a livelli tarzaneschi.
http://www.vip.it/wp-content/uploads/2011/12/cita-e-Tarzan-johnny-weissmuller.jpg
Matteo, sulla sinistra, assai turbato mentre prova a comunicare con un autoctono, sulla destra

Per riempire le ore vuote visto che poco pesce porta poco lavoro, Silvia ha trovato da lavorare qualche ora in un allevamento di abaloni.

Matteo ha lavorato qualche ora per un costruttore locale (incredibile che in un posto pieno di case in vendita, qualcuno costruisca :) ), del tipo sveglia alle 3 di notte, pesca a vuoto, Matteo chiede al capo se conosce qualcuno per lavorare visto che i giorni seguenti sarebbe stato brutto tempo, telefonata e dopo mezz’ora, alle 11, inizia a spalare terra nel cantiere fino alle 15, appena dopo aver perso i calli da edilizia guadagnati a Fremantle. Questo per farvi capire che quando parliamo di mancanza di tempo, ci riferiamo a questo tipo di orari.
Una sera il boss decide di dormire in mare se non si fosse pescato. Quindi si esce in mare nel pomeriggio, niente pesce e si finisce a rincorrere balene, come avete potuto vedere nel secondo video sulle balene del secondo post. Attraccano in una baia e per passare il tempo lui e Ciccio vanno col motoscafo (di seguito DINGY) a vedere delle capanne di lamiera (addirittura “vecchie di 100 anni”). Matteo si sentiva tanto scopritore del nuovo mondo mentre, piede sul bordo del dingy, si avvicinava alla costa e quindi saltava in acqua per trascinarlo sulla spiaggia. Il posto era molto pittoresco, stile covo dei pirati, e incredibilmente Ciccio scambia qualche parola! Più che altro vuole sapere se in Italia si fa festa e si fuma marijuana…C’era anche un enorme osso di balena usato come tavolo e panchina si presume. Tornati sulla nave, con le canne da pesca si pescano calamari di 30-40 cm, e Matteo pesca il suo primo calamaro, il primo pescicidio dai tempi del piccolo polpo ucciso a pietrate in giovine età.
Si va a dormire e il boss sottrae il materassino a Matteo, offrendogli in cambio un sacco a pelo bagnato. Risultato: notte insonne dormendo su due semi cuscini, coperto di 4 giacche come coperta e con le onde che schiaffeggiavano la superficie della nave facendo un gran rumore. Durante la pesca dei moschettoni si infilano nella rete e il boss incolpa Matteo di avergliela distrutta. Tutto ciò per veramente 2 spiccioli. Vabbè.
Le notti nel van sono a volte assai fredde, mentre le giornate a volte sono di 25 gradi soleggiate, altre fredde da richiedere una visita alla biblioteca per scaldarci un po’....la nuova tana di Silvia.
Silvia inizia a frequentare l’allevamento di abaloni ogni volta che si prospetta mancanza di lavoro, e ne apprezza la pulizia, la compagnia e la poca fatica, anche se torna a casa fradicia.
Una sera Matteo viene ceduto in prestito alla concorrenza per mancanza di personale. L’annuncio gli viene dato in mare aperto e lui già era preoccupato e voleva chiedere se avesse fatto qualcosa di sbagliato, ma non dice niente.
Vengono a prenderlo con un Dingy e quando sale a bordo…il paradiso! Nave pulita, tutto ordinato, gente che parla un inglese comprensibile e tutto automatizzato! La cosa più faticosa da fare è schiacciare un pulsante, che sballo! A fine serata però il boss pesca molto di più, ma Matteo per la prima volta ha visto una piccola foca e il pesce rivelarsi sul pelo dell’acqua. Il capitano della barca concorrente gli ricorda un po’ Mel Gibson, mentre il mozzo è un Estone di 2 metri che verrà soprannominato Tispiezzoindue.
Silvia riacquista una minima parte di serenità ora che non è più nullafacente, e Matteo si adopera per trovare le infiltrazioni d’acqua nel van, dovendo rifare pezzi di carrozzeria e dare del silicone, e non ha ancora risolto.
Altro tempo libero viene usato per andare ad Albany a fare la spesa, in “weekend”(i nostri fine settimane sono anche giorni feriali, tutto dipende dalla pesca e dal tempo) spesi nei centri commerciali, cosa che fino a poco tempo fa non avremmo mai fatto e facciamo solo per necessità. Del resto che vuoi fare se quando abbiamo free time piove? ;)
Dei 300 abitanti non conosciamo quasi nessuno visto che tutto qui non è a distanza di camminata, ma a distanza di auto e le strade sono deserte....infatti ogni volta che Silvia esce per una camminata trova sempre qualche macchina che si ferma per chiederle un passaggio.
Infine arriva la SAGA DI CICCIO: un giorno non arriva al lavoro e il boss dice che è malato, quindi per quella notte è il Mezzuomo a guidare il Dingy. Risultato: Mezzuomo quasi morto. In pratica la barca una volta finito il suo giro intorno al pesce, in genere si ferma per recuperare la rete, invece quella sera il Dingy era ancora fermo lì e il boss non si ferma prima e lo centra in pieno, scaraventando il Mezzuomo quasi in acqua, con gran groviglio di corde e un gran casino. Nonostante ciò peschiamo decentemente, ma al Mezzuomo non verrà più data possibilità di riscattarsi. Il giorno dopo viene assoldato un panzone con pizzetto che potremmo chiamare Teddy Bear, che fa il suo lavoro decentemente, si pesca nuovamente, ma non verrà più richiamato. Il terzo giorno arriva Tiramolla, un ragazzetto di 20 anni che ha lavorato con il boss per qualche anno in passato ma poi la nonna gli ha comprato una casa ad Albany e lui ne affitta le stanze a 20 dollari a notte, molto economico per noi backpackers, così in pratica si mantiene con quello, e ci si compra la sua amata marijuana. Tiramolla è a suo agio a bordo e sa tutte le tempistiche e tutto gli viene naturale. Starà con noi 2 volte.
Dopo di che un giorno il boss dice a Matteo che vuole addestrarlo a guidare il Dingy, in caso Ciccio avesse ancora problemi di salute. Un pomeriggio, dopo una manutenzione, gli fa fare qualche giro di prova, sembra gestibile. Fino all’ultimo non si sa se Ciccio sarebbe arrivato, e non si presenta, così tocca al nostro "eroe"! Prima uscita alle 3 di notte, non c’è pesce, si torna alle 9:30, pranzo, dormita e si esce di nuovo alle 15. Stavolta sale sul Dingy e gestisce decentemente la situazione, salvo franintendere le movenze marionettesche del Mezzuomo come ordini impartiti dal boss e quindi va un po’ a zig zag.
La sera seguente il boss dice che vuole licenziare Ciccio in quanto pessimo mozzo che non fa niente, e viene assoldato per la serata Tispiezzoindue per aiutare sulla barca, che rimane sorpreso che Matteo guidi il Dingy, dicendo che in genere si patisce il freddo. Avrà modo di ricredersi, visto che, al pari di Matteo, viene sgridato e passa la notte a tirare funi e corde, mentre Matteo se ne sta in panciolle a girare un polso sul Dingy, mentre li guarda sbattersi. Dlla fine domanda di rito “meglio la tua barca o la nostra?”…”la mia, eccome!”. Lui che riesce persino a parlare con il Mezzuomo, non capiva un’acca degli ordini sbraitati dal boss.
Nel frattempo anche Matteo lavora un paio di giorni all’allevamento degli abaloni, una vera pacchia, in 3 a fare il lavoro di 1, gente che parla inglese compresibile e che ci capisce. Intendiamoci non è che Silvia non lavori, anzi ha qualche acciaccio di tendinite perchè si fa sfruttare dalle sue colleghe che quando arriva il capo si fanno notare e quando gira l'angolo...ah che relax, in particolare una, soprannominata l'Inguardabile.
Addirittura, nella Abaloni Farm chiediamo se sono Australiani, visto che sono possibili comunicazioni. Evidentemente quelli che abitano verso Perth o più a nord, come quelli che si incontrano nell’allevamento, sono più comprensibili. L’allevamento degli abaloni ha un qualcosa di matrix: li le lumachine “non nascono, vengono coltivate”, in apposite piscine, le si raccoglie con una spatolina in sacchi di cipolle e portati nello stabilimento dove lavora Silvia, che le pulisce insieme ad altre e si riempie di sporcizia siccome è troppo piccolina, e rimane bagnata tutto il giorno. ... con il passare dei giorni ha inventato questa tecnica per non bagnarsi.

Anche se viene derisa se ne frega e dice preferisco sembrare una stupida che ammalarmi (di nuovo)".
Recentemente abbiamo conosciuto una ragazza francese che passava le giornate in casa e a cui è stato offerto il lavoro al pub dove Silvia ha chiesto di lavorare svariate volte..........tutto il mondo è Paese, anche qui a volte si gioca di conoscenze. Abbiamo approfondito la conoscenza di Tispiezzoindue e ragazza, arrivati qui in Gennaio quando si pescava bene. Anche loro hanno passato giornate intere a cazzeggiare in casa, ma almeno hanno una casa e un frigo! (Ah si la novità è che il capo un bel giorno ci ha detto che ci avrebbe pagato metà dell'affitto in casa di Selma xke gli stavamo riempiendo troppo il frigo ?!?!? La verità è venuta a galla dopo ma non possiamo riportarla qui ...dopo pochi giorni ha semplicemente detto "avete capito male". Si facile, ce l'ha detto separatamente...peccato che lui abbia sempre questo atteggiamento quando cambia idea). Mah, molto deprimente cmq sentirsi dire che non capiamo (soprattutto per Silvia...).
A casa degli Estoni, il ragazzo ci ha mostrato un dvd sulla pesca dei granchi in Alaska. Dice che lo motiva a fare il suo lavoro, sebbene non lo farebbe mai, e che si guadagnano un sacco di soldi, con svariati aneddoti a riguardo. Dice che non ha guardato altro per mesi…insomma per stare in questo posto uno deve amare la pesca e la vita rilassata proprio=da vegetali.
Matteo in questo periodo ha visto foche , gli squali, il primo dei quali ha azzannato la rete, e ogni tanto, tra un tramonto mozzafiato e l’altro, ammira l’eleganza dei gabbiani nel volare senza sforzo, per poi tuffarsi in acqua come proiettili per prendere il pesce. C'è anche una volpe  che gira nei dintorni dello stabilimento.
Ultimo arrivo è Toniuzzo, sulla 40ina con moglie e figlio a 6 ore di macchina (speriamo che venga letto dagli Italiani che si lamentano di mezz'ora di macchina al giorno)  con qualche esperienza nel settore (sa già fare cose come nodi e cucire la rete), arrivato a completare la nuova squadra pescante.
Eccovi nuovamente annoiati con le nostre vicende, speriamo di poterlo fare più frequentemente in futuro!
Cheers mates!

2 commenti:

  1. Bellissimo post !!!
    Voi dove trovate gli abaloni e come li cucinate a parte come crudo?
    Saluti @chicca_secco 😊😊

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    Risposte
    1. Ti chiediamo davvero scusa! Non ci sonic mai arrivate le notifiche per questo commento e lo abbiamo scoperto solo adesso!
      Gli abalone li abbiamo forse assaggiati una volta perché ce li hanno offerti, non sappiamo come cucinarli ne dove trovarli.
      Grazie per aver scritto

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